Uno studio condotto dallo Swiss Federal Institute of Technology, Google e Internet Security Service di Ibm analizza il livello di sicurezza degli utenti dei singoli browser in relazione all'implementazione di aggiornamenti e patch.
Gli utenti di Firefox più sicuri? Secondo uno studio presentato in questi giorni dal Swiss Federal Institute of Technology, Google e Internet Security Service di Ibm gli utenti del browser sviluppato da Mozilla Foundation di certo hanno comportamenti superiori alla media in termini di aggiornamento e sicurezza.
Lo studio, consultabile online a questo indirizzo, si intitola "Understanding the Web browser threat: Examination of vulnerable online Web browser populations and the "insecurity iceberg" e propone un’attenta disamina dello stato dell’arte dei browser Web in material di sicurezza.
Secondo lo studio, meno del 60% degli utenti utilizza Web browser aggiornati, esponendosi di conseguenza al rischio attacchi remoti.
Lo studio sottolinea come nel solo mese di giugno, oltre 600 milioni di persone utilizzassero browser non aggiornati e dunque potenzialmente rischiosi.
In questo scenario poco confortante, si distingue per l’appunto Firefox: l’83,3% degli utenti utilizzano la versione più aggiornata. Resta quel 16,7% di utenti che,malgrado la funzionalità di aggiornamento automatico del browser, resta ancorato alle versioni precedenti.
Discreto anche il tasso di aggiornamento per gli utenti di Safari, che raggiunge il 65,3%, mentre Opera, che si classifica ultimo in termini di popolarità e diffusione, con 11 milioni di utenti, ha un tasso di aggiornamento nell’ordine del 56%.
Fanalini di coda, invece, gli utenti di Internet Explorer. Tra Gennaio 2007 e Giugno 2008 meno della metà degli utenti (il 47,6%) utilizzava le versioni più aggiornate.
Tutto questo, diventa ancora più interessante se viene parametrato alle cifre assolute, rappresentate dal numero degli utenti: sono 48 milioni per Safari, 227 milioni di Firefox (pari al 16,1% del mercato) e 1,1 miliardo per Internet Explorer, che attrae ancora il 78,3% degli utenti.
[Fonte: 01NET]
Livello di sicurezza degli utenti dei singoli browser
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Fin dalla sua nascita Firefox si è presentato come l'alternativa sicura ad Internet Explorer, ed ha sempre fatto di questa idea il suo principale cavallo di battaglia. Credo che la stragrande maggioranza degli utenti sia passata e passi tutt'ora al suo utilizzo per questa ragione, ed è quindi abbastanza naturale che presti particolare attenzione a mantenere aggiornato il proprio browser. Il messaggio che lancia Opera invece è orientato maggiormente agli aspetti di innovazione, velocità e leggerezza.
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Invece il messaggio di Internet Explorer a che cosa è orientato? Ci sono ancora molte persone che lo utilizzano anche se è meno sicuro di Firefox e meno innovativo e veloce di Opera...
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A niente
Internet Explorer è già bello pronto in Windows, è molto diffuso per questo, oltre al fatto che è stato, assieme a Netscape Navigator, uno dei primissimi in circolazione. Per quanto riguarda gli scarsi aggiornamenti, ironizzando (ma neanche troppo) si potrebbe dire che il suo stesso utilizzo indica una scarsa attenzione alla sicurezza. A parte questo, probabilmente viene più naturale pensare di aggiornare i programmi esterni piuttosto che le componenti stesse del sistema operativo, di cui spesso, una volta installato, ci si dimentica.
Internet Explorer è già bello pronto in Windows, è molto diffuso per questo, oltre al fatto che è stato, assieme a Netscape Navigator, uno dei primissimi in circolazione. Per quanto riguarda gli scarsi aggiornamenti, ironizzando (ma neanche troppo) si potrebbe dire che il suo stesso utilizzo indica una scarsa attenzione alla sicurezza. A parte questo, probabilmente viene più naturale pensare di aggiornare i programmi esterni piuttosto che le componenti stesse del sistema operativo, di cui spesso, una volta installato, ci si dimentica.
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Probabilmente coloro che utilizzano IE sono le persone che definisco “poco tecnologiche”. In questo gruppo ci sono coloro che utilizzano il pc per necessità (ad esempio per lavoro), coloro che conoscono poche funzioni sufficienti a consentire la navigazione e la frequentazione dei soliti siti di loro interesse e coloro che utilizzano il pc e internet solo per non restare “fuori dal mondo”… Queste persone non mettono un minimo di interesse e/o passione in ciò che fanno quindi non apprendono più del minimo indispensabile per navigare.