Prima di continuare il racconto fotografico, ecco il racconto religioso/folkloristico legato all'ultima fotografia. Quelli che vedete sono alcuni degli innumerevoli altari dedicati alla
Difunta Correa ("Defunta Correa"), una donna il cui marito malato fu abbandonato dai
Montoneras ("partigiani") durante una guerra civile; la donna prese il suo bambino con sé e cercò di raggiungere il marito attraverso il deserto della provincia di San Juan, dove morì. Il suo corpo fu ritrovato giorni dopo: il bambino era ancora in vita dato che si era nutrito del latte della donna, ancora presente nonostante lei fosse morta.
Il popolo argentino la tratta come una Santa, anche se la sua santità non è stata sancita dalla Chiesa: come segno di devozione in Argentina ci sono tantissimi altari (davvero tanti!!!) e i camionisti si fermano e lasciano bottiglie piene d'acqua per soddisfare la sete eterna della donna, essendo lei morta di sete.
Continuo a mostrarvi le fotografie: sono solo parte di quelle che ho scattato durante la seconda tappa. Dopo il dettaglio di un altare per la Difunta Correa, eccoci nella
Reserva La Payunia dove vedete il
Circuito los Volcanes; non ricordo i nomi dei principali vulcani degli
800 lì presenti: la guida era molto competente, ma ricordare tutti i nomi delle cose viste in 12 ore di gita è davvero troppo (anche perché, dopo le 31 ore di viaggio, avevo dormito poco sia la notte dell'arrivo che quella seguente alla fine di una lunga ed impegnativa giornata; non ero proprio riposata...).
Notate le ceneri e le bombe vulcaniche: nel prossimo post vi mostrerò alcune bombe vulcaniche particolari da vicino.
