Facebook - Interviene il Garante della Privacy

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GIANLUCA1989
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Approposito di sicurezza e privacy
Virus e hacker ora anche sui social network
Attacco a dignita' utenti social network, non contro hard disk

NEW YORK - Le nuove frontiere degli attacchi informatici si chiamano Twitter e Facebook, due tra i più popolari social network, mettendo soprattutto a rischio la credibilità e la dignità degli utenti, non più gli hard disk dei pc, come succede o succedeva negli attacchi tradizionali. Secondo il New York Times, un numero crescente di hacker riesce ad introdursi nei conti Twitter (il servizio di micromessaggi) o Facebook spesso indovinando le password, soprattutto quando sono (troppo) semplici come abc123, qwerty001 o abcdefg1. I risultati sono devastanti perché un utente, senza saperlo e senza accorgersene, inizia a consigliare agli amici una serie di prodotti o a suggerire link su internet, come quelli per fare test sul quoziente di intelligenza o aumentare i propri guadagni lavorando da casa.
Continua... http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 08463.html
IMPOSTATE PASSWORD COMPLESSE(con simboli numeri e lettere)! :sorriso: :leggi: :leggi: perchè ci sono molti criminali che potrebbero accedere ad un account con password semplici :ok: , questo in nome della privacy e della sicurezza dei vostri account :sorriso: :ok:
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L'[i]Electronic Privacy Information Center[/i] ha esposto un reclamo contro Facebook alla commissione governativa del Commercio Usa ([i]Federal Trade Commission[/i]): l'accusa è di continuare a manipolare le impostazioni private degli utenti. Facebook si affida all'avvocato Timothy Muris, ex Chairman della Ftc statunitense. (Approfondimenti)
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Facebook ammette le proprie colpe in materia di privacy e corre ai ripari: è stato annunciato un nuovo sistema più semplice per gestire le opzioni relative ai propri dati personali. Approfondimenti: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero
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A partire dalla prossima settimana (partendo dagli Stati Uniti) saranno operative le modifiche alla privacy di Facebook; la privacy degli utenti potrebbe essere tutelata maggiormente, ma... è comunque un miglioramento.
Ecco le modifiche riassunte in 10 punti:
1. Privacy in un click
Se fino a ieri Facebook ci ha disorientato con le sue impostazioni granulari, ora si punta alla semplicità. Così basta scegliere una modalità di base (“tutti”, “amici di amici”, “solo amici”) per configurare in prima battuta tutte le informazioni relative alla privacy. Chi vuole, può comunque scendere nel dettaglio e accedere a setting personalizzati.
2. Nascondere le informazioni, anche quelle del passato
Selezionando la modalità “solo amici” possiamo riconvertire a “privati” i nostri vecchi aggiornamenti di stato. Una funzionalità che sarà particolarmente apprezzata da chi non ha recepito i cambiamenti di Facebook nel corso degli ultimi anni e vorrebbe dare un colpo di spugna al proprio passato. D’ora in avanti, fa sapere Facebook, dovrebbe essere chiaro ciò che è pubblico e cosa non lo è.
3. Uscire dalle applicazioni non è più un incubo
Si può bloccare tutto ciò che galleggia sulla piattaforma di Facebook: applicazioni, giochi, e quant’altro stia al di fuori del network nudo e crudo. Non farà piacere agli sviluppatori ma per gli utenti – specie quelli sommersi da una marea di spam e di richieste esterne – è un toccasana.
4. Nascondere l'elenco degli amici
Uno degli aggiornamenti più importanti riguarda la possibilità di rendere “private” le liste degli amici. Un’impostazione che impedisce a chiunque si imbatta nel nostro profilo (sviluppatori di applicazioni compresi) di frugare nella lista dei nostri amici.
5. Nascondere gli interessi
Facebook ha ridotto l’influenza dell’indigesto sistema delle connessioni. Gli “interessi”, ad esempio possono essere resi privati. Il che significa nascondere agli sconosciuti una buona fetta del nostro profilo.
6. Un'unica directory di ricerca
Come ci vedono le persone che ci cercano da Facebook o da Google? Tutte le impostazioni relative alla nostra directory di base sono state radunate in un'unica pagina dalla quale è possibile monitorare in modo molto più semplice le informazioni del nostro profilo visibili agli estranei.
7. Uscire dalla personalizzazione istantanea
Diventa più semplice ritirarsi dal programma di personalizzazione istantanea che permette ad alcuni partner (come Microsoft e Pandora) di avere accesso alle informazioni pubbliche disponibili su Facebook (ad esempio i nomi, gli amici e le cose che “piacciono”).
8. Attenzione alla prima registrazione
Chi si registra per la prima volta a Facebook troverà molte impostazioni settate di default in modalità pubblica. Questo perché secondo lo staff del sito gli utenti vogliono condividere il maggior numero di informazioni. Le regole non sono comunque scolpite nella pietra e possono essere modificate in qualsiasi momento.
9. Dopo il “cambio” meglio controllare le impostazioni
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per evitare sgradite sorprese sarà bene controllare le impostazioni non appena saranno disponibili le nuove funzionalità per il controllo della privacy. Il sistema, in teoria, dovrebbe aggiornarsi automaticamente sulle configurazioni preesistenti; ma considerate le gaffes del recente passato…
10. A presto sui nostri schermi
Le modifiche saranno operative a partire dalle prossime settimane (partendo dagli Stati Uniti). In occasioni di questo tipo, di norma, Facebook avvisa gli utenti al primo accesso dopo l’avvio delle nuove policy. In ogni caso è sempre possibile consultare l’apposita pagina dedicata alla privacy.
:freccia2: Fonte
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Ho letto un articolo interessante riguardo a Facebook. La parte più significativa (e in parte riassuntiva) è la seguente:
Una sola cosa è certa: è bene fare un giretto sulla propria utenza, fare molta attenzione alle varie app che circolano (che sono tra i maggiori pericoli), non concedere accesso ai propri dati a nessuna di esse (tranne a quelle ben note e che davvero si desiderano, come ad esempio quella di Twitter), verificare tutto ciò che si condivide, come lo si condivide, controllare i permessi dei propri post e messaggi (per non fare figuracce come la Francia), eccetera, eccetera. E chi segue questo sito sa senz’altro da tempo che Sheryl Sandberg, sul tema, è persona pressoché senza scrupoli.
“Ma allora mi cancello da Facebook e buonanotte: faccio prima”. Be’, se Facebook insiste troppo, potrebbe anche essere un’eventualità da prendere in considerazione. Del resto, Zuckerberg ha sempre detto che secondo lui la privacy “è roba da vecchi” e non interessa nessuno. Ma siccome la popolazione invecchia (specie quella italiana), forse inizierà a interessare sempre più persone, anche considerando quanto vada presa sul serio la scelta di impiegare il Data Mining, una tecnologia tanto potente quanto minacciosa per la privacy a livelli difficilmente immaginabili.
Perciò, nel frattempo, (almeno) occhi aperti.


Io resto della mia: non mi iscrivo proprio. :sorriso2: