Ero sola in sala e me lo sono proprio goduto fino in fondo
E' la descrizione di un Paese che può dare tanto e che ha dato tanto ma che oggi è in panne e riesce a dare poco, quasi niente.
Si intersecano i brani più toccanti ed attuali per tematiche del Luciano nazionale con le storie di italiani comuni, giovani con sogni da realizzare,personaggi famosi e intellettuali.
Verdone,Fabio Volo, Stefano Rodotà,Saviano, lo stesso Ligabue, Javier Zanetti e molti altri... Tutti a commentare la vecchia Italia e la nuova. Cosa è cambiato?Dove hanno nascosto ai piani alti i valori ed il rispetto per la Costituzione?
Ce lo chiediamo incontrando le storie della strage di Bologna del 2 Agosto 1980 ( la più catastrofica che subì l'Italia: 85 morti), del padre di Eluana Englaro, della mafia siciliana che ha un occhio su tutto il commercio mondiale, la triste morte di Falcone e Borsellino che ci tolse la speranza, storie di immigrati che non non riusciamo a rispettare perché la politica attua di proposito strategie di strumentalizzazione della paura, ricordi dello sbarco a Brindisi di quel barcone proveniente dall'Albania carico di gente pronta a ricominciare dopo il crollo del comunismo, storie degli immigrati che combattono la mala vita nel Casertano:
Spoiler
Toccante l'intervista in cui un uomo di colore urla il suo rancore contro i genitori italiani e li esorta ad educare i figli, i quali un giorno si rivolteranno agli stessi genitori se seguiremo questo trend!
In questo scenario decadente è affascinante ritrovarsi nel testo di una o più canzoni di Ligabue che sembrano sempre avere delle parole proprio per te,cucite per te! E tu che le ascolti puoi fartele proprie e vivere tutto il sentimento che scatenano.
Io ci credo al cambiamento. Non alla rivoluzione forse. Basterebbe che ognuno dia del suo, ognuno in piccolo che diventa grande. Dimentichiamoci dell'Italia omertosa,ipocrita, senza popolo perché sostituito dal pubblico che non si indigna più ma applaude e va a dormire (dice Paolo Rossi, che propone ad un certo punto una Polizia culturale ed un campo di concentramento sempre culturale in cui siamo vincolati a studiare!).
Assolutamente consiglio la visione a chi voglia addentrarsi in un'analisi sociologica di un'Italia tanto bella quanto malata.


