Durante l'anteprima, Santoro ha detto esattamente queste parole:
La replica di Garimberti:
Non facciamo giochini come l’anno scorso queste sono cose serie. Io non ho visto gli accordi. Santoro è uomo Rai e conosce le procedure faccia un progetto e lo presenti al direttore generale, è lei che decide. Il presidente in questa fase non c’entra nulla forse può entrare in un secondo momento ma non è detto. Lanciare a me la sfida non ha senso né ha senso tirarmi per la giacchetta. Io ho rispetto per il lavoro mio e degli altri e il lavoro va retribuito. Santoro è una star e non può essere retribuito con 1 euro. Il suo contratto va valutato secondo il mercato. Non scherziamo sul lavoro, tutto il resto è demagogia. Come dicevano i francesi per epater le bourgeois. Io non sono nè bourgeois nè santoriano e non mi faccio epater. Questo uso delle telecamere del servizio pubblico per parlare dei suoi contratti non lo condivido, è fuori regola. Ora ho capito il numero uno di viale Mazzini perché ha annullato la conferenza stampa, lì avrebbe avuto un manipolo dei giornalisti, ieri ha parlato ad otto milioni di persone.
E di nuovo quella di Santoro:
Visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. Inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura.
Fonte:
Il Giornale
Non capisco il nostalgismo che ha usato nel citare il padre. Decisamente stucchevole. Per il resto vedo le sue parole come una provocazione bella e buona che assomiglia molto a quella che si presentò durante il programma "Vieni via con me" per mezzo di Fazio. Non si lavorerà mai per un euro a puntata!
Insomma, l'Italia è una strana anomalia nel sistema pubblico di informazione. Credo che sia arrivato il momento di privatizzare.
