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C'è gente che fuma per una vita e non si ammala di tumore e gente che non fuma a cui vengono i tumori ai polmoni o alla lingua o in altre zone del corpo, quindi il fisico reagisce in modo diverso secondo la persona. Come ci sono persone che fumano nonostante sappiano benissimo che il fumo può uccidere, così gli amanti della carne continueranno a mangiarla. Io non amo la carne e mi impongo di mangiarla una volta alla settimana come hamburger o salsicce o bresaola, ma ogni tanto salto. La sera dal lunedì al venerdì mangio formaggio (2 volte alla settimana), pesce (2 volte alla settimana), uova (1 volta alla settimana) o carne/salumi (1 volta alla settimana). A pranzo pasta con condimenti vari, tra cui ragù, ma raramente.
Non ho ancora avuto modo di leggere lo studio Carcinogenicity of consumption of red and processed meat (http://www.thelancet.com/journals/lanon ... 1/fulltext), ma spero di poterlo ottenere a breve. Comunque eviterò le carni lavorate (gruppo 1 - "sicuramente cancerogene per l'uomo"), ma continuerò a mangiare poca carne rossa che è stata assegnata al gruppo 2A "probabili cancerogeni".
Si parla di probabilità e di medie statistiche ovviamente, non è detto che chiunque mangi molta carne automaticamente si ammali e chi ne mangia poca no. Come per il fumo... Però leggere che il consumo quotidiano di 50 grammi di carni rosse lavorate o 100 grammi di carni rosse non lavorate possono far aumentare il rischio che compaia un cancro al colon-retto rispettivamente del 18% e del 17% fa una certa impressione. Si tratta di quantità non troppo inusuali...
A me la carne piace, soprattutto quella rossa. Da un paio di anni a questa parte ho limitato abbastanza il consumo di quelle lavorate, diminuendo i wurstel e gli insaccati. Mangio abbastanza hamburger però.
La dieta mediterranea è da sempre considerata una delle migliori: direi che seguire questa dieta rispettando la piramide alimentare è un ottimo modo per mangiare in modo variato e non abusare di cibi che potrebbero far aumentare il rischio di avere tumori.
Riporto le parole del Prof. Riccardo Masetti, Direttore del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma e Presidente della Susan G. Komen Italia:
“I dati presentati confermano che un consumo eccessivo di carni rosse e soprattutto di carni lavorate può far aumentare la possibilità di sviluppare un tumore all’intestino. E’ uno studio che già conoscevamo e quindi non bisogna creare troppi allarmismi a seguito di questa comunicazione. Certamente è bene che da questa notizia ognuno tragga delle indicazioni per cercare di adottare uno stile alimentare più sano e quindi ridurre sicuramente il consumo di carni rosse e lavorate ed aumentare il consumo di verdura e di frutta, ma senza scivolare in estremismi che non credo servano a nessuno. Penso che mantenere un regime alimentare equilibrato evitando eccessi, così come dovrebbe avvenire per il consumo di alcool (cosa che non preclude la possibilità di bere un bicchiere di vino ai pasti) risponda a regole di buon senso che le persone dovrebbero imparare a seguire con più attenzione, ma senza creare eccessivi allarmismi.”
http://www.lastampa.it/2015/10/26/scien ... agina.html
