Ci sono persone che non hanno mai fatto ecografie, radiografie, Tac, risonanze magnetiche, scintigrafie o PET: i controlli periodici possono portare alla diagnosi di molti carcinomi, come quello alla mammella o alla prostata, mentre per altri (come quello ai polmoni o al pancreas) la diagnosi giunge quando lo stadio è già avanzato, perché difficilmente si fanno controlli specifici.
Ci sono casi in cui la gente poteva salvarsi anche dal cancro al pancreas o ai polmoni: quando si ha una predisposizione genetica, cioè un parente stretto ha avuto un carcinoma di questo tipo. E' infatti dimostrato da studi scientifici che alcune mutazioni genetiche, insieme ad altri fattori ignoti, incidono sullo sviluppo di tumori, in particolare al seno, alle ovaie e al colon retto, ma non solo.
Il "Caso" e la genetica non sono i soli fattori che portano allo sviluppo dei tumori: lo stile di vita può portare alla contrazione di virus che contribuiscono allo sviluppo dei tumori. Sì, alcune infezioni rendono maggiore il rischio di avere un tumore: forse il virus più noto è il papilloma virus che predispone al tumore alla cervice uterina; noto soprattutto alle donne, ma anche agli uomini per via di una diffusa campagna pubblicitaria ministeriale di vaccinazione contro l'infezione da HPV. Tristemente noto è anche il virus dell'AIDS, che causa vari tipi cancro.
Quindi oltre alla predisposizione ereditaria, anche l'esposizione ad infezioni facilita l'insorgenza dei tumori.
Altro fattore significativo è il luogo in cui si vive: non si scherza con l'inquinamento atmosferico e ciò che respiriamo può ucciderci. Per chi vive in grandi città la probabilità di avere un tumore aumenta del 50%.
Ciò che mangiamo non è meno pericoloso di ciò che respiriamo: gli idrocarburi policiclici non si trovano solo nel fumo delle sigarette, ma si generano anche (ad esempio) quando cuciniamo il cibo ad alta temperatura e lo carbonizziamo in parte. Adoro la carne ben cotta, soprattutto sulla brace, ma se si brucia troppo diventa cancerogena; buonissimi i fritti e anche i toast, ma attenzione a non esagerare con la cottura.
Non finisce qui:
- Un eccessivo consumo di carne rossa causa il carcinoma al colon
- Una dieta povera di fibre predispone all'insorgenza del tumore all'intestino
- Il sovrappeso favorisce l'insorgenza di vari tumori: esofago, colon, rene, mammella e utero (ma ci sono sospetti per altri tumori)
Anche l'abuso di alcool può causare i tumori, in particolare al fegato: infatti la cirrosi può degenerare…
Del fumo abbiamo discusso moltissimo: non serve a molto ripetere che i tumori ai polmoni sono soprattutto dovuti al fumo di sigaretta e che l'abbinamento sigaretta/alcool causa la maggior parte dei tumori alle vie respiratorie (a partire da lingua e palato, per continuare con cavo orale, laringe, faringe, esofago,...).
Vi starete chiedendo come mi è venuto in mente di aprire questo topic: ultimamente mi ritrovo spesso ad affrontare questo discorso, perché qualche giorno fa è morta la mia ex dottoressa di 45 anni con un tumore al pancreas, un'amica di mia madre (di meno di 50 anni) è da settimane sotto morfina in attesa della morte (Terapia del dolore) per lo stesso tumore e poche ore fa ho saputo che ad un'altra conoscente di 41 anni è stato diagnosticato un tumore al pancreas. Durante i discorsi sono venuti fuori altri decessi risalenti allo scorso anno: mia madre è amica, da 40 anni, di una signora che ha perso il marito due anni fa con un tumore al pancreas fulminante; era andato in ospedale per un dolore alla schiena, hanno scoperto il tumore, ma non hanno fatto in tempo a salvarlo. Pochi mesi dopo la figlia della donna ha notato che la sua pancia si stava gonfiando come se fosse incinta, ma non lo era: la madre l'ha pregata di farsi controllare, ma lei aveva paura di sapere come stavano le cose e il marito della ragazza ne aveva più di lei. Quando i datori di lavoro l'hanno obbligata a farsi visitare è stato scoperto il tumore al pancreas: ormai era troppo tardi anche per tentare di salvarla...
Lo scorso anno uno zio di mia madre, che per lei era come un padre, all'improvviso è diventato giallo: è andato in ospedale, hanno scoperto un tumore al fegato, hanno programmato l'operazione d'urgenza e il giorno dell'operazione è morto prima di entrare in sala operatoria. Una settimana tra i primi "sintomi" e la morte.
Non è che muoiono per tumore solo mie parenti o conoscenti: in Italia viene diagnosticato un tumore a circa 300000 persone l'anno e la metà muore; è il 40% circa delle cause di decesso nel nostro Paese. La mia famiglia è numerosa e abbiamo molti amici e conoscenti: la Sfortuna non c'entra nulla, più che altro si tratta di statistica.
La raccomandazione è di fare il possibile per prevenire i tumori: diagnosi precoce, evitare di esporsi al rischio, volontà di sapere che si ha un tumore e forza di combattere per sopravvivere. Sembrano banalità, ma da quello che ho scritto è chiaro che non è così già per la mia esperienza personale, figuriamoci in generale: sono molte le persone che non hanno mai fatto un controllo ginecologico/andrologico nonostante l'età avanzata (per me è shockante visto che non salto mai il controllo annuale), molte quelle che si ubriacano, fumano e si espongono ai rischi di cui sopra e addirittura il 20% di coloro che hanno un tumore chiede al medico di non essere messo al corrente dopo il controllo specialistico.
Sono scelte, ma senza consapevolezza la morte è certa, mentre "combattendo" qualche speranza di sopravvivere resta.