Discomgoogolation, ovvero sindrome da astinenza da Internet

Nuove tecnologie, segnalazioni di siti, curiosità e news dai principali provider

Soffrite di discomgoogolation?

Decisamente sì
0
Nessun voto
Decisamente no
4
50%
Forse sì
1
13%
Forse no
3
38%
 
Voti totali: 8
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Fenice
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Non potete vivere senza internet? Sognate di navigare per ore? Se state lontano dal computer, vi sentite stressati e ansiosi? Se la risposta è sì, allora siete anche voi caduti nella rete, vittime discomgoogolation, ovvero il “discombugogglamento”.
Così è chiamata in Gran Bretagna la sindrome dovuta all’astinenza da internet. La sua etimologia deriva dai termini discombobulate, che significa confusione e frustrazione, e da Google, il motore di ricerca su internet.
Secondo una ricerca commissionata dal servizio informativo 118 e condotta su 2.100 intervistati, quasi la metà dei cittadini britannici, il 44% soffre questa particolare malattia, e oltre un quarto di questi, il 27%, ammette che il proprio livello di stress aumenta quando non vi è la possibilità di accedere a internet.
La ricerca ha evidenziato inoltre che ben il 76% dei cittadini britannici non potrebbe vivere senza internet e più del 50% rimane collegato in un tempo compreso tra una e quattro ore al giorno. Alienazione da computer? Per molti la rete diventa una dipendenza capace di sostiture qualsiasi rapporto umano: il 19% degli internet-dipendenti trascorre più tempo sul web che con i propri familiari, il 47% considera internet più importante della religione e un britannico su cinque presta più attenzione alla navigazione online che al proprio partner. ( :shock6: )
[Fonte: Panorama - 02 settembre 2008]

Il mio voto va a forse sì: non ne ho idea, infatti posso sempre accedere alla Rete da cellulare. :sorriso2: Però quando sto in Roaming con Tim mi innervosisco parecchio: non so se è colpa della discomgoogolation oppure del fatto che ho attiva la naviga3 e non posso usarla. :penso: Forse entrambe le cose... :felice2:
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Rob
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Fenice ha scritto:discomgoogolation, ovvero il “discombugogglamento”. (...) La sua etimologia deriva dai termini discombobulate, che significa confusione e frustrazione
Confusione e frustrazione vengono a cercare di leggerlo :ko2:

Internet che non funziona? Finalmente un po' di riposo :felice2:

Pure io ne sentirei la mancanza, non so se solamente per una serie di comodità che vengono meno e a cui più o meno tutti siamo ormai abituati o per la sindrome di questo disco di google :stordito2:

Metto forse no col beneficio del dubbio :lingua6:
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Timida26
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Fenice ha scritto:Non potete vivere senza internet? Sognate di navigare per ore? Se state lontano dal computer, vi sentite stressati e ansiosi? Se la risposta è sì, allora siete anche voi caduti nella rete, vittime discomgoogolation, ovvero il discombugogglamento :felice2:
Decisamente non sono una internet dipendente, ma in casa vivo con una ragazza che quasi certamente lo è...passa ore ed ore davanti al computer a navigare...La mattina la trovi appena sveglia al pc, la sera quando rientro la trovo davanti al pc, la notte non dorme e sta al pc...io molte volte la rimprovero, ma niente da fare lei non vive senza pc. Quando le si è rotto il portatile (dopo solo 4 mesi di vita, lo avava completamente fuso) me la ritrovavo in camerea davanti al mio pc...che tristezza :nono2:
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Fenice
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Magari la ragazza in questione sta lontano da parenti e Amici e l'unico modo per stare in contatto con loro è il pc… Forse se stesse con loro starebbe senza Internet senza problemi. :penso:

Oggi sono stata molte ore in giro per Roma, senza potermi collegare alla Rete (avevo anche il cellulare scarico :occhi: ): devo ammettere che non ho sentito minimamente il desiderio di collegarmi. Però questo è arrivato appena sono tornata a casa: il tempo di mangiare qualche dolce :fischio: e ho subito postato. :risata4:
Se non posso accedere alla Rete per una mia scelta, tutto ok; ma se non è per mia volontà che non posso navigare... :impreca:
Forse per me niente discomgoogolation.

