Mi avevano presentato la trilogia come versione italiana di Cinquanta sfumature, ma in comune con questa c'è solo il fatto che vengono descritte varie scene di sesso e che i libri sono 3, ovvero che si tratta di una trilogia erotica. C'è un uomo "misterioso" e un'Amica storica della protagonista e alcuni atteggiamenti e scene ricordano il rapporto tra Mr Grey e Miss Steele, ma a mio parere si tratta solo della brutta copia della trilogia delle 50 sfumature. Figuratevi se è la brutta copia...
Lo stile di Irene Cao non è molto diverso da quello della scrittrice inglese E. L. James e in entrambi i casi la voce narrante è quella della protagonisti femminile che fa la cronaca delle sue giornate, ma la storia mi ha coinvolto di meno nonostante i temi trattati siano di mio interesse: cibo e arte tra Venezia, Roma e Stromboli. Sarà che la storia non è molto originale: sembra un racconto che potrei sentire da un conoscente.
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Niente bambino che ha subito violenze da piccolo, che ha visto la madre morta e che è cresciuto pieno di rabbia fino a conoscere un modo per sfogarsi, cioè essere un dominatore. Lo Chef è solo un uomo che si è sposato da giovane con una ragazza che ha perso il figlio a 7 mesi di gravidanza e che è diventata "matta": le è stato diagnosticato un disturbo bipolare e ha manifestato episodi violenti arrivando anche a tagliarsi le vene.
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Solo alla fine, finalmente, i due vivono un rapporto quotidiano e intenso che li porterà a "sposarsi", anche se non legalmente, e ad avere un figlio proprio nel giorno in cui i protagonisti si scambiano gli anelli con il nome dell'altro/a.
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né con numerosi uomini conosciuti poche ore prima in discoteca o affini. Anzi, spesso viene specificato che l'uomo viene dentro o sul suo ventre:
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Infatti ci resta, ma solo alla fine e senza mai essersi posta il problema.