Come anticipato, sono stata in vacanza in Spagna e ho visitato Barcellona, Saragoza, Madrid, Avila, Segovia, Toledo e Valencia. Sono stata a Barcellona due giorni prima e due giorni dopo l'attentato alla Rambla del 17 agosto: all'ora dell'attentato stavo visitando il centro di Madrid. Aggiungerò maggiori dettagli durante il racconto fotografico che finirà a Barcellona.
Per i dettagli su cibo e bevande consumati in Spagna, leggere qui.
Giorno 1: partenza da Roma e arrivo a Barcellona all'Hotel Fira Congress. Dalla finestra vedevo la montagna di Montjuïc. Dopo la cena tipica nel ristorante Marina Bay al Porto Olimpico e una lunga passeggiata sul lungomare, siamo stati a prendere da bere (mojito e vino tinto de verano) in un locale che si chiama Palmito. Dopo la mezzanotte abbiamo atteso 40 minuti lungo Carrer de la Marina affinché la luuuuunga fila di taxi scorresse e arrivasse il nostro turno di prendere un taxi con almeno 5 posti: il 99.9% dei taxi sono da 4 posti e i tassisti non fanno eccezioni. Quattro ore di sonno poi alla volta di Saragozza...
Vacanze in Spagna
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 31357
- Iscritto il: 06/01/2008, 14:53
- 16
- Località: Prope Caput Mundi
- Umore:
- Grazie inviati: 1
- Sesso:
Giorno 2: durante il viaggio da Barcellona a Madrid, poco prima di arrivare a Saragozza siamo passati sotto a un arco nel punto in cui meridiano di Greenwich incrocia l'autostrada. Ho scattato una fotografia di fretta all'arco e anche ai cartelloni pubblicitari a forma di toro ricordo della vecchia propaganda di un noto Brandy spagnolo (Veterano).
Arrivati a Saragozza abbiamo visitato la bella Basilica di Nostra Signora del Pilar, molto particolare all'esterno per la presenza di coloratissime (e costosissime) tegole. La Cattedrale del Salvatore era in parte circondata da ponteggi, ma dalle foto è comunque evidente che ci sono varie contaminazioni, tra cui quella islamica. Il Monumento a Goya in Plaza del Pilar rende omaggio al più grande pittore nato in terra aragonese; a Saragozza c'è anche un museo dedicato all'artista, ma era chiuso all'ora di pranzo (o perché era Ferragosto ).
Dopo pranzo abbiamo proseguito il viaggio verso Madrid: il paesaggio è cambiato molto e ovunque c'erano pale eoliche. La sera abbiamo cenato in hotel, poi siamo andati a vedere la Plaza de toros (un'arena) in cui era appena finita la corrida; quindi siamo stati in un locale lì vicino dove gli appessionati di corrida si vedono per discutere (come da noi il bar dello sport per gli appassionati di calcio). Qualcuno ha bevuto una birra, altri (ad esempio io) hanno scattato alcune fotografie agli interni. La nottata è proseguita in Plaza de Santa Ana tra mojitos, cervesas e artisti di strada: andata e ritorno in metropolitana, che dopo 3 giorni a Madrid era come casa per me e ho fatto da guida anche alla guida del gruppo (che era di Barcellona e non aveva mai preso la metro a Madrid: per lui solo taxi...).
Arrivati a Saragozza abbiamo visitato la bella Basilica di Nostra Signora del Pilar, molto particolare all'esterno per la presenza di coloratissime (e costosissime) tegole. La Cattedrale del Salvatore era in parte circondata da ponteggi, ma dalle foto è comunque evidente che ci sono varie contaminazioni, tra cui quella islamica. Il Monumento a Goya in Plaza del Pilar rende omaggio al più grande pittore nato in terra aragonese; a Saragozza c'è anche un museo dedicato all'artista, ma era chiuso all'ora di pranzo (o perché era Ferragosto ).
Dopo pranzo abbiamo proseguito il viaggio verso Madrid: il paesaggio è cambiato molto e ovunque c'erano pale eoliche. La sera abbiamo cenato in hotel, poi siamo andati a vedere la Plaza de toros (un'arena) in cui era appena finita la corrida; quindi siamo stati in un locale lì vicino dove gli appessionati di corrida si vedono per discutere (come da noi il bar dello sport per gli appassionati di calcio). Qualcuno ha bevuto una birra, altri (ad esempio io) hanno scattato alcune fotografie agli interni. La nottata è proseguita in Plaza de Santa Ana tra mojitos, cervesas e artisti di strada: andata e ritorno in metropolitana, che dopo 3 giorni a Madrid era come casa per me e ho fatto da guida anche alla guida del gruppo (che era di Barcellona e non aveva mai preso la metro a Madrid: per lui solo taxi...).
