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Titolo originale: Celda 211 Nazione: Francia, Spagna Anno: 2009 Genere: Azione Durata: 104' Regia: Daniel Monzón Sito ufficiale:http://www.celda211.com/ Sito italiano:http://www.cella211.it/ Cast: Carlos Bardem, Luis Tosar, Antonio Resines, Marta Etura, Alberto Ammann, Fernando Soto, Manolo Solo, Félix Cubero, Jesús Carroza, Luis Zahera, Manuel Morón, Antonio Durán "Morris" Data di uscita: Venezia 2009, 16 Aprile 2010 (cinema) Trama: Il giovane Juan Olivier è al suo primo incarico come secondino in un carcere di massima sicurezza. Feritosi al capo, viene fatto distendere temporaneamente sulla brandina di una cella al momento vuota: la cella 211. Quando si riprende è in corso una rivolta guidata da Malamadre, leader indiscusso dei detenuti più pericolosi.
E' la mia seconda scelta dopo [b]Scontro tra titani[/b]: credo che lo vedrò stasera dato che i titoli degli altri film nelle sale dal 16 aprile non mi incuriosiscono.
Il genere è azione: non è un thriller, ma meglio di un film deprimente (non sono proprio in vena di pianti o scene tristi).
Mi sono concentrata sul genere e non ho letto la nazione.
Rob ha scritto:Nazione: Francia, Spagna
A saperlo prima non avrei visto il film. Ho visto di peggio, ma è molto al di sotto delle mie aspettative, perciò non vale la pena di dilungarsi troppo...
Spoiler
Un secondino fa un giro in carcere il giorno prima dell'inizio del suo nuovo lavoro; proprio quel giorno, il precedente alla liberazione di 3 terroristi dell'ETA, scoppia una rivolta in carcere. Il secondino non fa in tempo a scappare perché si è ferito alla testa ed è stato messo nella cella 211 dai suoi colleghi prima che si dessero alla fuga. Al risveglio il secondino si finge un detenuto in carcere per omicidio; qui si guadagna la fiducia del capo dei detenuti, ma quando la moglie (incinta di 6 mesi) viene uccisa dal un poliziotto durante gli scontri fuori dal carcere, il secondino diventa davvero un omicida: chiede di far entrare nel carcere il poliziotto che ha ucciso la moglie e... gli taglia la gola. Però il poliziotto fa in tempo a dire chi è davvero e i sospetti degli altri detenuti aumentano con il passare del tempo... Uno dei "vice" del capo dei rivoltosi si mette d'accordo con la polizia, uccide il secondino e ferisce il capo. Fine della rivolta.
L'ho visto ieri. Dopo un inizio non molto felice (potevano inventarsi qualcosa di più credibile per far rimanere bloccato in carcere il secondino) il film diventa abbastanza interessante e riesce a catturare l'attenzione pur senza eccellere, per merito della chiave di tutta la vicenda: quella del secondino infiltrato suo malgrado che non deve farsi riconoscere è una storia che crea suspance e lascia spesso col fiato sospeso. L'impressione a caldo quindi è stata buona. Cosa non mi ha convinto: forzatura iniziale a parte, penso che il clima del carcere potesse essere reso meglio, mi dava spesso l'idea di una cosa finta e costruita. Lo stesso capo dei detenuti Malamadre ha una faccia da duro ma spesso un atteggiamento troppo bonario che gli fa perdere credibilità. Anche il comportamento della moglie del protagonista non è che sia dei più logici, ma questo potrebbe essere in parte giustificato con la preoccupazione nei confronti del marito intrappolato. Finale banale che lascia piuttosto delusi. Nel complesso credo che il film meriti di essere visto, ma non aspettatevi un capolavoro!
Da vedere... in DVD al massimo.
Sono tante le cose che non mi convincono proprio, oltre alla forzatura iniziale e al comportamento della moglie dell'uomo: la lista è lunghissima e praticamente racconterei ogni scena del film.
Tanto per fare qualche esempio...
Spoiler
Perché i poliziotti danno delle armi ai prigionieri? Possibile che i detenuti tanto furbi non abbiano pensato a cercare nella cella 211 indizi che incastrassero il secondino? Perché il secondino ha ucciso il poliziotto invece di sfruttare la situazione per uscire dal carcere ed accertarsi che davvero la moglie era morta? Gli avevano mentito tante volte... Io pensavo che gli stessero mentendo ancora.
Ho visto di peggio, ma è molto al di sotto delle mie aspettative, perciò non vale la pena di dilungarsi troppo...
