Titolo originale: Una vita tranquilla
Nazione: Italia, Germania, Francia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 105'
Regia: Claudio Cupellini
Sito ufficiale:
Cast: Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Köhler, Leonardo Sprengler, Alice Dwyer, Maurizio Donadoni
Data di uscita: Roma 2010, 05 novembre 2010
Trama: Rosario Russo (Toni Servillo) è un ristoratore originario del Sud Italia perfettamente integrato in Germania dove con la giovane famiglia dirige un prosperoso ristorante-albergo vicino Francoforte. Ha cambiato identità, mantiene un basso profilo, parla un impeccabile tedesco e nulla lascia trasparire delle sue origini. Finché un giorno il passato non riappare, assai pesante, sotto le sembianze del figlio Diego (Marco D’Amore), dimenticato e in fuga anche lui da qualcosa. La storia privata, così ordinata e prospera, di Rosario si ingarbuglia e infine precipita in una ragnatela di memorie e verità che rischiano di tornare a galla e divorarlo. Ma un padre resta un padre anche quando la lotta per la sopravvivenza non dà scampo?
Nazione: Italia, Germania, Francia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 105'
Regia: Claudio Cupellini
Sito ufficiale:
Cast: Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Köhler, Leonardo Sprengler, Alice Dwyer, Maurizio Donadoni
Data di uscita: Roma 2010, 05 novembre 2010
Trama: Rosario Russo (Toni Servillo) è un ristoratore originario del Sud Italia perfettamente integrato in Germania dove con la giovane famiglia dirige un prosperoso ristorante-albergo vicino Francoforte. Ha cambiato identità, mantiene un basso profilo, parla un impeccabile tedesco e nulla lascia trasparire delle sue origini. Finché un giorno il passato non riappare, assai pesante, sotto le sembianze del figlio Diego (Marco D’Amore), dimenticato e in fuga anche lui da qualcosa. La storia privata, così ordinata e prospera, di Rosario si ingarbuglia e infine precipita in una ragnatela di memorie e verità che rischiano di tornare a galla e divorarlo. Ma un padre resta un padre anche quando la lotta per la sopravvivenza non dà scampo?