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 31357
- Iscritto il: 06/01/2008, 14:53
- 16
- Località: Prope Caput Mundi
- Umore:
- Grazie inviati: 1
- Sesso:
L'hotel in cui ho dormito le tre notti che sono stata a Madrid e dintorni si chiama Zenit Abeba e si trova in uno dei quartieri più ricchi di Madrid, quello di Salamanca. Ottima scelta logistica, anche se la stanza non aveva una bella vista come quella a Barcellona (vedevo il cortile interno): non c'era caos in zona perché nella settimana di ferragosto i residenti stavano quasi tutti fuori città; inoltre la metropolitana è vicina e con 5 fermate si arriva nel cuore della capitale spagnola. La sera prima eravamo andati da Manuel Becerra a Sevilla e viceversa (verso l'1:30 della notte); la mattina seguente il pullman ci ha fermato esattamente alla fermata della metro Sevilla per consentirci di girare il centro con la guida di Madrid.
Giorno 3: dalla fermata della metro Sevilla abbiamo raggiunto a piedi Plaza de la Puerta del Sol, la piazza in cui si trova il km 0, ovvero il punto di inizio di tutte le strade della Spagna. Nella pizza ci sono anche la statua equestre di Carlo III e quella dell'orso e del corbezzolo.
Da Plaza de la Puerta del Sol abbiamo raggiunto Plaza Mayor attraverso una via in cui c'è un'antica orologeria con un orologiaio-pupazzo che si muove ogni tanto; poco più avanti abbiamo visto il primo locale che vende uno dei cibi da strada più venduti a Madrid (anzi, credo proprio il più venduto): il panino con i calamari fritti (bocadillo de calamares). Plaza Mayor mi ricorda un po' Piazza San Carlo a Torino: non solo per la presenza della statua di Filippo III di Spagna al centro della piazza, come a Torino c'è quella di Emanuele Filiberto di Savoia.
Prima di raggiugnere la Cattedrale dell'Almudena e il Palazzo Reale abbiamo fatto un giro nel Mercado de San Miguel, dove poi avremmo mangiato a pranzo... panino con i calamari fritti a parte (poi vi racconto). Nella Catedral de Santa María la Real de la Almudena ho potuto scattare varie fotografie, cosa invece proibita nel Palazzo Reale: avrei potuto scattare varie fotografie senza farmi vedere da chi controllava, ma ho rispettato il divieto. Ho pensato: "Dovessero progettare un attentato grazie alle mie foto postate su RobboR..." e poche ore dopo l'attentato c'è stato, ma a Barcellona.
A pranzo abbiamo mangiato molto (dettagli): birra, paella e panino con prosciutto iberico al mercato di San Miguel, ma il panino con i calamari fritti costava troppo (9 euro!) così abbiamo deciso di comprarlo in un negozio fuori dal locale. Siamo tornati in Plaza Mayor e poi nella Calle de la Sal, dove stava l'Antigua Relojeria e anche il negozio che avevamo visto la mattina. Con meno di 9 euro abbiamo comprato 3 panini (2.85 euro) ed erano più grandi di quelli del mercato e, soprattutto, i calamari erano fritti sul momento.
Dopo pranzo abbiamo fatto un giro panoramico della città sul pullman: posto solo le fotografie della Fuente de Cibeles transennata a causa della partita della sera Real Madrid vs Barcellona (ha vinto il Real, per la cronaca), dello stadio Santiago Bernabéu pronto a ricevere i tifosi e dell'Hotel dove alloggiano sempre i giocatori del Barcellona (non vi indico quale ).
