Letteratura: divertiamoci a citare!

Letteratura, Poesia, Arti pittoriche, Teatro
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Citazione dal libro [b]La Jolanda furiosa[/b]:
Diciamocelo. Quando son finite le ferie avremmo proprio bisogno di qualche giorno di vacanza

:sisi2:
Spoiler
Gli italiani si sa che son molto focosi a letto però pare che debbano fare un pochinino più di attenzione, perché un rischio che va molto di moda di questi tempi è la rottura del walter. Sì. Dicono che ogni anno circa un centinaio di maschi si spacchino il... non in senso metaforico ma proprio in quello fisico. Tre-quattro l’anno nella sola provincia di Treviso. Che lì sembrava che ce l’avessero di legno massello. Delle grolle. Invece... Ma io non credevo che si potesse rompere, come una clavicola o un femore. Pensavo fosse flessibile. No, perché non capita mai di sentirsi dire da un amico: “Scusa, stasera non posso venire a cena, sai, mi sono fratturato il pene”. Secondo me in questo momento tutti gli uomini che stan leggendo saranno lì con le mani a coppa sugli amici di maria come terzini in barriera durante una punizione
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Citazioni dal libro [b]Te lo leggo in faccia. Riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste[/b]:
  • Quando un'emozione si innesca, si impadronisce di noi in pochi millisecondi e pilota ciò che facciamo, diciamo, pensiamo
  • Le emozioni ci preparano ad affrontare momenti importanti senza dover riflettere sul da farsi
  • I meccanismi di valutazione automatica scandagliano l'ambiente a caccia di tutto ciò che somigli a quanto immagazzinato nella nostra banca dati degli allarmi emozionali, la quale è in parte scritta dalla biologia attraverso la selezione naturale e in parte dalla nostra esperienza individuale
  • Se conosciamo i nostri punti più vulnerabili possiamo deliberatamente cercare di impedire che condizionino la nostra interpretazione di un evento
  • ...nove percorsi per accedere o innescare le nostre emozioni:
    • il più comune, quello dato dall'azione dei valutatori automatici
    • quello che ha inizio con la valutazione riflessiva, alla quale subentrano i valutatori automatici
    • il ricordo di una passata esperienza emozionale
    • l'immaginazione
    • parlare di un evento emozionale passato
    • l'empatia
    • le istruzioni altrui su cosa debba farci provare una data emozione
    • la violazione di norme sociali
    • l'assunzione intenzionale dell'aspetto esteriore dell'emozione
  • Anche se ci rendiamo conto consciamente che non occorre farsi prendere dall'emozione essa può persistere
  • Quando veniamo travolti da un'emozione inappropriata interpretiamo gli eventi in modo da farli combaciare con il nostro stato d'animo e ignoriamo gli elementi che non calzano con esso
  • Lo stesso meccanismo che guida e concentra la nostra attenzione può distorcere la nostra abilità di gestire sia informazioni nuove che quelle già immagazzinate nel nostro cervello
  • I copioni trasposti distorcono la realtà del presente causando reazioni emozionali inadeguate e prolungando il periodo di refrattarietà
  • La psicoterapia ... si limiti spesso a rendere il soggetto consapevole di quali siano l'innesco e il copione rivissuto, senza essere sempre utile ad indebolire il pulsante
  • Un umore somiglia ad uno stato emozionale lieve ma continuo
  • I pulsanti che, dopo molto lavoro, si sono raffreddati tornano a scottare quando la persona è dell'umore che ad essi si confà
  • ...resistere alla tentazione di saltare alle conclusioni e sforzarci di prendere in considerazione delle ragioni alternative a quelle che sospetteremmo essere all'origine di una manifestazione emozionale
  • L'analisi necessaria per indebolire un innesco emozionale che sospettiamo stia per scatenarsi è in due parti: una si concentra su noi stessi, su quanto, dentro di noi, ci fa reagire emozionalmente in un modo di cui in seguito ci pentiremo... La seconda parte è il tentativo di ampliare la nostra comprensione dell'altro
  • Sviluppare la capacità di analizzare a posteriori l'accaduto quando ormai non si sente più la necessità di giustificare le proprie azioni
  • Le emozioni posposte, represse per qualche ragione, emergono quando ci si può concedere di provarle perché ci si sente al sicuro, anche se non sono più pertinenti alla situazione attuale
  • I disturbi emozionali possono essere sia episodici, ossia durare solo qualche settimana o mese, sia pervasivi, ossia protrarsi per anni o decenni, ma a distinguerli dai tratti della personalità non è la durata bensì il modo in cui ci ostacolano la vita: le emozioni sono infatti fuori controllo e possono interferire con la nostra capacità di convivere con gli altri, lavorare, mangiare, dormire
  • La depressione può essere una reazione eccessiva a qualche evento della vita oppure può comparire senza ragioni o cause apparenti, senza che si possa identificare un evento che l'abbia scatenata
  • L'umore malinconico, la personalità melanconica e la depressione sono legati alla tristezza/tormento e l'umore irritabile, la personalità ostile e e la violenza patologica sono legati alla rabbia; l'umore ansioso, la personalità timida o timorosa e una serie di disturbi sono legati alla paura ... Gli attacchi di panico frequenti sono un disturbo emozionale che riguarda la preoccupazione o il terrore: compaiono spesso senza ragione apparente e possono essere decisamente invalidanti. L'ansia patologica è ancora un altro diturbo emozionale che differisce dal normale umore ansioso poiché è più ricorrente, persistente e intensa e interferisce con attività quotidiane basilari come lavorare e dormire
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Ancora qualche citazione dal libro [b]Te lo leggo in faccia. Riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste[/b]: gli argomenti sono disgusto e disprezzo, emozioni positive e bugie.
  • Non solo sapori, odori e sensazioni tattili, o il pensiero di essi, ciò che vediamo o udiamo possono suscitare disgusto, ma anche le azioni, l'aspetto e persino le idee delle persone
  • Disgusto da saturazione... le espressioni di disgusto da parte delle mogli hanno generalmente luogo in reazione al ritrarsi dei mariti, allorché questi non vogliono avere a che fare con i sentimenti delle signore. Nel linguaggio colloquiale, lei ne ha abbastanza, ne ha fin sopra la testa, è satura
  • Possiamo definire gli amici più intimi come coloro a cui permettiamo di lagnarsi con noi per potere a nostra volta lagnarci con loro, entrambi comprendendo che queste lagnanze sono il privilegio dell'intimità e che, in assenza di essa, la nostra dignità e il nostro disgusto le impedirebbero
  • L'amore dà all'altro il privilegio di vederci in modi di cui ci vergogneremmo di esser visti e che lo disgusterebbero senza l'intervento dell'amore stesso
  • E' difficile dire quale funzione abbia il disprezzo, a parte segnalare il fatto che siamo superiori e che dunque non abbiamo bisogno di scendere a compromessi né di impegnarci in qualcosa: un'affermazione di potere e di status
  • Certamente esistono handicap fisici che impediscono questo o quel piacere sensoriale, ma forse esistono anche handicap psicologici che bloccano la capacità di esprimere alcune delle emozioni piacevoli
  • La ricerca dell'appagamento non è mai stata prioritaria, per me, ma ho amici per i quali trovare la calma e l'equanimità è un obiettivo di massimo rilievo
  • Chi nei test della personalità totalizza punteggi più alti riguardo all'estroversione o alla stabilità emozionale risulta più felice... gli estroversi sarebbero meno sensibili al rifiuto e alla punizione, o più inclini a paragonare positivamente se stessi agli altri, e meglio integrati degli introversi nella nostra cultura
  • In generale, chi sorride spesso coinvolgendo l'orbicularis oculi sostiene di provare maggiore felicità, ha una pressione sanguigna più bassa ed è definito una persona felice da coniugi ed amici
  • chiamammo microespressioni questi rapidissimi movimenti facciali (da 1/25 a 1/5 di secondo) e notammo che costituivano delle "fughe di notizie" non verbali riguardo al vero stato d'animo della persona
  • Oltre a rendere individuabili le espressioni artefatte, mentire sulle emozioni può produrre delle microespressioni rivelatrici dell'emozione celata
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Citazioni da Le luci nelle case degli altri della scrittrice e conduttrice radiofonica Chiara Gamberale (lo sta leggendo una collega e mi ha fatto leggere solo quello che riporto di seguito nelle pagine 229-230):

