In Italia niente nucleare, mentre nei Paesi vicini...

Echi di cronaca
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Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un'intervista rilasciata oggi afferma: "Se noi non rispetteremo gli obiettivi di Kyoto avremo delle penalizzazioni che possono ammontare a circa 450 milioni di euro l'anno, da qui al 2012. L'Italia oggi è fortemente in ritardo perché noi come Paese abbiamo un trend di crescita delle emissioni di CO2. Mentre noi siamo occupati a prevedere misure per rispettare il protocollo di Kyoto per invertire questa tendenza, in Europa si stanno discutendo degli obiettivi al 2020, che sono obiettivi molto onerosi. Non ci vogliamo sottrarre a questa battaglia unilaterale che sta facendo l'Europa, ma diciamo che gli obiettivi devono essere equamente ripartiti fra i Paesi''. A riguardo: "Quello che è accaduto con Kyoto è sorprendente: sono stati penalizzati i Paesi che inquinavano di meno e sono stati favoriti i Paesi che inquinavano di più'' e l'Italia si pone proprio fra quelli che inquinano di meno, dal momento che non ha ''le centrali a carbone di Germania e Francia''.
Riguardo all'energia nucleare, il ministro ha ricordato che "l'Italia è fortemente impegnata sul fronte delle energie rinnovabili e non c'è nessuna preclusione nei confronti del nucleare che è l'energia più pulita per l'ambiente e, con le nuove centrali, prodotta in maniera sicura. Stiamo lavorando in tandem con il ministro Scajola perché il nostro intento è quello di vedere realizzato il primo impianto nei prossimi cinque anni".

:freccia2: La notizia completa
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cavolo ha detto che è l'energia più pulita per l'ambiente? evvai come al solito siamo sempre nelle condizioni peggiori che potessimo immaginare. ci vuole del coraggio per affermare certe cose, o semplicemente ignoranza.
cmq il fatto di inquinare meno è giusto, però dovrebbero vietare di vendere le nostre macchine poco efficenti ai paesi del terzo mondo che le usano a dismisura e inquinano di più che tutti noi messi insieme...
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Secondo un sondaggio effettuato da Demos, a 20 anni dal referendum che ha sancito l'abbandono dell'energia nucleare, c'è stato un ripensamento da arte degli italiani: il 46,8% della popolazione è a favore della costruzione di nuove centrali nucleari, i contrari sono il 44,1% e gli indecisi il 9,1%. Nella fascia 35-44 anni i contrari sono il 49,8%, i favorevoli il 44,1%.
:freccia: Attenzione! Il 50,2% del campione è contrario alla costruzione di centrali nella propria provincia a fronte di un 41% favorevole.
:freccia2: La notizia su RaiNews24
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be certo....tutti la vogliono e nessuno se la prende... :risata2:
mi pare gisto, tipico degli italiani. cmq penso che non sia la strada migliore...anzi ne sono convinto, per molti fattori tra cui anche la pericolosità, ma non è il solo e unico aspetto negativo.
se l'italia vuole migliorare deve cambiare mentalità, deve anticipare i tempi e non arrivare a quello che le altre nazioni fanno già da trent'anni
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Gli italiani bocciano il ricorso al nucleare come fonte di energia. E' ciò che risulta dal Rapporto Italia 2008 dell'Eurispes: il 38,3% degli italiani è favorevole al nucleare, mentre il 45,7% dei cittadini è contrario.
Le motivazioni principali del "NO" sono due: il timore dei rischi (27,3%) e il ''non ritenerlo una soluzione'' rapida per i problemi dell'energia (18,4%). A dire no sono soprattutto i residenti del nord-ovest (49,5%), seguiti da quelli del sud (47,9%), del centro (47,2%), e del nord-est (45,7%).
Tra i favorevoli c'è chi ritiene il nucleare una buona soluzione (30,1%) e chi pone la sola condizione che le centrali stiano distanti dalla zona in cui si abita (8,2%). Spiccano invece le isole (50%), seguite dal nord-est (42,5%) e dal centro (40,2%).
Sul piano politico: il 71,5% di chi si dichiara di sinistra è contrario al nucleare, una percentuale che scende al 55,6% nel centrosinistra, si spaccano a metà al centro (circa il 41%). Nel centrodestra il 65,9% è favorevole: il 55,4% a destra.

Fonte: ANSA