Ad AnnoZero...
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Ho provato a guardarlo ma proprio non ci riesco non mi piace per niente
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Ti credo che non ti piace. O posso crederlo benissimo, stiamo toccando il fondo. Con tutta la stima che posso avere per l'operato dello staff, non se ne può più di liti in diretta e telefonate di contorno. Avete visto la puntata di ieri sera?
Dopo l'anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione dissociarsi dall'impostazione della puntata. Ansa
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Masi ha fatto una figura penosa. Innanzitutto, il direttore generale di un'azienda che denigra pubblicamente un proprio prodotto e se ne vuole dissociare è grottesco e ridicolo. Aveva il fiatone ancor prima di iniziare a parlare, leggeva frettolosamente un discorsetto precompilato come se avesse un fucile puntato in testa. L'iniziale attacco al conduttore è spregevole perché: 1. del tutto gratuito; 2. strumentalizza gli ascoltatori arrogandosi il diritto di sapere come la pensano; 3. tira il sasso e toglie la mano, dicendo che il tema della telefonata era un altro. Sostiene quindi che suo avviso la trasmissione potrebbe violare il codice di autoregolamentazione (correggendo il tiro). Morale della favola: abbiamo un direttore generale che getta fango addosso ai propri dipendenti per pararsi il c...! Santoro ha fatto bene a zittirlo. Non se ne può più dei litigi in TV? Io non ne posso più delle porcate di palazzo.
La telefonata di Masi (la puntata integrale potete vederla qui)
E la replica di Santoro nella conferenza stampa di oggi: "lasciateci fare i giornalisti".
La telefonata di Masi (la puntata integrale potete vederla qui)
E la replica di Santoro nella conferenza stampa di oggi: "lasciateci fare i giornalisti".
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Santoro ci prende gusto in ogni caso e fa di tutto per varcare quel sottilissimo limite che sussiste tra "galanteria" del presentatore e ira del giornalista inc....o! La tematica la sappiamo tutti, ed è quella che è. Schifo o non schifo di palazzo, al popolo italiano sta bene questo: passività, lassismo, indifferentismo.
Proprio ieri, in altre sedi molto diverse, si parlava di recupero della virtù per non finire nel baratro, anche se in realtà già ci siamo con tutti i piedi. Sta proprio alle sensibilità più marcate, volenterose e tendenti al bene comune, lo spingere a favore di una politica concertata, seria, in funzione del cittadino onesto. Mettersi a criticare gratuitamente non mi cambia molto le cose, anche perché in Italia oggi più che mai, vale moltissimo la frase che ho postato ieri: La verità è quella che vi dicono e poi il problema in Italia non è tanto di saperla, ma che saputala tutto resta come prima.
Allo sdegno si reagisce in maniera "non puramente chiacchierata", una buona e sana discussione è già un buon punto di inizio per una sana azione che può tradursi ad esempio nel non votare Berlusconi, non assentarsi in qualità di elettorato attivo, impegnarsi costruttivamente come portatori di ideali "classici", dunque moralmente e pubblicamente VIRTUOSI.
Proprio ieri, in altre sedi molto diverse, si parlava di recupero della virtù per non finire nel baratro, anche se in realtà già ci siamo con tutti i piedi. Sta proprio alle sensibilità più marcate, volenterose e tendenti al bene comune, lo spingere a favore di una politica concertata, seria, in funzione del cittadino onesto. Mettersi a criticare gratuitamente non mi cambia molto le cose, anche perché in Italia oggi più che mai, vale moltissimo la frase che ho postato ieri: La verità è quella che vi dicono e poi il problema in Italia non è tanto di saperla, ma che saputala tutto resta come prima.
Allo sdegno si reagisce in maniera "non puramente chiacchierata", una buona e sana discussione è già un buon punto di inizio per una sana azione che può tradursi ad esempio nel non votare Berlusconi, non assentarsi in qualità di elettorato attivo, impegnarsi costruttivamente come portatori di ideali "classici", dunque moralmente e pubblicamente VIRTUOSI.
