Problemi di fiducia…

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S_RCS ha scritto:mi scuso ma non avevo proprio letto bene l'articolo...
Meglio così: almeno ci hai fatto sapere che cosa ne pensi considerando due aspetti, quello religioso e quello dell'ignoranza. :occhiolino:
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Altra notizia, questa pubblicata il 13 agosto 2008 da La Stampa, che mi ha lasciato molto perplessa. Altro che problemi di fiducia... :perplesso3:
Credevo che un rapporto (di qualunque tipo, quindi anche quello di coppia) si basasse su fiducia, sincerità, rispetto, condivisione di valori e interessi,… Invece no: uno studio inglese dimostra che le coppie umane sono esattamente come quelle di tutte le specie animali, cioè ci accoppiamo per una mera questione di odore. :azz2: Quindi se la percezione olfattiva delle donne viene alterata chimicamente è molto probabile che la coppia si divida: non importano i sentimenti, è l’attrazione (animale) che stabilisce il destino delle coppie. :shock6:
La pillola anticoncezionale può mettere in crisi la coppia: il farmaco, infatti, influenza la donna nella scelta «genetica» del partner, e sospenderne l’assunzione può significare non provare più attrazione per il proprio compagno. Lo rivela uno studio inglese pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society Biological Sciences. Uomini e donne, spiegano i ricercatori britannici, scelgono il partner secondo l’odore emanato dal corpo, che è indirettamente determinato da alcuni geni presenti nel Dna, e di solito sono attratti da chi ha geni diversi dai propri. La pillola, però, può alterare questo sistema di selezione.
I ricercatori hanno quindi studiato il suo effetto chiedendo a cento donne, prima e dopo l’assunzione del contraccettivo, di annusare i campioni dell’odore corporeo di 97 uomini e di sceglierne sei. «I risultati - spiegano i ricercatori - dimostrano che le donne che prendono l’anticoncezionale preferiscono uomini con odori “geneticamente” simili al proprio.
Questo può portare non solo a problemi di fertilità, ma anche a una rottura della coppia quando la donna smette di assumere la pillola, visto che - concludono - la percezione dell’odore gioca un ruolo importante nell’essere attratti dal partner».
Anche Alessandra Graziottin, direttrice del centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano, sottolinea l’importanza dello studio inglese, i cui risultati, se confermati, «potrebbero spiegare il calo del desiderio lamentato dal 20 per cento circa delle donne che assumono la pillola».
Non c’è dubbio che l’odore giochi un ruolo importante nell’essere attratti dal partner, ma mi sembra assurdo sostenere che la selezione avvenga in base a questo criterio! Questo aspetto viene dopo: quando due persone si incontrano e si conoscono non si mettono ad annusarsi a vicenda, anche perché tra bagnoschiuma, deodoranti e profumi vari il nostro odore viene alterato quotidianamente. :boh:
Ora si spiega l'aumento dei divorzi e la minore durata (in mesi o anni) dei rapporti: quando l’attrazione fisica diminuisce non contano più né idee e interessi comuni, né il rispetto e la fiducia,… :muro: Un’annusata in giro e si ricomincia tutto con un nuovo partner con un odore di nostro gradimento. :occhi4:
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Mi capita sempre più spesso di leggere notizie che riguardano la mancanza di fiducia tra le persone: chissà perché il 99 % riguarda la mancanza di fiducia nella coppia... :occhi4: Eccone un'altra.
Galeotto fu il messaggio e chi lo scrisse. Chissà quante volte abbiamo lottato contro la tentazione di afferrare il cellulare della nostra dolce metà e dare un'occhiata all'elenco dei massaggi inviati e ricevuti e alla lista delle chiamate, nella speranza di carpire chissà quale inconfessabile segreto. In inglese la perversione di ficcanasare nel telefonino altrui si chiama "text message snooping" e secondo un'inchiesta australiana rappresenta una delle principali cause di litigio e/o separazione tra coppie.
Secondo l'indagine della compagnia telefonica Virgin Mobile Australia, circa una persona su tre ha il vizio di controllare il cellulare altrui e il 73% delle occhiate furtive al display del partner si risolvono in una sorpresa infelice con conseguente litigio. Nel 10% dei casi si arriva addirittura alla separazione. Spesso si tratta di scoperte fondate, ma trattandosi di sms da 160 caratteri il rischio di equivoco è altissimo. "E' stato bellissimo ieri sera" oppure "Non ne posso più, detesto anche il modo in cui parla", possono sembrare frasi d'amore lanciate all'amante via etere o sfoghi di insofferenza verso il compagno, ma chi ci dice che non si riferiscano a una partita di calcio vista in tv con gli amici o all'odiosissimo tono di voce del capo ufficio?
