Le Iene e la privacy violata

Quando una leggerezza può costare cara

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Rob
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Sarò volutamente vago in questo mio post e non farò alcun riferimento specifico, il perché lo capirete ben presto leggendo. "Tempo fa" stavo seguendo una puntata di Le Iene su Italia 1 (trasmissione da molti apprezzata per il grande valore dei servizi proposti) quando ad un certo punto viene raccontata la storia di una donna, inquadrata di spalle per non essere riconosciuta, vittima di una vendetta da parte del suo ex-compagno. Vicenda molto semplice nella sua tragicità: dopo essere stato lasciato da lei, l'uomo per ripicca diffonde in lungo e in largo su internet le foto e i video hard della ex-compagna, girati in tempi non sospetti ed ovviamente col suo consenso (una storia simile a quelle di cui abbiamo parlato qui), allegandovi tutti i suoi dati personali.

Il servizio scorre raccontando di quanto questo atto sciagurato abbia rovinato la vita alla donna, quando ad un certo punto, come riprova di ciò che si sta dicendo, viene effettuata una ricerca su Google utilizzando il nome e cognome della vittima: l'operazione restituisce migliaia di risultati, presentati con i dati personali della donna opportunamente oscurati. Ma qui osservo una cosa che mi lascia allibito: i titoli delle pagine web sono lì in chiaro, rivelati a tutti senza censura e ripetuti a voce dal giornalista! Il primo dei quali, come se non bastasse, è composto da una sequenza ben precisa di termini: basta un attimo per rintracciare il relativo sito, introducendo i termini stessi nel motore di ricerca, e da lì risalire ai dati personali dalla donna. Un esempio banale, tanto per capirci. Supponiamo di cercare su Google "Christian De Sica e Belen Rodriguez sfrecciano", presentando il risultato della ricerca stessa senza rendere noti i due nomi. Il risultato è QUESTO. Ma per svelare il segreto è sufficiente prendere il titolo della pagina "Spot TV Tim - Pagina 8" e utilizzarlo come chiave di ricerca: LINK.

Non volevo credere che una trasmissione tanto attenta potesse compiere un errore del genere. Sono andato al PC a verificare ed infatti ecco che il PRIMO risultato della ricerca mi ha presentato nome e cognome della donna nello snippet di Google, non c'era nemmeno bisogno di aprire il link (come nell'esempio di cui sopra). Un altro paio di click o una ricerca mirata con il nome, ed ecco l'indirizzo completo e persino la data di nascita, sparsi per decine o forse centinaia di siti.

E così quella poveretta è diventata ancora più tristemente famosa grazie al servizio di Italia 1, che l'ha svelata a migliaia di telespettatori ed internauti. Bella frittata hanno fatto quelli de Le Iene. Ho segnalato il fatto sul loro sito (http://www.iene.mediaset.it/form/1/dill ... iene.shtml), credo comunque che si siano già resi conto della "leggerezza", dal momento che il servizio in questione non è più presente. E ci mancherebbe altro...
Scusate se sono stato molto vago, è probabile che su altri siti non venga usata la stessa "accortezza" espositiva ma lo scopo di questo topic non vuole di certo essere una caccia alla sventurata protagonista.