La storia giallorossa si inchina al più doloroso degli ammainabandiera, in lutto e meditazione tutto il popolo romanista (e non solo), un plebiscito di affetto senza fine a Franco Sensi.
Aveva 82 anni, era malato da tempo. Domani in Campidoglio la camera ardente, mercoledì i funerali. Gli sarà intitolato il nuovo stadio e una strada a Roma. Taddei: «Speriamo di regalargli qualcosa di bello». Lippi: «Grande uomo». Matarrese: «Era 'Il Presidente'»
È morto alle 23.35 di domenica 17 agosto Franco Sensi, presidente della Roma dal 1993. Il numero uno giallorosso era malato da tempo e da diverse settimane era ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico «Gemelli» per gravi problemi respiratori. Ieri è sopraggiunta una crisi metabolica fatale al presidente, che si è spento a 82 anni, assistito dalla moglie Maria e dalle figlie Rosella, Cristina e Silvia. Da martedì verrà allestita una camera ardente presso il Campidoglio, per dare la possibilità a tutti di dare l’estremo saluto a un uomo che ha guidato la Roma negli ultimi quindici anni, la gestione più lunga nella storia del club giallorosso. I funerali si svolgeranno mercoledì 20 agosto nella chiesa di San Lorenzo al Verano.

IL CORDOGLIO - Sono arrivati i messaggi di cordoglio per la scomparsa del presidente Sensi da parte di tutti i club di calcio e non solo.

AQUILANI - «Sensi è stato per noi giocatori come un secondo padre. Ci aiutava, riusciva anche a mettere da parte l'aspetto sportivo facendo prevalere quello umano. Ci considerava una famiglia. Facevamo fatica a chiamarlo presidente». Lo ha detto Alberto Aquilani, centrocampista della Roma, dal ritiro della Nazionale di Lippi a Coverciano, commentando, commosso, la notizia della morte del presidente della Roma Franco Sensi. «È una notizia - ha aggiunto - che ha spezzato l'entusiasmo con il quale avevo appreso la convocazione di Lippi. Ora aspetto comunicazioni ufficiali per poter andare in visita alla camera ardente o ai funerali. È venuta a mancare una persona importante dal punto di vista umano e professionale. Roma ha perso un grande uomo. Mi mancherà».

TADDEI - « La Roma ha perso un grande uomo». Rodrigo Taddei è il primo giocatore giallorosso a salutare il suo presidente, Franco Sensi, scomparso ieri sera all'età di 82 anni. «È un giorno triste per tutti noi, lui aveva un grande rapporto con la squadra- ha detto il brasiliano a Sky- Speriamo di potergli regalare qualcosa di bello».

«STADIO CON IL SUO NOME»- «Abbiamo chiesto alla famiglia l'onore di poter allestire la camera ardente del presidente Franco Sensi in Campidoglio perchè in questo modo vogliamo rappresentare il cordoglio di tutta la città per la scomparsa di un grande uomo dello sport romano e italiano». Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Franco Sensi si è battuto non soltanto per ottenere i grandi risultati della Roma calcio, ma anche perchè lo sport non perdesse la sua anima e i suoi valori di fronte alla crescente professionalizzazione e ai grandi interessi economici che ruotano attorno a esso. Per questo tutta Roma, al di là delle tifoserie calcistiche, sarà in Campidoglio a ricordare e onorare il presidente. Aiuteremo Rosella Sensi e tutta la Roma a costruire lo stadio della società che penso non possa non essere intitolato proprio a Franco Sensi».

LA NAZIONALE - «Una persona di incredibile umanità». Così Marcello Lippi ha ricordato Franco Sensi. «Sono vicino alla famiglia - ha detto il ct dell'Italia- alla quale mando un affettuoso saluto e un abbraccio particolare a Rosella». Domani i quattro giocatori della Roma convocati in Nazionale (oltre al preparatore Vito Scala) lasceranno il ritiro per andare a rendere omaggio al presidente alla camera ardente in Campidoglio e si uniranno nuovamente al gruppo azzurro a Nizza.

«INTITOLARGLI UNA STRADA» - «Con Franco Sensi scompare un uomo e un presidente d'altri tempi. Onesto, sanguigno, competente, indissolubilmente legato alla sua squadra. Ritengo doveroso che Roma lo ricordi, intitolandogli una strada e sono sicuro che questo avverrà in tempi brevi». Lo ha dichiarato Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale di Roma. «La meravigliosa cavalcata del 2001 resterà una delle pagine più belle della Roma. Se il merito fosse più ricorrente, nel calcio - ha concluso Pomarici - la sua lunga gestione avrebbe annoverato almeno un altro scudetto. Di questo e di 15 anni di amore e passione riversati nel calcio, lo ringrazio commosso».

