Tesi di laurea

[Fenice]

Le notizie vengono date sempre come fanno più comodo, soprattutto giocando sul fatto che è variata la durata degli anni necessari per conseguire la laurea.
Leggiti l'intero rapporto sui laureati 2008 disponibile in formato PDF (Almalaurea).

[marika]

Tornando alla mia tesi, ci sono dei passaggi su cui punta molto il mio correlatore e che a me continuano a sfuggire. E' ovvio sono solo agli inizi.
Domani mi consulterò con un professore e latinista esperto amico di famiglia per chiarirli, in modo tale da avere la strada spianata all'incontro di giovedì pomeriggio con l'assistente che mi segue.

Tale passaggio che mi resta buio è:

verificare se in Seneca resta la virtù concepita in senso classico (vedi Cicerone) dove l'ordine cosmico passa necessariamente per la città oppure se il sapiens si riduca all'autoreferenzialità.

Per spiegarlo ci vorrebbe troppo. Se qualcuno ne sa qualcosa faccia un fischio!

[Fenice]

Il modo in cui la questione è posta fa pensare che la risposta sia la seconda e le mie reminiscenze classiche confermano: Seneca sosteneva che il saggio doveva raggiungere l'ἀπάθεια, quindi essere "autoreferente".
Questo in termini semplicistici: se si vuole approfondire la questione e si vogliono analizzare tutti gli aspetti... ci si può scrivere una tesi.
Facci sapere "l'esperto" che cosa ne pensa.

[marika]

Ah grazie! Ma come si pronuncia quella roba in greco?!

[Fenice]

ἀπάθεια si pronuncia apàtheia e tradurlo con apatia è molto riduttivo: è uno stato della mente in cui non si hanno turbamenti.