Un giorno di ordinaria follia
1993
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Scusa Fenice, hai ragione! Il commento più approfondito lo metterò sotto spoiler!
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Fenice ha scritto:Non ho visto il film e non ho intenzione di seguire la discussione se non usate il BBCode spoiler...
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Ecco la mia personale "recensione", se così si può chiamare!
Affitatelo se non sapete cosa vedere!
Spoiler
D-Fens -ma in realtà è un soprannome (affibiatogli per la targa della macchina)...non veniamo a sapere mai il suo reale nome- esplode di violenza e rabbia in un "giorno di ordinaria follia": l'episodio che fa da starter è l'ingorgo stradale nel quale incappa di prima mattina. Il caldo, una mosca fastidiosa, il finestrino che non si apre, il sudore sul collo e l'impossibilità di muoversi. Si viene catapultati nella sua frenesia, nell'aria di panico che si respira in quell'abitacolo e si prova sollievo quando l'uomo abbandona l'auto e decide di proseguire a piedi. E da qui in poi la sua pazzia troverà il modo di dilagare, sollecitata da incontri con persone completamente diverse da lui e che rappresentano un pò gli emarginati della società americana: la furia distruttiva nel negozio del coreano, che aveva la colpa di applicare prezzi esorbitanti, la tragedia al quartiere ispanico a suon di mazzate che gli procura una borsa di armi da sparo, l'incontro con il nazista-razzista venditore di cimeli, il caos in un fast food per una colazione e poi per un pranzo ( ), un bazooka (che funziona solo dietro istruzioni di un bambino! ) che si scatena sui lavori stradali inutili...e infine il faccia a faccia finale con il poliziotto (in odore di pensione forzata) che l'ha inseguito fin dall'inizio, tragico finale dal duello impari che regala un soffio di fatalità allo spettatore e una certa comprensione, quasi una giustificazione nei confronti del folle protagonista...In fondo in fondo, i suoi problemi sono un pò anche i nostri. Solo che siamo più mansueti nel gestirli. Ottimo il montaggio, incalzante e senza tregua e buona anche la sceneggiatura, fatta di battute secche e spiazzanti. Uno Schumacher ai suoi primordiali splendori di cui è rimasto ben poco nelle sue ultime pellicole. Ma a volte ritornano.