Purtroppo è proprio così...Rob ha scritto:ad ulteriore conferma di come i media costruiscano ad arte ciò che non possono o non vogliono raccontare.

Oggi ci sono buone notizie: nei giorni passati avevo letto sui giornali online e sentito in TV che le case distrutte o lesionate sarebbero state ricostruite dallo Stato solo per il 30% e che per aiutare i terremotati avremmo dovuto o pagare un'una tantum oppure sarebbe aumentata l'accisa sulla benzina. Invece oggi ho letto la notizia che le case distrutte o lesionate saranno ricostruite al 100% e che non ci saranno nuove tasse per finanziare gli interventi.
Intanto continuano gli accertamenti per stabilire le responsabilità e non mancano le polemiche tra politici di destra e sinistra e pure con la magistratura.

Sembrerebbe che il sindaco di L'Aquila avesse chiesto lo stato d'emergenza 5 giorni prima della scossa distruttiva...
Ieri ho saputo da un parente che si è messo in salvo da L'Aquila (vivo "per miracolo") che è da decenni che si discute sul fatto di costruire o no in alcune zone. Mio padre ricorda che per tanti anni una zona è stata disabitata perché dicevano che la geologia non consentiva la costruzione, ma poi fu costruito un paese proprio su una faglia: ora è distrutto, anche le numerose case appena costruite sono lesionate come minimo...
Curiosità: ieri stavo guardando una carta geologica insieme ai miei parenti; i danni più grandi si sono verificati nei luoghi costruiti sui calcari (rocce dure), mentre il paese di mio padre poggia sulle arenarie. Probabilmente alcune rocce hanno "attutito".
Inoltre le case del paese costruite attaccate (come si faceva un tempo) hanno retto senza subire danni.