
L'ossatura sarà ancora quella della Nazionale campione del mondo. "Sono felice di riprendere da dove mi sono fermato, mi rifarò alla squadra che ho lasciato, non è ancora da rimettere nel cassetto, va solo integrata perché in quel gruppo ci sono moltissimi giocatori che possono ancora dare tanto". Marcello Lippi, nuovo-vecchio allenatore degli Azzurri, si è presentato oggi alla stampa con i suoi progetti e le sue idee per il cammino dell'Italia verso i mondiali del 2010.
Il caso Totti e Nesta. Ma tra coloro che "possono ancora dare tanto" Totti e Nesta ci sono? Il ct non chiude in maniera netta la porta a un clamoroso ritorno dei due campioni. Lui non li chiamerà, ha chiarito, "perché sono convinto che bisogna rispettare le decisioni di due grandi giocatori che hanno dato tanto", ma se fossero loro a farsi vivi, allora "ne parleremo e valuteremo l'utilità di un passo del genere e alla fine decideremo". Parole che al vaglio di alcune scelte annunciate dal commissario tecnico potrebbero sembrare di circostanza.
L'indizio Vito Scala. Dello staff sul quale il ct ha chiesto di poter tornare a contare, oltre al vice Narciso Pezzotti, al preparatore Claudio Gaudino, al medico Enrico Castellacci, al team manager Ciro Ferrara e al neo quadro federale Angelo Peruzzi, farà parte infatti anche il fisioterapista Vito Scala. Una presenza che a suo tempo fece storcere più di una bocca e che (condizioni fisiche del romanista permettendo) non può non essere letta come un viatico al ritorno in azzurro di Totti, di cui Scala è amico, confidente e consigliere. Per il momento il capitano giallorosso si è limitato a mandare all'allenatore un "in bocca al lupo". "Voglio augurare buon lavoro a Lippi e al suo staff con cui ho un rapporto di stima professionale e personale - ha fatto sapere - Io in questo momento ho in testa solo il recupero".
Gioco e modulo. La continuità con il passato sarà perseguita anche per quanto riguarda il modulo di gioco, perché ormai nel calcio moderno, ha spiegato ancora Lippi, la ricetta per essere competitivi è semplicemente saper mettere insieme "qualità, compattezza e velocità di esecuzione quando si ha la palla". Caratteristiche che ai suoi azzurri non mancavano di certo. Quanto ai possibili volti nuovi bisognerà avere ancora un po' di pazienza. "E' presto per fare i nomi - ha aggiunto - ma tutti i calciatori italiani dai 18 ai 40 anni devono avere in testa il sogno della Nazionale".
I primi impegni. Per sapere a quali innesti pensa Lippi bisognerà attendere quindi l'amichevole in programma il 20 agosto a Nizza contro l'Austria e poi le prime due partite del girone di qualificazione per il Mondiale del 2010 in Sudafrica, il 6 settembre a Cipro e il 10 in casa con la Georgia.
Il punto sugli oriundi. Prematuro per l'allenatore parlare anche di eventuali naturalizzazioni degli oriundi come il neojuventino Amauri o il giallorosso Taddei. "La Federazione - ha chiarito il ct - non rincorre e non prega nessuno. Alcuni giocatori hanno la possibilità di fare una scelta e se questa avviene con convinzione e senza calcoli di opportunità, allora va bene".
Storia di due anni. Il tecnico che due anni fa ha portato l'Italia sul tetto del mondo ha illustrato anche il percorso che lo ha portato prima al distacco e poi di nuovo al timone della Nazionale. L'addio, ricorda, lo comunicò alla Federcalcio alla vigilia dell'ultima partita del girone di qualificazione del Mondiale di Germania contro la Repubblica Ceca. A pesare nella scelta di quei giorni "l'amarezza per il nome della mia famiglia tirato in ballo e l'impossibilità di urlare al mondo" l'indignazione. Il ritorno invece è storia di questi giorni. Prima con una serie di sondaggi e la disponibilità a tornare comunicata al presidente Abete alla vigilia dell'Europeo e poi l'accordo trovato dopo la sconfitta con la Spagna, ma, di questo l'allenatore si è detto convinto, senza alcuna scorrettezza nei confronti di Roberto Donadoni e senza alcuna pretesa.
I sassolini del ct. Il compenso previsto dal contratto biennale di Lippi dovrebbe essere di circa 1,6 milioni di euro netti l'anno. Il presidente della Figc Giancarlo Abete non ha voluto fornire i dettagli, spiegando che ne parlerà prima al consiglio federale. Alcune precisazioni le ha volute fare però lo stesso Lippi. "Ho letto molte inesattezze in questi giorni: di soldi - ha sottolineato - non ne abbiamo parlato, non è vero che ho avuto carta bianca, non è vero che ho già firmato un'intesa che prevedeva una penalità in caso di conferma di Donadoni". Anche la stampa insomma è avvisata: Lippi è tornato per tutti.
[Fonte: La Repubblica - 01 luglio 2008]