Eccomi di ritorno dalla Sicilia! Prima di raccontarvi il viaggio devo informarvi che non ho il minimo dolore dovuto alle ore ed ore di camminta: è normale? Non ho avuto il tempo di prepararmi facendo la cyclette o le scale di corsa, non faccio sport, ma... i miei muscoli stanno benissimo.
La guida ed alcune sportive che stavano che me mi hanno detto che la "botta" sarebbe arrivata dopo 48 ore, ma ormai sono passate e mi sento come sempre...
Venerdì avevo il volo WindJet alle 8.25, ma è stato cancellato, così dovevo partire alle 12.55. Peccato che alle 11.30 non trovavo segni del volo e mi hanno detto che era stato riprogrammato: partenza alle 14.05. Alla fine l'aereo è decollato alle 15.20 circa. Insomma: giornata persa. Abbiamo fatto in tempo solo ad andare alle
Gole dell'Alcantara... e io ho fatto in tempo a fare un volo cadendo di sedere.
Alcune delle persone che stavano con me arrampicano su roccia da anni ed anni; mi hanno convinto a seguirle su una roccia: salire è stato facile e rapido, ma la mia paura era scendere di schiena mettendo i piedi nei posti giusti. Eravamo in 3 sulla roccia, due arrampicatrici ed io; una aveva le scarpe, l'altra no, ma i suoi piedi erano asciutti. Io avevo passeggiato nell'acqua gelata e avevo i piedi bagnati: ho messo i piedi dove li ha messi la persona con le scarpe, ma ad un metro e mezzo da terra il mio piede è scivolato e io sono caduta di schiena. La caduta è stata rallentata prima da una mano tesa, che ho lasciato nel momento in cui mi stavo rendendo conto che avrei trascinato a terra la persona che voleva aiutarmi; poi sono caduta su una pianta bassa (l'unica presente). Il risultato è stato che non mi sono fatta male, nel senso che non avevo dolori, ma il giorno dopo ho trovato qualche graffio su uno stinco. In compenso ho inaugurato i pantaloni nuovi: il sedere era tutto verde. Ovviamente ho chiesto che mi scattassero una fotografia, che vi mostrerò in un topic fotografico appena ho un po' di tempo.
Rapida doccia in albergo ad Acireale e cena in un locale in cui ero già stata: ho mangiato patatine fritte e un ottimo filetto di cavallo oltre ad un tortino al cioccolato con gelato al pistacchio.
Sabato alle 8.30 eravamo in viaggio verso l'
Etna: siamo arrivati in pulmino al rifugio Sapienza (quota 1900 circa), siamo saliti con la funivia fino a quota 2500 circa; da qui camminata fino alla Torre del filosofo a quota superiore a 2900 metri. Abbiamo in parte seguito la strada percorsa dai pullman (che ci hanno fatto mangiare non so quanta polvere), in parte siamo andati fuori dalla strada (facendo più fatica, ovviamente).
Abbiamo pranzato nel punto più alto che abbiamo raggiunto e poi siamo scesi a piedi fino al rifugio Sapienza: 1000 metri di dislivello, 600 dei quali percorsi in tutta fretta e fuori dalla strada. E' stato divertente: avevo i pantaloni neri che erano diventati grigi e le scarpe erano tutte impolverate dato che le ho usate come sci sulla "neve di cenere". Non sono mai caduta, nemmeno quando mi hanno convinto a sporgermi verso la Valle del Bove per fare alcune fotografie molto suggestive. Lì sarebbe stata dura recuperarmi a fondo valle...
Tardo pomeriggio a mangiare arancino al pistacchio e granita di mandorle e mandorle tostate; poi cena a base di pesce in un locale di Catania dove ero già stata un paio di volte.
Domenica notte alle 5.00 sono stata svegliata dal cellulare della mia compagna di stanza (un medico): era un'altra del gruppo che stava male e voleva un consiglio. Non si sa se le ha fatto male qualcosa o se si è presa un virus intestinale, ma ha trasvorso la notte in bagno. Ho dormicchiato un po' fino alle 7.30, poi abbiamo fatto i bagagli e siamo andati a Taormina: giornata di camminata e fotografie, ma niente bagno. Avendo perso la prima giornata di giri, abbiamo rinunciato al mare... ma ce lo siamo goduto con la vista.
Il rientro ieri sera è stato ritardato di 30 minuti: alle 21.30 siamo atterrate a Fiumicino e ho chiamato a casa per farmi venire a prendere; il treno sarebbe partito dall'aeroporto alle 22.00 e quello dopo c'era alle 23.00. In macchina stavo a casa poco prima delle mezzanotte, sono andata a dormire verso l'1.00 e stamattina poco dopo le 6.00 ero in piedi...
Giornate stancanti per i ritmi e il poco sonno, ma mi sono rilassata mentalmente.
Sono ancora in attesa che i muscoli mi facciano male... Intanto aggiungo qualcosa sulla mia tenuta sportiva. I pantaloni "corti" che hanno retto alla caduta sono di un tessuto molto buono: si aciugano in fetta e sono comodi. I pantaloni neri lunghi sono altrettanto comodi, come le scarpe da trekking, e sull'Etna si sono rivelati fondamentali: non mi è entrato nemmeno un sassolino nelle scarpe a differenza di tutti gli altri, guida inclusa, che ogni tanto si fermavano per togliere i sassi incastrati tra calzino e scarpa.
Consiglio i pantaloni lunghi (ma leggeri) anche per non avere una pessima abbronzatura a strisce: qualcuno aveva il segno del calzino e poi del pantalone fino al ginocchio era rosso; altri, che avevano messo (furbamente) creme solari, avevano le gambe nere per la polvere;... Io ho solo fatto diventare i pantaloni chiari, ma è bastata una sgrullata per farli tornare quasi neri; stessa cosa per le scarpe: c'è ancora un po' di polvere, ma dopo una lavata saranno come nuove. La maglietta in tessuto leggerissimo e a mezze maniche mi ha lasciato il segno dell'abbronzatura sulle braccia, ma è stata comoda ed adatta all'escursione: sudavo un po' con lo zaino sulle spalle (nonostante l'arietta), ma appena lo toglievo la maglia si asciugava.
Pail e giacca a vento non sono serviti: faceva caldissimo, ma l'arietta che tirava ci ha consentito di sopportare bene l'escursione.
Insomma, nonostante l'assenza di preparazione fisica l'escursione è andata benissimo e non ho il minimo dolore muscolare: temevo che i 1000 metri di dislivello in discesa mi avrebbero distrutto le gambe peggio degli oltre 400 metri di dislivello in salita, invece... Attendo i dolori.
Piccolo anticipo delle fotografie che vi mostrerò.
Edit: fotografie panoramiche non ridimensionate: sono sempre quelle scattate con il cellulare.