Mentre c'è chi non sa stare senza collegarsi, c'è chi Internet lo usa poco o per niente. Perciò...
Se oltre la metà degli italiani ancora non va in Internet allora Internet va dagli italiani. Questo il punto di partenza di Codice Internet, il primo progetto con una dimensione culturale per divulgare la Rete al grande pubblico, che prenderà il via l'8 settembre a Milano all'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele.
Codice Internet attraverserà tutto il territorio nazionale per promuovere l'utilizzo del Web, diffondere la cultura digitale tra le persone, sensibilizzare istituzioni, aziende e media per contribuire a colmare il “digital divide” del nostro Paese.
Sono previsti eventi, spettacoli, momenti di discussione e confronto, coinvolgenti e divulgativi, che si svolgeranno principalmente nelle piazze e nei teatri delle città italiane fino agli ultimi mesi del 2009, quando sarà organizzata a Milano la "Internet Week", un vero e proprio Festival di Internet, il primo di questo tipo in Italia. (continua)
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Sul Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Palazzo della Civiltà del Lavoro (o Colosseo Quadrato per i romani :lingua6: ) campeggia la frase
"UN POPOLO DI POETI DI ARTISTI DI EROI
DI SANTI DI PENSATORI DI SCIENZIATI
DI NAVIGATORI DI TRASMIGRATORI"
Immagine
Invece su La Stampa di oggi si legge: "Italiani popolo di internauti, bloggers e frequentatori di social network". Almeno "navigatori" lo siamo ancora... :occhi4:

Italiani popolo di internauti, bloggers e frequentatori di social network: nel 2008 ci sono stati 8 milioni di utenti attivi su internet, che pubblicano e commentano su blog e social network, hanno pagine web personali, scrivono su forum, usano feed rss e aggiungono tag alle pagine web o alle foto. Sono i dati che emergono da una ricerca de laFeltrinelli.it, che ha confrontato i dati ufficiali di Nielsen, Forrester e Simmaco con quelli del proprio database.
E così emerge che su 24,3 milioni di navigatori in internet (41% della popolazione), 3,4 milioni possiede un blog come Splinder o Blogger, mentre gli iscritti ai social network sarebbero 4,7 milioni: circa un terzo delle persone che si connette a internet utilizza quindi i social network. Ma, nonostante il sorpasso a livello mondiale di Facebook su MySpace con 132 milioni di visite uniche contro 117 (registrate a giugno), gli italiani continuano ancora a preferire il noto sito musicale e i blog. La top four dei social network in Italia mette infatti MySpace in cima alle preferenze con il 59,5% degli iscritti (2,7 milioni di utenti), Facebook segue invece al 19,5% (900 mila), LinkedIn, la community professionale, al 7,7% (300 mila). Infine, seguono gli altri network come Flickr, Anobii e Badoo, che insieme totalizzano il 13,3% (625 mila persone).
I blog invece, concepiti come siti internet e non come «social», sono stati attivati da 3,4 milioni di italiani, quasi il 14% del totale dei navigatori in rete. Data la grande affluenza di pubblico su social network e blog, laFeltrinelli.it ha creato un nuovo strumento per lo scambio di informazioni, Lo Scaffale, una libreria virtuale ideale, per meglio rappresentare e raccogliere i libri, cd e dvd che più hanno appassionato ogni singolo blogger. Lo Scaffale si «esporta» in qualsiasi blog o sito in maniera semplice ed è sempre aggiornato dagli utenti. La novità è che non occorre compiere un acquisto, tramite lo Scaffale si può accedere a titoli di cui di può scrivere la recensione, assegnare loro la qualifica di «imperdibile» o dei tag di ricerca (parole chiave) e confrontarsi con le altre recensioni.

Chissà quanti dei 24,3 milioni di navigatori in internet (41% della popolazione) soffrono di discomgoogolation... :risata4: