Dal 6 al 22 aprile sono state più di 3500 le scosse registrate in Abruzzo dall'Ingv di magnitudo inferiore ai 3 gradi della scala Ricther e quasi 150 le repliche superiore ai 3 gradi.
La notte appena trascorsa è stata la prima senza scosse sismiche. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, infatti, non ha rilevato, per la prima volta dal 6 aprile scorso, significativi movimenti legati allo sciame sismico nella zona terremotata de L'Aquila; ma alle 11.37 di stamattina l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 2.1 avvertita dalla popolazione de L'Aquila, Fossa e Ocre: 
http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/data_ ... /event.php
Intanto proseguono le verifiche dei danni e di agibilità sugli edifici del comune e delle frazioni de L'Aquila. Al 24 aprile sono stati controllati 13433 edifici tra cui 11733 abitazioni private. Al momento il 54.9% delle strutture verificate risultano agibili, mentre il 20.7% è inagibile. 
Nel frattempo gli sfollati attendono di poter rientrare nelle proprie case. Il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, infatti, dovrebbe firmare entro stasera l'ordinanza che, a circa 20 giorni dal terremoto del 6 aprile, consentirà il rientro nelle case dichiarate agibili. (
IGN)
Questo è ciò che si legge sui giornali e si ascolta in TV, invece alcuni miei parenti stanno vivendo l'attesa del rientro in modo diverso: sono spaventati dalle scosse che continuano ad evertire e non vogliono tornare nelle case lesionate, ma agibili (da quanto risulta dai controlli). Il problema è che nel momento in cui ci sarà la comunicazione "ufficiale" 
dovranno rientrare nelle case: infatti non avranno più a disposizione le tende in cui stare.
Questo è ciò che risulta dalle comunicazioni che hanno avuto nei giorni scorsi: attendiamo notizie per sapere come andrà a finire... 
