Letteratura: divertiamoci a citare!

Letteratura, Poesia, Arti pittoriche, Teatro
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Qualche citazione dal mio libro preferito: [b]Orgoglio e Pregiudizio[/b].
  • L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli tra noi che non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L'orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
  • Non garantisco del mio carattere. Credo, per esempio, di essere poco arrendevole, e comunque troppo poco per piacere alla gente. Non so dimenticare presto, come dovrei, gli errori e i vizi degli altri, né tanto meno le offese che mi vengono fatte. I miei sentimenti non mutano ad ogni più lieve sollecitazione. Forse si potrebbe dire di me che serbo rancore. Una volta persa la mia stima è persa per sempre.
  • ... l'orgoglio è stato spesso il suo migliore consigliere. Questo sentimento più di ogni altro l'ha indirizzato alla virtù.
  • Quelli che non cambiano mai di opinione dovrebbero essere sicuri di giudicare rettamente fin dal principio.
  • ... pur senza voler fare del male o senza voler rendere gli altri infelici si può sbagliare e far soffrire.
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Citazioni dal libro [b]È una vita che ti aspetto[/b] di Fabio Volo:
  • ... non ero felice. Soprattutto non ero una persona libera. Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. [...] Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strapparmi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta. Razionalmente andava tutto bene.
  • Non trovavo una posizione comoda. Ci sono delle volte in cui ho la sensazione che due braccia siano troppe per dormire bene. C'è un braccio che non si sa dove mettere. Senza, secondo me, si dormirebbe meglio. Una notte mi sono addormentato sopra quel braccio. Mi sono svegliato e non lo sentivo più. Era anestetizzato. (Succede anche a me ogni tanto :risata: )
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Qualche altra citazione dal libro di Fabio Volo del precedente post:
  • Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più.
  • "Che differenza c'è tra pensare e meditare?" mi chiedevo. Mi avevano detto che per meditare devi non pensare. [...] Come si fa a non pensare? È impossibile, sto pensando di non pensare, quindi penso...
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Sempre citazioni dal libro di Fabio Volo (È una vita che ti aspetto):
  • ...secondo noi, se una donna ci lascia, ci dev'essere per forza un altro. Perché prima di pensare a dove abbiamo sbagliato, prima di pensare che magari siamo stati noiosi, troppo gelosi, assenti, troppo presenti ecc., pensiamo subito che il male venga da fuori e non da noi.
  • Non era facile trasformare i miei pensieri, le mie riflessioni, i miei stati d'animo in gesti, azioni, fatti, cambiamento. Sinceramente avevo anche un po' paura. Paura di scoprire qualcosa di me che non volevo.
  • Nell'arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuna diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell'adolescenza conserva un posto speciale.
  • ...era una storia complicata. Due caratteri difficili da far convivere. Continuavamo a lasciarci. Potevamo stare lontani chilometri e chilometri senza soffrire, ma non metri. Se non ci vedevamo riuscivamo tranquillamente a stare l'uno senza l'altra, ma se per sbaglio ci trovavamo eravamo come il ferro e la calamita.
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Altre citazioni da È una vita che ti aspetto:
  • Il nuovo progetto di cambiamento, il nuovo tentativo di trovare una soluzione all'infelicità era comunque fermo ancora alla parte teorica. All'analisi. Riflettevo su tutto. Sul mio lavoro, la mia famiglia, le mie storie d'amore, i miei amici. A ben pensarci, si potevano percepire i sintomi di quella infelicità e insoddisfazione, oltre che nelle ansie, anche in quei miei improvvisi distacchi mentali, in quei miei allontanamenti durante certe chiacchierate. Mi capitava di trovarmi per esempio con gli amici a tavola e a un certo punto mi isolavo, con la testa non ero più presente, pensavo ad altro. Di colpo tutto diventava silenzioso, li vedevo ridere, chiacchierare, ma non li sentivo. Come se fossero all'interno di un televisore senza audio.
  • Ricordo una volta che un signore era sceso dalla giostra in movimento ed era caduto. Siccome io ero seduto sul camioncino dell'ambulanza, mi sono chiesto poi per anni se da me si fossero aspettati che facessi qualcosa.