Alcolismo, a rischio 9 mln di italiani e...

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Terence
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... e uno su cinque è un adolescente!

Italia è il Paese d'Europa con il record dei più giovani bevitori di alcol. L'emergenza riguarda anche tre milioni di over-65. Dal sottosegretario alla Salute Roccella, in occasione dell'apertura della conferenza sull'alcol, è arrivata la proposta di imporre il divieto di vendita ai minori.

Sono circa nove milioni gli italiani, dagli 11 anni di età in su, che sono a 'a rischio' alcol ma il dato più allarmante è l'età: l'emergenza riguarda soprattutto i ragazzi tra gli 11 e i 15 anni (tra un ragazzo su cinque fa uso scorretto di alcol). E' questo il quadro preoccupante che emerge dai dati illustrati oggi dal sottosegretario alla salute Eugenia Rocella, in apertura della I Conferenza nazionale sull'alcol promossa dal ministero del Welfare.

ABITUDINI SBAGLIATE A dilagare sono comportamenti come l'eccessivo consumo di birra, superalcolici e aperitivi fuori pasto, la ricerca, soprattutto tra i giovani, dello 'sballo' dato dal 'binge drinking', ovvero il 'bere eccessivo' per sperimentare emozioni-limite.

ANZIANI Giovani, dunque, sempre più a rischio, tanto che si è registrato un 'boom' dei ventenni presi in cura dai servizi sociosanitari. Ma l'emergenza è anche per gli anziani: sono 3 milioni gli over-65 che fanno abuso di alcol. Un problema che ha comunque una dimensione europea: 195mila le persone che muoiono ogni anno in Ue per problemi alcol correlati, ed il 25% della mortalità giovanile tra i maschi e il 10% tra le femmine è appunto attribuibile all'alcol. Inoltre, su 26 fattori di rischio per la salute individuati dall'Unione europea, l'alcol occupa il terzo posto (dopo tabacco e ipertensione).

PRIMATO ITALIANO E per l'Italia c'è anche un ben poco lusinghiero primato: il nostro Paese presenta l'età più bassa in Ue in relazione al primo contatto con l'alcol, con una media di 12,2 anni contro i 14,6 della media Ue. Misure di contrasto sono dunque urgenti: a partire da una maggiore informazione attraverso la scuola ed i canali sociali (si pensi che il 50% delle donne continua a bere in gravidanza), ma anche attuando restrizioni sulla pubblicità legata alle bevande alcoliche. La priorità però, ha affermato Roccella, è attuare un adeguamento alle normative europee: "Va colmato il vuoto che c'è nel nostro paese sul divieto di vendita, e non soltanto di somministrazione, degli alcolici ai minori", ha sottolineato il sottosegretario riferendosi alla legge italiana che prevede il divieto di somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni senza però prevedere alcun divieto per la vendita.


fonte L' unione Sarda
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In effetti in Italia ci sono tanti ragazzini che bevono (e anche troppo): la sera nei locali si vede gente sempre più giovane che poi si trasferisce in strada a far caos in macchina o nelle piazze... A Roma è così ogni giorno della settimana, anche se il venerdì e sabato si ha il massimo del caos e del consumo di alcolici. E' uno dei motivi (oltre alla mia età :old: ) per cui non mi piace più andare a Roma la sera...
Poi ci sono parecchi anziani soli che trascorrono le giornate al bar a giocare a carte e bere: questo lo vedo con i miei occhi nel mio paese... :triste:
Però non credo che nei restanti Paesi europei (e non) la situazione sia migliore: alcune Amiche sono state in Spagna ad agosto e ieri mi hanno raccontato cose di cui sapevo solo dalla cronaca; a Londra ho visto ragazzini di 13 anni o poco più bere birra a dismisura... Se l'Italia ha il primato negativo, gli altri Paesi di sicuro non stanno meglio.

Per quel che mi riguarda, gli alcolici mi piacciono, ma non ne abuso: bevo un cocktail ogni tanto quando organizziamo una serata tra Amiche, oppure in particolari occasioni bevo spumante, champagne (che non mi piace molto) o vino che di alcol non ne hanno quanto i cocktail, ma sempre alcolici sono...
Per mia fortuna, comunque, sono come il topo della Malesia. :risata:
Questa fotografia l'ho scattata ieri sera: :oops: ne avevo già bevuto metà.
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Il sottosegretario alla Famiglia illustra la proposta: "Bisogna fare qualcosa per aggredire la prima causa di morte per i giovani, cioè l’alcol"

Roma, 21 ottobre 2008 - Vietare la vendita di alcolici dalle 23 alle 6 del mattino successivo. È la proposta del sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi, intervenuto alla prima Conferenza nazionale sull’alcol promossa dal Ministero del Lavoro e della Salute.

La proposta, contenuta in un emendamento al pacchetto sicurezza firmato anche dal senatore Luigi Compagna, comprende anche il divieto di somministrare alcolici dopo le due di notte non solo in discoteca, ma in tutti i locali pubblici. ‘Spero che il parlamento voti questi provvedimenti - ha sottolineato Giovanardi - perchè bisogna fare qualcosa per aggredire la prima causa di morte per i giovani, cioè l’alcol. Il sabato sera muoiono tanti nostri giovani quanti americani in Iraq, solo che loro fanno la guerra, noi andiamo a divertirci.

Dobbiamo indignarci - ha attaccato Giovanardi - perchè il parlamento non fa nulla, mentre i locali da ballo criticano le tabelle da esporre. I gestori vogliono somministrare alcolici sempre e comunque, e stanno condizionando il Parlamento. Il circuito del divertimento si arricchisce, e le famiglie ci mettono i loro figli, che perdono la vità. Dopo le due di notte, secondo il sottosegretario, ‘in discoteca non dovrebbe circolare alcol’, e ‘per tutta la notte dalle 23 alle 6 non si dovrebbero vendere bottigliè.

Ma non solo: ‘Basta con la musica che rimbomba e le luci psichedeliche: dopo ore così esci come se fossi fatto di droga. Dopo le due niente musica a palla e luci sparate in faccia.

fonte libero.it
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Ho unito le due discussioni sull'alcolismo e sulla vendita di alcolici: il tema è lo stesso. :occhiolino:
A riguardo posso dire che ho visto con i miei occhi che misure di questo tipo servono davvero a poco: chi ha deciso di ubriacarsi fa scorta di alcolici per la notte. Inoltre non tutti i locali rispettano i divieti... :occhi4: Questo divieto da solo non basta a impedire che i giovani si ubriachino, ma insieme ad altre adeguate iniziative (educazione dei giovani, maggiori controlli,...) potrebbe limitare il numero dei morti a causa dell'alcol... :boh:
Terence
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L' importante è iniziare a fare qualcosa, poi con il tempo, mi auguro si adottino controlli più severi e ci sia una adeguata educazione e prevenzione.