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[quote="marika";p=50256]Mettersi a criticare gratuitamente non mi cambia molto le cose[/quote]
[quote="marika";p=50256]Allo sdegno si reagisce in maniera "non puramente chiacchierata", una buona e sana discussione è già un buon punto di inizio per una sana azione[/quote]
Mi sembri un po' confusa o non ti sei espressa chiaramente. Quali sarebbero le critiche "gratuite" a cui ti riferisci? Come si fa a procedere con i fatti se prima non si discute criticando ciò che non sta bene e che si vuole cambiare?
Santoro ci troverà di sicuro gusto, sia per carattere che per lavoro, ma... chi non troverebbe gusto a replicare a qualcuno che, nel tentativo di attaccare, fa un grosso errore che gli si ritorce facilmente conto? E' come quando qualcuno ti critica e, facendolo, dice qualcosa di contraddittorio e più che criticabile, ovvero mostra di criticare a sproposito, non essendo del tutto convinto delle sue ragioni: tu staresti zitta? Non credo (cerchi di replicare pure se hai torto... ).
Il degrado italiano (e non solo) è iniziato da lungo tempo e anche chi dice che bisogna agire e non parlare soltanto, in fin dei conti, perde tempo a parlare e fa davvero poco di concreto. Non credo che questo sia inutile, infatti parlare consente di aprire gli occhi a molte persone che si rifiutano di arrivare con la propria testa a rendersi conto di come stanno le cose: questo è più che un inizio per migliorare la cose. E' inutile continuare a ripetere che poche persone volenterose possono fare in modo che la decadenza italiana (e non solo) cessi: non ne sarò mai convinta, anche se le parole usate sono affascinanti. Poche persone non possono fare niente nell'Italia di oggi: vengono stroncate dai più che stanno bene così, anche sei i pochi in questione sono delle grandi persone degne di stima e che saranno ricordate per sempre per quello che hanno fatto e/o cercato di fare. L'unione fa la forza, ma affinché la forza sia tale da cambiare le cose ad essere uniti bisogna essere in molti.
Quindi sì alle liti in diretta e alle telefonate se servono a mostrare come vanno le cose a chi ancora non lo capisce e a fare in modo che qualcosa cambi in meglio.
[quote="marika";p=50256]Allo sdegno si reagisce in maniera "non puramente chiacchierata", una buona e sana discussione è già un buon punto di inizio per una sana azione[/quote]
Mi sembri un po' confusa o non ti sei espressa chiaramente. Quali sarebbero le critiche "gratuite" a cui ti riferisci? Come si fa a procedere con i fatti se prima non si discute criticando ciò che non sta bene e che si vuole cambiare?
Santoro ci troverà di sicuro gusto, sia per carattere che per lavoro, ma... chi non troverebbe gusto a replicare a qualcuno che, nel tentativo di attaccare, fa un grosso errore che gli si ritorce facilmente conto? E' come quando qualcuno ti critica e, facendolo, dice qualcosa di contraddittorio e più che criticabile, ovvero mostra di criticare a sproposito, non essendo del tutto convinto delle sue ragioni: tu staresti zitta? Non credo (cerchi di replicare pure se hai torto... ).
Il degrado italiano (e non solo) è iniziato da lungo tempo e anche chi dice che bisogna agire e non parlare soltanto, in fin dei conti, perde tempo a parlare e fa davvero poco di concreto. Non credo che questo sia inutile, infatti parlare consente di aprire gli occhi a molte persone che si rifiutano di arrivare con la propria testa a rendersi conto di come stanno le cose: questo è più che un inizio per migliorare la cose. E' inutile continuare a ripetere che poche persone volenterose possono fare in modo che la decadenza italiana (e non solo) cessi: non ne sarò mai convinta, anche se le parole usate sono affascinanti. Poche persone non possono fare niente nell'Italia di oggi: vengono stroncate dai più che stanno bene così, anche sei i pochi in questione sono delle grandi persone degne di stima e che saranno ricordate per sempre per quello che hanno fatto e/o cercato di fare. L'unione fa la forza, ma affinché la forza sia tale da cambiare le cose ad essere uniti bisogna essere in molti.
Quindi sì alle liti in diretta e alle telefonate se servono a mostrare come vanno le cose a chi ancora non lo capisce e a fare in modo che qualcosa cambi in meglio.