Io ho rivalutato molto il caffè lungo nelle grandi tazze (tutta scena funzionale allo scopo). Sarà che ho nostalgia dei paesi esteri e freddi, ma ormai per me il caffè merita in qualsiasi maniera. Certo, una ciofeca di marca resta sempre una ciofeca, anche perché prendendolo amaro si sente tutto il gusto che fa la differenza.
La mattina appena sveglia e dopo pranzo un espresso è d'obbligo, invece nel pomeriggio non disdegno una tazzona di caffè istantaneo.
Il Caffè
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Io ne prendo una tazzina intera concentrato, bevendolo una sola volta al giorno non rischio certo di non dormire la notte.
Le due goccine del bar non mi dicono granché. Lungo mi piace nel latte, nell'acqua invece non l'ho mai provato...
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Di solito prendo il caffè amaro, ma ieri ed oggi ho usato una bustina di zucchero aromatizzato Novaroma: ieri sambuca (stesso sapore dato dalla correzione con un cucchiaino di sambuca) e oggi al cacao (non è speciale). Gli altri 3 gusti sono nocciola, vaniglia e cannella: l'ultimo non lo posso assaggiare perché avevamo due bustine e tra ieri e oggi se l'è finito mia madre.
Per chi ama il caffè zuccherato sono un'ottima scelta e non costano nemmeno tanto.
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Il caffè fa bene... alla pelle. La caffeina riesce ad inibire l'enzima ATR - Ataxia telangiectasia and Rad3-related - (soprattutto quando le cellule della pelle sottoposta agli UVB sono ancora in uno stadio precanceroso) e agisce direttamente come schermo solare (assorbendo direttamente gli ultravioletti nemici della pelle).
Secondo Allan Conney, Direttore del Susan Lehman Cullman Laboratory for Cancer Research della Rutgers University, è già noto che le bevande a base di caffè sono associate a un minor rischio di sviluppare tumori cutanei diversi dal melanoma, ma sono necessari altri studi per definire se l'uso della caffeina può inibire le neoplasie cutanee associate alla fotoesposizione.
Approfondimenti
Magari tra qualche anno saranno in vendita creme solari contenenti caffeina... all'aroma di caffè: poi niente pennichella sotto al sole?
Secondo Allan Conney, Direttore del Susan Lehman Cullman Laboratory for Cancer Research della Rutgers University, è già noto che le bevande a base di caffè sono associate a un minor rischio di sviluppare tumori cutanei diversi dal melanoma, ma sono necessari altri studi per definire se l'uso della caffeina può inibire le neoplasie cutanee associate alla fotoesposizione.
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Magari tra qualche anno saranno in vendita creme solari contenenti caffeina... all'aroma di caffè: poi niente pennichella sotto al sole?