Matrimonio e Divorzio
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sei proprio donna!!!! dovresti aprire un topic: "hair style Fenice...e pettegolezzi"
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Noooooo! Odio i pettegolezzi: quelli sulla gente che non conosco mi annoiano, quelli sui miei conoscenti mi infastidiscono. L'ho chiesto solo per una questione di "statistica": conosco 2 coppie che hanno divorziato dopo pochi mesi dal matrimonio; in un caso lui aveva l'amante già prima del matrimonio, in un altro lei ha iniziato a tradirlo poco dopo le nozze (almeno così sostiene lei, perché si sentiva trascurata ).
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Ormai sentiamo parlare così spesso di divorzi, anche in TV, che le notizie ci fanno poco effetto e spesso ci troviamo pure a scherzarci su: il divorzio di Amy Winehouse e quello tra Rossano Rubicondi e Ivana Trump non sono stati "pubblicizzati" come sarebbe avvenuto tempo fa, quando i divorzi erano di meno.
Una notizia insolita arriva dal mondo islamico: le donne musulmane divorziate hanno organizzato 2 giorni di proteste contro il Talak, il divorzio islamico che permette al marito di ripudiare la moglie cacciandola di casa senza la garanzia di alcun sostentamento.
Il 26 e 27 novembre le strade della città di Nepalagunj, nel Nepal occidentale, hanno visto sfilare 465 donne musulmane, attivisti per i diritti umani ed un centinaio di uomini, anch'essi musulmani: nella città di Nepalagunj sono 236 i casi di donne ridotte in povertà (molte sono tornate alle famiglie di origine, alcune hanno finito per prostituirsi). I dimostranti chiedevano l'immediato risarcimento per le donne divorziate ed uguali diritti sui beni e le proprietà per marito e moglie.
Molte donne musulmane raccontano di aver vissuto nella miseria dopo il divorzio, che le ha lasciate a mani vuote. Alcune spiegano che l'unico modo per sopravvivere è quello di ritornare alle famiglie d'origine o affidarsi al sostegno delle organizzazioni per i diritti umani. (AsiaNews)
Una notizia insolita arriva dal mondo islamico: le donne musulmane divorziate hanno organizzato 2 giorni di proteste contro il Talak, il divorzio islamico che permette al marito di ripudiare la moglie cacciandola di casa senza la garanzia di alcun sostentamento.
Il 26 e 27 novembre le strade della città di Nepalagunj, nel Nepal occidentale, hanno visto sfilare 465 donne musulmane, attivisti per i diritti umani ed un centinaio di uomini, anch'essi musulmani: nella città di Nepalagunj sono 236 i casi di donne ridotte in povertà (molte sono tornate alle famiglie di origine, alcune hanno finito per prostituirsi). I dimostranti chiedevano l'immediato risarcimento per le donne divorziate ed uguali diritti sui beni e le proprietà per marito e moglie.
Molte donne musulmane raccontano di aver vissuto nella miseria dopo il divorzio, che le ha lasciate a mani vuote. Alcune spiegano che l'unico modo per sopravvivere è quello di ritornare alle famiglie d'origine o affidarsi al sostegno delle organizzazioni per i diritti umani. (AsiaNews)
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Chi per motivi economici o per vergogna, separati che non divorziano, divorziati che tornano insieme e magari si risposano: sono tante le sfaccettature della crisi dei matrimoni in Italia.
L'Associazione Matrimonialisti Italiani (Ami) prova a fornire le cifre e le tendenze dei fenomeni. Ogni anno in Italia si registrano 160 mila nuovi separati e 100 mila divorziati, un trend costante nell'ultimo decennio, al quale corrisponde un forte calo del numero di matrimoni, passati dai 400 mila degli anni '70 ai 240.000 del 2009. Dei 160 mila nuovi separati, rende noto l'Ami, circa 8.000 persone (5%) scelgono la cosiddetta "separazione simulata" per conseguire vantaggi di carattere fiscale, seppure la coppia sia affiatata e si continui a vivere insieme.
Occorre poi considerare che circa 6 mila separati (o separandi) tornano a vivere insieme durante o dopo l'iter della separazione, in genere per motivi di carattere sentimentale, economico, genitoriale. Delle 146 mila persone separate in via definitiva soltanto 100 mila divorziano.
Ansa
Della serie a volte ritornano. Credo poco a questi ritorni...
L'Associazione Matrimonialisti Italiani (Ami) prova a fornire le cifre e le tendenze dei fenomeni. Ogni anno in Italia si registrano 160 mila nuovi separati e 100 mila divorziati, un trend costante nell'ultimo decennio, al quale corrisponde un forte calo del numero di matrimoni, passati dai 400 mila degli anni '70 ai 240.000 del 2009. Dei 160 mila nuovi separati, rende noto l'Ami, circa 8.000 persone (5%) scelgono la cosiddetta "separazione simulata" per conseguire vantaggi di carattere fiscale, seppure la coppia sia affiatata e si continui a vivere insieme.
Occorre poi considerare che circa 6 mila separati (o separandi) tornano a vivere insieme durante o dopo l'iter della separazione, in genere per motivi di carattere sentimentale, economico, genitoriale. Delle 146 mila persone separate in via definitiva soltanto 100 mila divorziano.
Ansa
Della serie a volte ritornano. Credo poco a questi ritorni...
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Hai uppato il topic nel tentativo di persuadere Timida a non sposarsi? Ci ho già provato io (viewtopic.php?p=22607#p22607), ma è testarda...
Ormai non escludo più niente: la gente cambia, le situazioni cambiano, tutto può succedere...
Riguardo ai "ritorni di fiamma", mi sono trovata a discutere anche di questo circa 3 anni fa: io li escludevo, ma un mio conoscente mi ha detto di alcune coppie (alcune delle quali conosco pure io) che sono "scoppiate" per un po' (anche anni) e attualmente sembrano così felici che io non avrei mai pensato che in passato ci sono state "pause", anche di anni.Fenice ha scritto:Mi sono trovata a discutere dell'argomento solo qualche giorno fa: una donna che ha 10 anni più di me ed è sposata da 6 anni mi ha detto che tutte le coppie che conosce che si sono sposate nel suo stesso anno o poco prima/dopo sono divorziate. Il discorso è iniziato quando un signore le ha chiesto come stesse suo marito e lei ha risposto: "Bene... ed è sempre lo stesso: di questi tempi è meglio precisare".
Se non bastassero le esperienze dei miei conoscenti, ad agosto mi sono imbattuta in una notizia che riguarda il divorzio e il cattolicesimo (nuove "regole" per i divorziati) e ho scoperto che secondo i dati Istat dal 1990 al 2006 ci sono state più di un milione di separazioni (precisamente 1087251) e quasi 600mila divorzi (598332). Soltanto nel 2006 sono stati concessi 61153 divorzi, il doppio rispetto a dieci anni prima; negli ultimi anni il numero di divorzi è aumentato ulteriormente.
Spesso le cause non sono immaginabili prima del matrimonio, ma alcune volte ci si sposa senza rendersi conto di ciò che il matrimonio comporta: l'entusiasmo iniziale si affievolisce sempre (è normale) e spesso "si aprono gli occhi" troppo tardi ePessimista? No, i numeri parlano chiaro: sono realista.
- o si divorzia
- o ci si separa
- o si vive una vita infelice per garantire ai figli la presenza di entrambi i genitori e, forse, quando questi sono grandi si ricorre ai punti 1 e 2
Morale: prima di sposarsi è meglio pensarci non due volte, ma 1000 volte. Fatto ciò, meglio provvedere ad eliminare il maggior numero di motivi che potrebbero portare al divorzio: tra questi tutti quelli legati alla scarsa conoscenza dell'altro nella vita di coppia.
Ormai non escludo più niente: la gente cambia, le situazioni cambiano, tutto può succedere...