LA LAZIO E LOTITO - «La S.S.Lazio S.p.A. è vicina alla famiglia Sensi e a tutta l'As Roma per la scomparsa del suo presidente, Franco Sensi». Così la società biancoceleste ha voluto fare le condoglianze, con un comunicato apparso sul sito del club, alla famiglia Sensi e alla società giallorossa. «La perdita di Franco Sensi colpisce non solo la famiglia e la Roma ma l'intero mondo del calcio nazionale ed internazionale». Inizia così il ricordo del presidente della Lazio, Claudio Lotito, apparso sul sito della società biancoceleste. «Egli ha condotto per quindici anni vive battaglie per rendere autenticamente sportivo il sistema calcio impegnando tutta la sua semplicità, umanità, e capacità professionale coinvolgendo nell'impegno anche direttamente i propri familiari, che sono certo continueranno nel solco della strada tracciata dal proprio padre. La sana rivalità sportiva tra la Roma e la Lazio ha costituito e deve costituire esempio mondiale della possibile coesistenza di agonismo e rispetto, non solo tra le società ed i rispettivi dirigenti ma anche tra le tifoserie di una città che costituisce punto di riferimento nel mondo di vita sportiva e sociale improntata ai valori autentici dello sport. L'impegno a continuare insieme su questo percorso consentirà a Roma ed al paese intero di acquisire un ruolo guida in questa fase di trasformazione del pianeta calcio verso modelli di sviluppo non solo dello sport ma anche dei valori sociali».

LA JUVENTUS - «In serata è morto il presidente della Roma , Franco Sensi. In questo tragico momento, la Juventus è vicina alla famiglia e a tutta la società giallorossa». Con questa breve nota, il club bianconero ha voluto fare le condoglianze alla Roma per la scomparsa di Franco Sensi.

L'INTER - «Il presidente Massimo Moratti e tutta la F.C. Internazionale sono vicini alla famiglia Sensi e all'A.S. Roma per la scomparsa di Franco Sensi, presidente, grande uomo del calcio italiano».

IL MILAN - «Il Milan piange la scomparsa di Franco Sensi, presidente dell'A.S. Roma. La società rossonera porge le condoglianze alla moglie Flora e alla figlia Rosella, nonchè all'intera società giallorossa».

LA FIORENTINA - «L'intera famiglia viola, il Presidente Andrea Della Valle, il Consiglio di amministrazione, la squadra, i tecnici e tutti i dipendenti si uniscono al grande dolore che ha colpito la famiglia Sensi, AS Roma e tutti i tifosi giallorossi». Con queste parole, pubblicate sul proprio sito Internet, la Fiorentina esprime il cordoglio per la morte, ieri sera, del presidente della Roma, Franco Sensi.

IL PALERMO - «Grande uomo del calcio italiano. Provo un grande dispiacere per la scomparsa di una persona con la quale ho lavorato per un lungo periodo». Lo dice all'ANSA il presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini ricordando il presidente della Roma. Nel 2000, Sensi aveva acquistato il pacchetto di maggioranza dell'U.S. Città di Palermo, ottenendo nell'anno successivo la promozione dalla Serie C1 alla Serie B, fino alla cessione definitiva del club rosanero nel luglio del 2002 all'attuale presidente Zamparini.

IL SIENA - «Franco Sensi era un grande uomo di calcio, ha guidato la Roma con immensa passione e dedizione profonda». È il ricordo della presidenza del Siena calcio in una nota diffusa sul proprio sito. «Sotto la sua guida - prosegue il comunicato - la Roma ha vinto uno scudetto, due volte la Coppa Italia e due volte la Supercoppa di Lega. Il presidente Giovanni Lombardi Stronati e tutta la Ac Siena sono vicini alla famiglia Sensi e alla As Roma in questo momento di profondo dolore».

LA REGGINA - La Reggina ha espresso le proprie condoglianze per la morte di Franco Sensi. «La Reggina calcio Spa - è scritto sul sito della società - vicina al dolore delle famiglia, porge le più sentite condoglianze».

PETRUCCI - «Un dirigente serio e preparato», «un grande uomo di sport». Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ricorda in una nota Franco Sensi, esprimendo il cordoglio «a nome personale e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano» per la sua scomparsa. «Dirigente serio e preparato - ha scritto Petrucci - Sensi ha ricoperto, con innegabile capacità, un ruolo nevralgico nei delicati equilibri del sistema calcistico, contribuendo a creare un modello virtuoso di gestione che ha saputo fare della Roma una realtà affermata a livello internazionale. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano si stringe accanto alla famiglia, cui invia le più sentite condoglianze, per la perdita di un grande uomo di sport».

ABETE - «Con Franco Sensi scompare un grande dirigente, ma soprattutto un uomo vero, un uomo di calcio, che alla Roma e al mondo del pallone ha dedicato la sua vita con passione». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ricorda così il presidente della Roma, Franco Sensi, scomparso ieri sera. «Resterà nella storia del calcio non solo per i traguardi che la società giallorossa, con lui presidente, ha raggiunto, ma soprattutto per il modo in cui sono stati conquistati - prosegue il massimo dirigente federale - Franco Sensi, al di là della sua passione per la Roma, è stato anche un grande imprenditore. Uomo di cultura ed umanità, ha condotto le sue battaglie sempre con lealtà. La Federazione è vicina con affetto alla signora Maria, a Rosella e a tutta la famiglia Sensi in questo momento di dolore e di tristezza. Il ricordo di Franco Sensi rimarrà impresso nel calcio italiano e nella storia di una città e di una società che ha tanto amato».

MATARRESE - «La Federcalcio allora da me presideduta aveva intuito che nel mondo del calcio era entrato non un presidente, ma "il Presidente". Con la venuta di Franco Sensi ancora una volta la Roma iniziava ad arricchirsi, come poi si è arricchita, di una delle pagine più esaltanti della sua storia. Nell'incontro che ho avuto con il Presidente Sensi immediatamente dopo che egli aveva assunto la massima responsabilità di questa grandiosa Società, mi resi conto subito che il mondo del calcio professionistico avrebbe dovuto fare i "conti" con un uomo forte. Nella sua determinazione, alcune volte asprezza, nel pretendere giustamente quel rispetto e quel peso politico che si doveva alla sua Società, Franco Sensi non si è mai tirato indietro, alcune volte vincendo, altre volte accettando la sconfitta, ma alla fine ha vinto Lui. I tifosi romanisti sono certo che non cancelleranno mai il ricordo di un uomo che ha impiegato grandiose energie affinchè loro potessero gioire come hanno gioito, così come sono certo che pur da "lontano" Franco Sensi parteciperà alle future gioie che Rosella continuerà a dare a quelli che erano i tifosi del padre».

MAZZONE - «Gli sarò sempre riconoscente perchè mi ha dato la possibilità di realizzare un mio sogno, quello di allenare la Roma». Carlo Mazzone ha lavorato per tre anni con Franco Sensi, dal 1993 al 1996, e questo è il suo ricordo del presidente, scomparso nella notte dopo una lunga malattia. Mazzone è stato il primo allenatore assunto da Sensi, non appena diventato proprietario della Roma. «Si può dire che io lo abbia tenuto a battesimo - ha detto all'ANSA Mazzone - e questo per me è stato un piacere ed un onore. Anche se aveva una tradizione familiare, lui non era mai stato nel mondo del calcio, ma ha imparato subito. Ricorderò sempre con piacere sia l'uomo, sia il presidente. Era una persona che ogni tanto alzava i toni, ma che sapeva farsi voler bene. Ha fatto grandi investimenti e i tifosi della Roma gli devono tanto». «Al mondo del calcio lascia un grande insegnamento di serietà, entusiasmo ed amore per la propria città», ha concluso Mazzone.

FILIPPI - «Da romanista mi dispiace molto, sono addolorata. Con lui la Roma è stata grande, e lo scudetto che ci ha fatto vincere resta una delle emozioni più grandi». Alessia Filippi, medaglia d'argento degli 800 stile libero alle Olimpiadi, ha appreso a Pechino della morte di Franco Sensi, presidente della Roma: la nuotatrice azzurra, romana e tifosa giallorossa, si è detta molto «dispiaciuta e addolorata». «Non lo avevo mai conosciuto - ha aggiunto Filippi - ma la figlia Rosella sì. E lei mi aveva detto che suo padre faceva da collante anche nella famiglia. Ha dato tanto alla Roma, e noi romanisti dobbiamo pensare alle cose grandi che ha fatto per la nostra squadra».
[Fonte: Il Corriere Dello Sport - 18 agosto 2008]