Prima di tornare in hotel, visita alla Plaza de Toros di giorno. Poi doccia rapida e appuntamento dopo un'ora per andare al Museo del Prado (ingresso gratuito dalle 19:00), quindi a cena nel centro di Madrid. Siamo tornati in hotel sempre dopo le 2:00 della notte, pronti a ripartire alle 9:00 del mattino per visitare Segovia e Ávila. Al museo niente fotografie all'interno: scattavano tutti, ma io nelle due ore che abbiamo avuto a disposizione ho preferito guardare le opere e leggere le descrizioni delle più importanti. Tra Raffaello, Caravaggio, Goya, Velasquez,... Serviva più tempo! Le opere più conosciute davanti alle quali ho passato più tempo sono: Davide e Golia di Caravaggio, L'Andata al Calvario di Raffaello, Maja vestida, Maja desnuda e Le Fucilazioni del 3 maggio di Goya, Las Meninas di Velazquez e Il Trionfo della Morte di Bruegel. Metre attendevamo il pullman abbiamo visitato anche la Chiesa di San Jerónimo el Real.
Giorno 3: dalla fermata della metro Sevilla abbiamo raggiunto a piedi Plaza de la Puerta del Sol, la piazza in cui si trova il km 0, ovvero il punto di inizio di tutte le strade della Spagna. Nella pizza ci sono anche la statua equestre di Carlo III e quella dell'orso e del corbezzolo.
Da Plaza de la Puerta del Sol abbiamo raggiunto Plaza Mayor attraverso una via in cui c'è un'antica orologeria con un orologiaio-pupazzo che si muove ogni tanto; poco più avanti abbiamo visto il primo locale che vende uno dei cibi da strada più venduti a Madrid (anzi, credo proprio il più venduto): il panino con i calamari fritti (bocadillo de calamares). Plaza Mayor mi ricorda un po' Piazza San Carlo a Torino: non solo per la presenza della statua di Filippo III di Spagna al centro della piazza, come a Torino c'è quella di Emanuele Filiberto di Savoia.
Prima di raggiugnere la Cattedrale dell'Almudena e il Palazzo Reale abbiamo fatto un giro nel Mercado de San Miguel, dove poi avremmo mangiato a pranzo... panino con i calamari fritti a parte (poi vi racconto). Nella Catedral de Santa María la Real de la Almudena ho potuto scattare varie fotografie, cosa invece proibita nel Palazzo Reale: avrei potuto scattare varie fotografie senza farmi vedere da chi controllava, ma ho rispettato il divieto. Ho pensato: "Dovessero progettare un attentato grazie alle mie foto postate su RobboR..." e poche ore dopo l'attentato c'è stato, ma a Barcellona.
A pranzo abbiamo mangiato molto (dettagli): birra, paella e panino con prosciutto iberico al mercato di San Miguel, ma il panino con i calamari fritti costava troppo (9 euro!) così abbiamo deciso di comprarlo in un negozio fuori dal locale. Siamo tornati in Plaza Mayor e poi nella Calle de la Sal, dove stava l'Antigua Relojeria e anche il negozio che avevamo visto la mattina. Con meno di 9 euro abbiamo comprato 3 panini (2.85 euro) ed erano più grandi di quelli del mercato e, soprattutto, i calamari erano fritti sul momento.
Dopo pranzo abbiamo fatto un giro panoramico della città sul pullman: posto solo le fotografie della Fuente de Cibeles transennata a causa della partita della sera Real Madrid vs Barcellona (ha vinto il Real, per la cronaca), dello stadio Santiago Bernabéu pronto a ricevere i tifosi e dell'Hotel dove alloggiano sempre i giocatori del Barcellona (non vi indico quale ).
Prima di tornare in hotel, visita alla Plaza de Toros di giorno. Poi doccia rapida e appuntamento dopo un'ora per andare al Museo del Prado (ingresso gratuito dalle 19:00), quindi a cena nel centro di Madrid. Siamo tornati in hotel sempre dopo le 2:00 della notte, pronti a ripartire alle 9:00 del mattino per visitare Segovia e Ávila. Al museo niente fotografie all'interno: scattavano tutti, ma io nelle due ore che abbiamo avuto a disposizione ho preferito guardare le opere e leggere le descrizioni delle più importanti. Tra Raffaello, Caravaggio, Goya, Velasquez,... Serviva più tempo! Le opere più conosciute davanti alle quali ho passato più tempo sono: Davide e Golia di Caravaggio, L'Andata al Calvario di Raffaello, Maja vestida, Maja desnuda e Le Fucilazioni del 3 maggio di Goya, Las Meninas di Velazquez e Il Trionfo della Morte di Bruegel. Metre attendevamo il pullman abbiamo visitato anche la Chiesa di San Jerónimo el Real.