Tanto per esempio, leggete qui, in particolare la seconda parte:
Dunque non siamo solo noi di RobboR a non apprezzare gli Spot Tim con Belen... oppure il sondaggio è stato fatto in base ai nostri commenti.Ma in un niente l’argentina finisce sotto esame, se è vero, come riporta il quotidiano specialistico online «Corriere delle comunicazioni», che dentro Tim non si vede l’ora di voltar pagina, perché «scegliere Belén Rodriguez - sarebbe il ragionamento dentro la società - è stato un errore».
E perché «molti clienti storici, in particolare le famiglie non hanno gradito la scelta della showgirl in qualità di testimonial». E questo avrebbe causato «fuoruscite» di clienti verso altre compagnie. Da Telecom Italia, però, tirano il freno a più non posso. Macché divorzio, ma quale «caso-Belén»: «Stiamo consultando il mercato delle agenzie per valutare altre possibilità ma nessuna decisione è stata presa», dicono dal quartier generale. Belén non è stata licenziata, insomma. Non ancora. Prima bisogna trovarle l’alternativa, una storia, un format, uno o più testimonial che - con un occhio a non sforare nel budget - convincano più di lei. Lei che venerdì prossimo uscirà nelle sale con «Natale in Sud Africa», cinepanettone di quel Christian De Sica che da mitico vigile Persichetti oggi la affianca negli spot sotto accusa. Anche l’intoccabile Belén - che si prepara a presentare perfino Sanremo - finirà nella bacheca degli illustri ex di Tim che è già bella lunga da che nel ‘95 cominciava l’invasione dei mitici Tacs.
Per dirne alcuni, ci sono Elisabetta Canalis, Bobo Vieri, Kasia Smutniak. E poi Al Bano, Hulk, Giovanni Soldini, Edoardo Bennato, Naomi Campbell, Gabriel Batistuta, Sophia Loren, per finire con Fiammetta Cicogna e la sua band. Allo studio sul da farsi ci sono sei agenzie pubblicitarie. Da Leo Burnett a Lowe Pirella Fronzoni. Da Publicis ad Armando Testa, Santo e Klein Russo. Se gli strateghi della pubblicità sono al lavoro, al lavoro per ora resta anche Belén. Suoi, ovviamente, gli spot natalizi. Non basta? Oggi la Rodriguez sarà impegnata - in carne e ossa - a firmar autografi nei negozi Tim di Corso Vercelli e in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Poi i cervelli delle réclame cattura-clienti proveranno a mettere una toppa ai conti di Tim, ripensando forse a quando gli spot li faceva un cane, il napoletano Ettore, e i telefonini vendevano perfino di più.