Mondiali di calcio Sudafrica 2010
11 giugno - 11 luglio
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Neanche un goal al secondo tempo. La partita si conclude O-O, questa Italia non mi piace per niente
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Timida che partita hai visto?
L'Italia non decolla, ecco un altro pareggio per 1-1 ma questa volta contro una squadra ben più modesta del Paraguay, anche quella comunque tutto fuorché stellare. Una compagine che, è stato più volte ripetuto in telecronaca, si è difesa in undici, ma questo fatto non costituisce un'attenuante per i nostri giocatori che hanno quasi sempre tenuto in mano le redini della partita ma non sono riusciti a creare valide occasioni offensive. Ci siamo presi l'ennesimo gol di disattenzione (in fuorigioco) dopo soli 7 minuti, a cui abbiamo replicato con un rigore trasformato da Iaquinta al 29° per un ingenuo atterramento in area di De Rossi, sicuramente chiaro ma accentuato con mestiere dal nostro giocatore. Nella ripresa Lippi tenta la carta sostituzioni - Camoranesi per Pepe, Di Natale per Gilardino e Pazzini per Marchisio - ma il risultato non si sblocca e adesso siamo costretti a vincere la partita di giovedi prossimo contro la Slovacchia per sperare in un secondo posto nel girone. Vediamo se riusciremo a fare esaltare anche gli Slovacchi. (Approfondimenti)
ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (dal 1’ s.t. Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (dal 16’ s.t. Pazzini); Gilardino (dal 1’ s.t. Di Natale), Iaquinta. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Palombo, Quagliarella). All. Lippi.
NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich (dal 35’ s.t. Christie), Lochhead; Smeltz, Killen (dal 47’ s.t. Barron), Fallon (dal 18’ s.t. Wood). (Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie). All. Herbert.
ARBITRO: Batres (Gua).
L'Italia non decolla, ecco un altro pareggio per 1-1 ma questa volta contro una squadra ben più modesta del Paraguay, anche quella comunque tutto fuorché stellare. Una compagine che, è stato più volte ripetuto in telecronaca, si è difesa in undici, ma questo fatto non costituisce un'attenuante per i nostri giocatori che hanno quasi sempre tenuto in mano le redini della partita ma non sono riusciti a creare valide occasioni offensive. Ci siamo presi l'ennesimo gol di disattenzione (in fuorigioco) dopo soli 7 minuti, a cui abbiamo replicato con un rigore trasformato da Iaquinta al 29° per un ingenuo atterramento in area di De Rossi, sicuramente chiaro ma accentuato con mestiere dal nostro giocatore. Nella ripresa Lippi tenta la carta sostituzioni - Camoranesi per Pepe, Di Natale per Gilardino e Pazzini per Marchisio - ma il risultato non si sblocca e adesso siamo costretti a vincere la partita di giovedi prossimo contro la Slovacchia per sperare in un secondo posto nel girone. Vediamo se riusciremo a fare esaltare anche gli Slovacchi. (Approfondimenti)
ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (dal 1’ s.t. Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (dal 16’ s.t. Pazzini); Gilardino (dal 1’ s.t. Di Natale), Iaquinta. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Palombo, Quagliarella). All. Lippi.
NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich (dal 35’ s.t. Christie), Lochhead; Smeltz, Killen (dal 47’ s.t. Barron), Fallon (dal 18’ s.t. Wood). (Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie). All. Herbert.
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ops scusa è vero 1-1, non so dove ho la testa in questi giorni, scusa Rob...comunque non mi piace ugualmente. Se questa doveva essere una partita facile da vincere immaginati quella con la cecoslovacchia....
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Slovacchia per la precisione.
Inutile dire che la delusione è grande, ma non c'è tempo per rammaricarsi, bisogna pensare a non sbagliare assolutamente l'ultima gara. Lippi ribadisce che questa era una partita da vincere (l'aveva detto anche dopo la sfida contro il Paraguay) e dichiara di non pentirsi delle scelte fatte. E' sempre più chiaro però che a questa Nazionale manca la qualità, ormai tutti o quasi sono capaci di fraseggiare a metà campo e mantenere il possesso di palla, ma per metterla dentro ci vuole qualcosa in più. Esempio di questo fatto è l'ultima partita della giornata, che mi sono visto al cinema in 3D:
Brasile - Costa d'Avorio 3-1 >> info
La Costa d'Avorio nonostante la sconfitta non ha assolutamente mal figurato, la partita è stata divertente e ricca di fraseggi da una parte e dall'altra, tanto che ad un certo punto del primo tempo il possesso di palla era di assoluta parità fra le due squadre. La differenza è che il Brasile sapeva affondare e finalizzare le azioni, gli africani no. Dopo la doppietta di Luis Fabiano (in gol al 25° del primo tempo ed al 6° della ripresa, ma la seconda rete è viziata da un evidente tocco con il braccio) arriva il tris di Elano al 16° della ripresa. La Costa d'Avorio ha un sussulto nel finale, quando riesce ad accorciare le distanze con un colpo di testa di Drogba e si trova in superiorità numerica per la doppia ammonizione di Kakà. Ma ormai è troppo tardi per sperare in una miracolosa rimonta.
Inutile dire che la delusione è grande, ma non c'è tempo per rammaricarsi, bisogna pensare a non sbagliare assolutamente l'ultima gara. Lippi ribadisce che questa era una partita da vincere (l'aveva detto anche dopo la sfida contro il Paraguay) e dichiara di non pentirsi delle scelte fatte. E' sempre più chiaro però che a questa Nazionale manca la qualità, ormai tutti o quasi sono capaci di fraseggiare a metà campo e mantenere il possesso di palla, ma per metterla dentro ci vuole qualcosa in più. Esempio di questo fatto è l'ultima partita della giornata, che mi sono visto al cinema in 3D:
Brasile - Costa d'Avorio 3-1 >> info
La Costa d'Avorio nonostante la sconfitta non ha assolutamente mal figurato, la partita è stata divertente e ricca di fraseggi da una parte e dall'altra, tanto che ad un certo punto del primo tempo il possesso di palla era di assoluta parità fra le due squadre. La differenza è che il Brasile sapeva affondare e finalizzare le azioni, gli africani no. Dopo la doppietta di Luis Fabiano (in gol al 25° del primo tempo ed al 6° della ripresa, ma la seconda rete è viziata da un evidente tocco con il braccio) arriva il tris di Elano al 16° della ripresa. La Costa d'Avorio ha un sussulto nel finale, quando riesce ad accorciare le distanze con un colpo di testa di Drogba e si trova in superiorità numerica per la doppia ammonizione di Kakà. Ma ormai è troppo tardi per sperare in una miracolosa rimonta.
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Mondiali di calcio: REGOLE (da Internazionale)
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