Si vota in Gran Bretagna

oggi aperte le urne

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marika
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Si sono aperti alle 8 ora italiana i seggi in Gran Bretagna per le elezioni legislative. Sono chiamati al voto oltre 45 milioni di elettori. Dopo una campagna elettorale tra le più combattute degli ultimi anni tra laburisti, conservatori e liberaldemocratici, i sondaggi, pur vedendo avanti il partito di David Cameron, puntano verso un Parlamento senza maggioranza assoluta. I seggi si chiuderanno alle 23 ora italiana e subito dopo ci sarà un exit poll comune per Bbc, Itv e SkyNews. Per avere un'indicazione sui vincitori dagli scrutini, occorrerà probabilmente aspettare le prime ore del mattino. [ Ansa ]

I candidati:
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Gordon Brown,David Cameron e Nick Clegg
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Fenice
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Lo spoglio va avanti, non ci sono ancora i risultati definitivi, ma pare che mancheranno i 326 seggi necessari per governare da soli e Cameron o Brown saranno costretti a creare una coalizione per governare.
David Cameron (capo del partito con il maggior numero di voti e di seggi, i conservatori) si dice pronto a tentare di formare un Governo e decide di incontrare la stampa per informare il Paese della sua decisione. Gordon Brown, però, non molla e i bookmaker inglesi scommettono su nuove elezioni politiche entro il 2010. :occhi:
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Questa storia della coalizione si prospetta travagliata. Dopo la vittoria di Cameron non resta che chiedersi: con chi si alleerà definitivamente Clegg? :perplesso7:
Vedremo...
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La situazione attuale è la seguente.
I colloqui tra i conservatori e i liberaldemocratici per la formazione del nuovo governo britannico procedono in modo "costruttivo", anche se i due partiti sono divisi su molte questioni. Prima fra tutte la riforma elettorale: i Tory di David Cameron si oppongono fermamente a qualsiasi modifica del sistema di voto, mentre la formazione di Nick Clegg ha fatto dell'introduzione del proporzionale uno dei suoi cavalli di battaglia. E proprio su questo aspetto continuano a concentrarsi le analisi e i sondaggi d'opinione.
Da ben tre rilevazioni emerge che la maggioranza dei britannici vuole la riforma della legge elettorale maggioritaria, in modo da dare una rappresentanza più giusta ai cittadini. Una posizione probabilmente rafforzata dal risultato della consultazione di giovedì, dalla quale è venuto fuori un Parlamento "bloccato" in cui nessuna forza politica ha la maggioranza assoluta. Un sistema "difettoso", ha rilevato un'analisi attenta del voto, perché il partito di Cameron ha stravinto ma è stato penalizzato dalla ripartizione dei collegi che ha invece favorito il Labour del premier uscente Gordon Brown. Ai Tory, aggiungono gli esperti, sarebbero bastati solo 16.000 voti in più distribuiti nei 19 collegi dove hanno perso per un soffio per avere la maggioranza assoluta e non doversi imbarcare nelle trattative con i liberaldemocratici. La voglia di proporzionale emersa dai sondaggi potrebbe rafforzare la posizione negoziale di Clegg. E proprio il caso dei Lib-dem nelle elezioni di giovedì esemplifica i problemi del maggioritario uninominale attualmente in vigore: hanno preso circa il 23 per cento dei voti, ma solo il 9 per cento dei seggi.
:freccia2: Approfondimenti
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Arriverà l'accordo? Ad arrivare invece sono le dimissioni - al rallenti - del primo ministro Gordon Brown. Che davanti all'uscio del numero 10 di Downing Street ha annunciato alla nazione di aver, da un lato, ricevuto dal leader dei Liberaldemocratici la richiesta ufficiale di aprire trattative con il partito laburista, e dall'altro di voler lasciare la carica di leader del New Labour il prossimo settembre, in tempo per l'annuale congresso del partito. Sotto a chi tocca, insomma. Ansa
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