L'inchiesta australiana punta il dito contro questi effetti collaterali, figli dell'era degli short message e della comunicazione virtuale. "Viviamo in un'epoca in cui il telefonino è diventato un prolungamento del corpo - spiega la coordinatrice dell'indagine, Amber Morris - quasi ce lo portiamo dietro sotto la doccia. Eppure, intervistando i nostri clienti, abbiamo scoperto che basta lasciarlo per cinque minuti sul comodino per andare incontro a catastrofi sentimentali incredibili". Ormai al cellulare si confida tutto ed è proprio nei momenti di maggior insofferenza o euforia che si ha voglia di inviare un messaggio, sintetizzando in poche lettere il senso di emozioni complesse.
L'inchiesta ha preso in esame 500 telefonini appartenenti a persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni, constatando che ben il 60% degli esaminati corre a sbirciare il cellulare del partner appena questo rimane incustodito, mentre il 40% si limita a farsi gli affari dell'altro alla luce del sole, mentre sono nella stessa stanza. "Fammi vedere il cellulare... non avrai mica qualcosa da nascondere...": frasi come queste sono all'ordine del giorno, a metà strada fra il ricatto e il masochismo, dato che lo scopo ultimo è quello di mettere a nudo verità dolorose. Circa il 45% delle persone oggetto dell'indagine ha dichiarato infatti di aver scoperto messaggi "flirtanti" o contenenti allusioni sessuali, sia nel testo che nelle immagini.
Uno studio della London School of Economics rivela che un quarto di tutti i messaggi telefonici sono di natura sessuale e che una persona su cinque flirta al telefonino con qualcuno che non è il suo partner. Ma Samantha Brett, responsabile dell'ufficio relazioni esterne della Virgin Mobile, avverte che contestualizzare una foto o un sms è molto difficile: "Al di là dei sospetti, bisognerebbe sapere ogni volta a chi è rivolto esattamente il messaggio, quando è stato scritto e che tipo di rapporto c'è tra chi l'ha scritto e il destinatario. Può trattarsi di un amico con il quale il nostro partner ama scherzare o di un collega col quale vuol fare bella figura. Le variabili sono infinite: è per questo che sbirciare nel telefonino non ha senso".
Senza considerare poi il fattore più preoccupante: quanto influisce sulla nostra stabilità emotiva, sapere che il nostro lui o la nostra lei ci spiano, non si fidano di noi, e sono disposti a mettere tutto in discussione per colpa di un messaggino? Molto. Secondo la Brett, "certi comportamenti sono fonte di stress e insofferenza reciproca, ledono il rapporto molto più di quanto possiamo immaginare e rendono i partner eternamente sospettosi e nevrotici l'un l'altro".
L'esperta di comunicazione mette dunque in guardia: "smettetela di controllare la memoria del cellulare del vostro compagno. Se sospettate che vi tradisca, parlatene". E, in caso di tradimento, scoprirlo con una confessione sarà sempre meno squallido e traumatico.
[Fonte: LaRepubblica - 30 agosto 2008]

:applauso3: Non dovrebbe servire l'esperta per capire che parlare è la migliore soluzione per evitare le incomprensioni e affrontare la realtà dei fatti.
Eppure non posso che confermare che ci sono tante (troppe) persone convinte che sia possibile venire a conoscenza dal cellulare di più cose rispetto a quelle che si scoprirebbero parlando. :azz2: Non c'è cosa peggiore che la mancanza di fiducia e di dialogo... :nono2:
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Non vi fidate del vostro fidanzato? Fate bene: l'infedeltà degli uomini è "genetica". :azz2:
Sembra la scusa perfetta per il marito colto in flagrante: "Scusa, tesoro, ma sono nato così, non è mica colpa mia". Scienziati svedesi hanno infatti scoperto il gene dell'infedeltà: una specie di motorino che alcuni maschi hanno nel proprio Dna e altri no. Non è uno scherzo, e gli studiosi sono i primi ad ammettere che le relazioni extra-coniugali derivano da innumerevoli circostanze: quello genetico può essere soltanto un aspetto della molla che scatena il tradimento. Ma è comunque la prima volta che una ricerca individua un legame simile tra come sono fatti gli uomini e come interagiscono con le donne. Non solo: la scoperta include pure la possibilità di "curare" il gene malandrino, modificandolo in modo da bloccare il suo effetto, teoricamente al fine di salvare, o meglio proteggere, le unioni matrimoniali. La "medicina" che trasforma un seduttore impenitente nel compagno più fedele e monogamo, per adesso provata soltanto su topolini di laboratorio, ha dato risultati immediati: chissà se un giorno verrà somministrata anche ai playboy umani, e in che modo verranno eventualmente convinti a fare la cura. (continua)
Per le donne niente scuse? :perplesso7: No, perché noi siamo :santo: . :sisi2: