Referendum 12 e 13 Giugno 2011

Echi di cronaca
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"Andate al mare", ricordavano i politici in occasione di referendum scomodi. Ma adesso la logica si inverte: prima voto e poi mare! Con ombrellone gratis :cool: . Questa l'ultima iniziativa:
Prima a votare e poi gratis al mare” è lo slogan lanciato da una ventina di stabilimenti della Versilia, tra Viareggio, Lido di Camaiore, Marina di Massa, ma si è aggiunta anche Pisa, e il numero sembra aumentare di ora in ora. Basterà presentarsi all’ingresso dei bagni elencati tenendo in mano una scheda elettorale timbrata per avere diritto all’ombrellone senza sborsare un euro. Fonte
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I politici che si azzardano a dire di non andare a votare dovrebbero essere cacciati seduta stante. Fino a quando le persone che occupano una carica istituzionale si sentiranno in diritto di pronunciare certe sentenze l'Italia rimarrà nella palude in cui si trova. Bisognerebbe abolire il quorum, o quantomeno ribassarlo: chi è interessato vota, chi non è interessato si arrangia e lascia decidere gli altri per sè.
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In realtà anche non andare a votare è una "decisione" democratica. E' questo il bello del referendum: il raggiungimento del quorum! Per me un governo responsabile dovrebbe non tanto non istigare al bagno al mare, quando prendere atto della voce del popolo e, in seguito al risultato, provvedere di conseguenza.
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Votare è un diritto ma anche un dovere morale. Non è un obbligo di legge, quindi il cittadino è libero di non votare se non gli va. Ma che siano dei rappresentanti dello Stato ad incitare questo comportamento è intollerabile. Il referendum ha un costo, bruciare mesi di lavoro e risorse impiegate a causa del non raggiungimento del quorum non mi sembra così bello.
Il problema è che fra coloro che non votano ci sono i sostenitori del no ma anche quelli a cui non importa nulla, e non è giusto che questi ultimi influenzino i risultati. Per quale motivo il disinteresse dovrebbe equivalere ad un no? Ecco perché il quorum non mi va molto bene.
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[quote="Rob";p=53343]Il referendum ha un costo[/quote]

In realtà, si sarebbe dovuto accorparlo congiuntamente con le date delle ultime amministrative (quelle da cui sono usciti vittoriosi Pisapia e De Magistris, per intenderci) ma la procedura è stata impedita proprio per impedire, a sua volta, il raggiungimento del quorum. Giochi di prestigio.

[quote="Rob";p=53343]Per quale motivo il disinteresse dovrebbe equivalere ad un no?[/quote]
Se è disinteresse, mi sembra improbabile che vi sia un avvicinamento al SI. Il quorum ha una sua ratio giuridica in fin dei conti. Ci sono persone che sono d'accordo con la non abrogazione di dette leggi quindi a loro che cosa dovrebbe importare del "costo" del referendum? Se sono d'accordo con il governo, vedranno i "costi" referendari come uno sperpero.