Grazie ma ho consultato anch'io alcuni link prima di postare, non sono un medico.
http://www.benessere.com/salute/disturb ... lerosi.htm
http://www.medicinalive.com/arteriosclerosi/
http://www.equivalente.it/cont/equivale ... agnosi.asp
L'arteriosclerosi può colpire varie parti del corpo. Non è detto che coinvolga sempre il cervello, quindi l'associazione popolare arteriosclerosi-perdita di memoria dal punto di vista scientifico è errata.
Se l'arteriosclerosi colpisce i vasi sanguigni del cervello, si ha la cosiddetta demenza vascolare: http://www.alz.ch/i/html/alzheimer+17.html
Secondo un relativamente recente studio di un'equipe di ricercatori italiani pare inoltre che ci siano delle strette relazioni fra arteriosclerosi e morbo di Alzheimer: http://www.osr.regione.abruzzo.it/do/index?docid=4236 Pubblicazione: http://www.neurobiologyofaging.org/arti ... 4/abstract
Le sigarette contengono polonio, un noto veleno
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Dai link che hai postato risulta che l'arteriosclerosi può colpire varie parti del corpo, tra cui il cervello, quindi l'esperienza popolare ha una base di verità: non ho scritto che è una legge.Rob ha scritto:L'arteriosclerosi può colpire varie parti del corpo. Non è detto che coinvolga sempre il cervello, quindi l'associazione popolare arteriosclerosi-perdita di memoria dal punto di vista scientifico è errata.
Alcuni studi hanno dimostrato che l'arteriosclerosi compromette le funzioni cerebrali, ma non si sa secondo quali meccanismi: probabilmente l'alterazione del flusso di sangue arteriosclerosi-dipendente si ripercuote sull'ossigenazione del cervello e, quindi, sulla sua funzionalità. Yahoo! Salute
Non mi stupisce che tra morbo di Alzheimer e arteriosclerosi ci siano delle relazioni, ma resto sempre più stupita del fatto che i fumatori sanno che i rischi di incorrere in queste malattie aumentano fumando, eppure...
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E fin qui siamo d'accordo. Quello che contestavo è:
Molti fumatori secondo me sottovalutano il problema perché non è ben chiaro l'aspetto quantitativo del fenomeno; tendono a giustificarsi affermando che, con tutti i rischi ambientali che ci sono, non ha senso demonizzare solamente le sigarette.
L'arteriosclerosi può causare perdita di attenzione e memoria. Non la causa sempre e comunque.Fenice ha scritto:E scientificamente provato che l'arterioscelrosi causa perdita di attenzione e di memoria:
Molti fumatori secondo me sottovalutano il problema perché non è ben chiaro l'aspetto quantitativo del fenomeno; tendono a giustificarsi affermando che, con tutti i rischi ambientali che ci sono, non ha senso demonizzare solamente le sigarette.
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Allora riformulo: è scientificamente provato che l'arterioscelrosi può causare (invece di causa) perdita di attenzione e di memoria. Come lo scrivi lo scrivi, comunque il "detto popolare" si basa sulla realtà.
E' vero, lo abbiamo scritto più volte: tra quello che mangiamo e che respiriamo (ma anche con cui entriamo in contatto, in generale) ci sono tante fonti di malattia, anche di tumori. Ma una cosa è DOVER respirare e mangiare per sopravvivere, un'altra andare a cercare la morte. Inoltre i dati sono chiarissimi: nel nostro Paese circa 800000 decessi l'anno sono attribuibili alle conseguenze dell'abitudine al fumo, non serve a niente prendersi in giro.
E' vero, lo abbiamo scritto più volte: tra quello che mangiamo e che respiriamo (ma anche con cui entriamo in contatto, in generale) ci sono tante fonti di malattia, anche di tumori. Ma una cosa è DOVER respirare e mangiare per sopravvivere, un'altra andare a cercare la morte. Inoltre i dati sono chiarissimi: nel nostro Paese circa 800000 decessi l'anno sono attribuibili alle conseguenze dell'abitudine al fumo, non serve a niente prendersi in giro.
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E' di qualche giorno fa la notizia che in Italia il numero dei fumatori è cresciuto per la prima volta dopo sei anni: quest'anno si è registrato un aumento di 3.4 punti percentuali in entrambi i sessi, ma più in quello femminile.
Da un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), condotta in collaborazione con la Doxa, l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, risulta che rimane stabile il numero medio di sigarette fumate quotidianamente: 14.
Attualmente fuma il 25.4% delle persone di 15 anni e più corrispondenti a circa 13 milioni di cittadini italiani (7,1 milioni di uomini e 5,9 milioni di donne); i non fumatori sono il 60% e gli ex fumatori il 14.6%, pari rispettivamente a 30,7 milioni di italiani e 7,5 milioni di italiani.
Dal Blue Book, il volume sulle risorse idriche in Italia, realizzato annualmente dal centro ricerche Utilitatis, con la collaborazione di Anea, risulta che le famiglie italiane spendono per l'acqua meno che per tabacchi.
Da un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), condotta in collaborazione con la Doxa, l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, risulta che rimane stabile il numero medio di sigarette fumate quotidianamente: 14.
Attualmente fuma il 25.4% delle persone di 15 anni e più corrispondenti a circa 13 milioni di cittadini italiani (7,1 milioni di uomini e 5,9 milioni di donne); i non fumatori sono il 60% e gli ex fumatori il 14.6%, pari rispettivamente a 30,7 milioni di italiani e 7,5 milioni di italiani.
Dal Blue Book, il volume sulle risorse idriche in Italia, realizzato annualmente dal centro ricerche Utilitatis, con la collaborazione di Anea, risulta che le famiglie italiane spendono per l'acqua meno che per tabacchi.