Com'è che un amore finisce? "Finisce quando non c'è n'è più, quando c'è n'è troppo, quando in realtà non c'è mai stato. Un amore finisce perché qualcosa si consuma: allora non bisogna usarlo, forse, l'amore. Ma finisce pure quando non si consuma niente e, anzi: tutto rimane come il primo giorno. Così perfetto che pare finto. E allora forse almeno un po' bisognerebbe usarlo, l'amore. E se poi finisce perché mentre lo usi ti cade per terra e si rompe? Anche quello può capitare. Così come che lo lanci in aria, per giocare, e quello però non ti torna più indietro: può capitare. O magari finisce perché te lo scordi da qualche part,e perché lo vuoi tenere sempre chiuso in tasca per non perderlo, ma così marcisce: va a male. Finisce perché andavi di fretta, finisce perché rimani indietro, finisce perché vuole finire, perché deve finire. Finisce perché non c'è cosa più impossibile da tenere a mente, quando un amore comincia, che potrebbe finire. E trasformarsi, passato il dolore, in qualcosa a cui accennare mentre parli d'altro, l'ennesimo aneddoto da raccontare a una cena, scuotendo la testa divertito da te e dal male assurdo che faceva, quello che oggi ti fa sorridere, mentre speri che la persona che hai appena conosciuto e ti è seduta di fronte ti trovi spiritoso, affascinante, originale: e vorresti ti venisse in soccorso il coraggio o semplicemente il modo di chiederle il numero di cellulare per spedirle nella notte un messaggio che in testa stai già formulando.
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Dopo aver citato la frase dal film in italiano (viewtopic.php?f=16&t=514&p=56524#p56524), eccola dal libro in spagnolo ([b]Amanecer - La Saga Crepusculo[/b]):

La niñez no es del nacimiento a cierta edad y hasta cierta edad.
El niño crece, y se guarda las cosas infantiles.
La niñez es el reino donde nadie muere.