La corrente filosofica esistenzialista parlava di
tragicità della scelta e di angoscia ad essa derivata. Chiaramente se scegli A, potresti perdere B.
Tutta sta nell'interesse e da quel che ne guadagni ( siamo quindi passati in economia nel caldo tema della
scelta del consumatore).
Ci sono scelte e scelte. Cosa mangiare a pranzo,che vestito indossare,che libro leggere,quale film vedere... Questa è quotidianeità e di tragico c'è ben poco.
Poi sui temi seri della vita, la scelta si fa molto più sentita ed il suo peso a volte è opprimente.
Timida26 ha scritto:secondo voi è possibile stare male per delle decisioni prese?
Certo che sì. Ma ricordati che
non è il male nella botta ma nel livido
Alcune scelte cambiano le nostre giornate da qui al futuro. Ma se prese con decisione, lo migliorano!
Anche se, su due piedi non si direbbe proprio.
Fenice ha scritto:In questi momenti importanti non c’è cosa migliore che confrontarsi con gli altri e mettere in discussioni le proprie idee e le altrui;
Beh aiuta molto a vedere la tragicità del momento in altre prospettive.