Spoiler
Il mistero e la tensione creatasi prima, culminata con quella corsa disperata della protagonista nei campi, che ancora non sa della sua nuova condizione (e probabilmente non lo sa neanche lo spettatore), crollano di fronte alla rappresentazione del mondo intermedio tra la vita e la morte: mare, alberi, praterie, cielo e terra, sconvolti da improvvisi mutamenti e plasmati in maniera improbabile e surrealistica fanno perdere credibilità al film, che a mio avviso tocca il fondo con l'incontro fra la giovane e le altre pseudo-anime. Vedere la ragazzina vagare in solitudine in quello strano mondo era molto più inquietante. A parziale giustificazione del regista bisogna dire che non è facile rappresentare qualcosa che non si sa nemmeno se esista. Oltre a questo, si tratta in fondo delle immagini mentali della protagonista, non vuole quindi essere LA rappresentazione della vita ultraterrena ma come la vivrebbe lei in base alle proprie esperienze vissute. Sono d'accordo con Giorgia sulla presenza di eventi senza senso e molto poco funzionali alla storia, piazzati lì solamente ai fini scenografici. Come se non bastasse ci sono alcune forzature decisamente troppo evidenti, come ad esempio la facilità con cui la sorella della vittima si introduce nella casa dell'assassino e soprattutto quella con cui trova il quaderno degli appunti, il fatto che la strana ragazza si trovi alla discarica proprio nel momento in cui l'assassino butta via la cassaforte, la compenetrazione dei corpi stile Ghost, il fatto che il ragazzo non si meravigli o si spaventi dell'evento, la stessa morte dell'assassino avvenuta in maniera a dir poco banale.
Per me rimane un film bruttissimo che poteva essere bello evitando certe esagerazioni... 
