Il ponte sullo stretto di Messina, l'opera pubblica più discussa della storia d'Italia e non solo (se ne parlò addirittura al tempo dei Romani) potrebbe "finalmente" diventare realtà. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, in un'intervista rilasciata SkyTg 24, ha dichiarato che i lavori inizieranno il prossimo 23 dicembre 2009 con lo spostamento della linea ferroviaria che passa per Villa San Giovanni e si concluderanno fra poco più di sei anni, nel 2016. Critica l'opposizione, contraria ad una spesa così ingente per un'unica opera (circa 27,6 miliardi di euro) e Legambiente, per la quale l'annuncio rappresenta solamente un teatrino, dal momento che non è ancora presente un progetto definitivo sulla realizzazione dell'infrastruttura.
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Ponte sullo Stretto di Messina: presto il via ai lavori?
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Dal 2003 al 2006 ho sentito parlare spessissimo del Progetto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina: mentre seguivo lezioni all'Università o seminari spesso accadeva che Ingegneri non si presentassero (anche senza avvisare) perchè troppo impegnati con le pratiche per la realizzazione del ponte.
Mi capitava spesso di sentire pareri piuttosto contrastanti: c'era chi stava guadagnando molto dalla cosa e lo riteneva un progetto ambizioso, ma fattibilissimo; dalla parte opposta c'erano coloro (soprattutto ricercatori) che sostenevano che la spesa sarebbe stata maggiore del guadagno a causa delle tecniche ingegneristiche di ultima generazione da impiegare necessariamente per essere certi che vento, acqua e agenti atmosferici in generale non causassero gravi danni al ponte.
Tra gli "ottimisti" c'erano comunque perplessità a causa della mafia: se la Salerno-Reggio Calabria sta nelle pessime condizioni che tutti sappiamo la colpa non è solo dei vari Governi, ma anche dell'impossibilità di lavorare per le ditte oneste (le minacce sono all'ordine del giorno); la stessa cosa potrebbe accadere nel caso del ponte...
Non sono molto ottimista: spero di essere in errore.
Mi capitava spesso di sentire pareri piuttosto contrastanti: c'era chi stava guadagnando molto dalla cosa e lo riteneva un progetto ambizioso, ma fattibilissimo; dalla parte opposta c'erano coloro (soprattutto ricercatori) che sostenevano che la spesa sarebbe stata maggiore del guadagno a causa delle tecniche ingegneristiche di ultima generazione da impiegare necessariamente per essere certi che vento, acqua e agenti atmosferici in generale non causassero gravi danni al ponte.
Tra gli "ottimisti" c'erano comunque perplessità a causa della mafia: se la Salerno-Reggio Calabria sta nelle pessime condizioni che tutti sappiamo la colpa non è solo dei vari Governi, ma anche dell'impossibilità di lavorare per le ditte oneste (le minacce sono all'ordine del giorno); la stessa cosa potrebbe accadere nel caso del ponte...
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ok al ponte per collegare la sicilia alla calabria, ma prima di fare il ponte non era meglio fare le ferrovie e le strade per arrivarci sani e salvi (sul ponte)???
io non sono contro alle opere, sono contro gli sprechi, al fatto che, se un km di strada costa 10 in italia costa 50. questo non lo accetto
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Aggiorno la discussione avviata nel lontano 2009, perché l'Unione Europea ha deciso di tagliare i fondi per il ponte, che a questo punto resta più che mai un miraggio. L'UE, vista forse anche la scarsa intraprendenza del Governo italiano, ha preferito dare la priorità al collegamento Helsinki-La Valletta. (Fonte: IMGPress)
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E dopo il no dell'Europa anche il Parlamento ha fatto una parziale marcia indietro: niente fondi statali per il ponte sullo Stretto. Ma la presidenza del Consiglio non demorde e confida nei finanziamenti privati.
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http://www.corriere.it/politica/11_otto ... 10bc.shtml
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