SMS a 11 centesimi (+ IVA) e tariffe al secondo

Discussioni generiche e curiosità non specifiche di un singolo operatore
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Da aprile 2009 abbiamo discusso del [b]Roaming di telefonia mobile meno caro dal 1° luglio 2009[/b] e dei tentativi dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di ottenere tariffe per gli SMS non superiori a quelle previste nel Regolamento comunitario (11 cent. + IVA) e tariffazione al secondo per i clienti che lo richiedono.
Dopo un lungo e intenso confronto, dapprima con ASSTEL e successivamente con i principali operatori di telefonia mobile, è giunta la notizia che i consumatori italiani, entro gennaio 2010, pagheranno gli SMS 11 centesimi + IVA e potranno scegliere piani tariffari al secondo.
Le singole risposte trasmesse da TIM, Vodafone, H3G e Wind si differenziano per caratteristiche e modalità di applicazione in coerenza con il carattere concorrenziale del mercato. In pratica tutte però garantiscono che i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli SMS e a piani tariffari al secondo, che dovranno essere stabilmente offerti. E' questo il requisito minimo di trasparenza che l'AGCOM aveva richiesto in applicazione di un principio che, prima di essere giuridico, è di buon senso, tale cioè da garantire che il cittadino italiano non sia posto in alcuni casi in una paradossale situazione di svantaggio rispetto a chi spedisce gli SMS dall'estero.
Ciascun operatore implementerà in maniera differente la nuova offerta: alcuni adeguando i piani tariffari, altri offrendo la migrazione gratuita a nuovi piani tariffari coerenti con il regolamento comunitario. Spetterà ai singoli operatori comunicare alla clientela le offerte.
L'Autorità, da parte sua, vigilerà sul rispetto dei principi generali di trasparenza e di tutela dell'utenza nonché sull'osservanza degli "impegni" assunti. (Approfondimenti)
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In pratica quindi ogni operatore deve avere almeno un piano tariffario che rispetta il Regolamento comunitario, giusto? Certo, non è moltissimo (non si parla dello scatto alla risposta, né si pongono limiti alla tariffazione delle chiamate), ma è pur sempre un inizio.
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I principali operatori si sono adeguati, ma i piani tariffari non sono pubblicizzati (come richiesto dall'AGCOM) e/o non rispettano del tutto le condizioni del post d'apertura (cambio piano tariffario a pagamento e/o ricarica mensile per avere la tariffa attiva).

Ecco soltanto alcuni esempi...