LA CATTIVA NOTIZIA E' CHE DIO NON ESISTE. QUELLA BUONA E' CHE NON NE HAI BISOGNO.
Sono queste le frasi che dal 4 febbraio 2009 si leggeranno a Genova su due autobus pubblici. La campagna a favore dell'ateismo, lanciata dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar), ha raggiunto anche l'Italia e le polemiche non sono mancate come negli USA, in Spagna e in Australia, dove la campagna è stata bloccata prima che le scritte comparissero sugli autobus, e a Londra (è stata la British Humanist Association ad avere l'idea delle scritte sugli autobus "There's probably no god. Now stop worrying and enjoy your life" - Probabilmente dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita).
La campagna per "pubblicizzare l'incredulità" è iniziata da Genova perché è la città del Cradinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei: si tratta di una sorta si provocazione, come quella di fissare il Gay Pride di Genova per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini.
Dettagli
Al TG sono stati intervistati molti genovesi: per una volta i giornalisti non si sono schierati trasmettendo interviste di un solo tipo, ma nel servizio c'era chi diceva che era una pubblicità come un'altra, chi si sentiva offeso e non era d'accordo con l'iniziativa e anche chi sosteneva di non badare alle pubblicità sugli autobus pubblici.
Io sono una curiosa (ma va?) e leggo tutto, non solo le pubblicità all'esterno degli autobus e dei mezzi pubblici in generale (tram, treni,...), ma anche quelle dentro: non per questo mi lascio convincere ad acquistare un determinato prodotto, o a guardare un certo film al Cinema,...
Anche se l'Uaar sostiene di non voler convincere la gente a diventare atea, ma semplicemente a palesare il proprio ateismo, di sicuro ci saranno persone che si lasceranno condizionare da questa campagna a favore dell'ateismo, come ci sono persone che si lasciano convincere a comprare/fare qualcosa dalle altre pubblicità. Non mi sembra questo un buon motivo per vietare la campagna a favore dell'ateismo: c'è libertà di pensiero e di parola anche per gli atei, non solo per i cattolici, i testimoni di Geova, ecc.
Per quel che mi riguarda, di certo non sarà questa propaganda a farmi riflettere sull'esistenza di Dio: se non mi sono posta domande finora non lo farò dopo aver letto la scritta, se mi sono posta la domanda e ho trovato la risposta non cambierò idea a seguito di questa campagna e se mi sono posta la domanda e non ho trovato la risposta non mi limiterò a credere a ciò che leggo o sento, ma continuerò a cercarla. Essendo curiosa e testarda fin da bambina, già al tempo del Catechismo mi facevo delle domande e non mi bastavano le risposte "standard" che i catechisti danno ai bambini (forse perché non li ritengono in grado di capire, o forse perché loro stessi non sanno che cosa dire senza usare "le solite frasi"). Poi ho iniziato a studiare le varie religioni ed ero molto affascinata dal Buddismo e dall'idea della reicarnazione: non mi stava bene il fatto di essere cattolica perché nata in una famiglia di cattolici... Da qui le domande sull'esistenza o meno di Dio e la risposta che Dio esiste, che si chiami Yahweh, Buddha, Isvara, Allah,... Non ho prove per dimostrarlo, ma è una cosa che "sento": potrebbe essere il caso su un milione in cui il mio "sesto senso" sbaglia, prima o poi potrei smettere di avere questa sensazione, ma in ogni caso non sarà una campagna pubblicitaria a farmi cambiare idea, sia questa lanciata dalla Chiesa o dall'Uaar.