Euro 2008
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Abbiamo sofferto troppo la pressione spagnola, il gioco lo avevano in mano quasi sempre loro, sicuramente le assenze dei nostri giocatori squalificati si sono fatte sentire. Non recrimino sui rigori, è una lotteria e non si può essere sempre fortunati. Bisognava essere più forti prima..
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Domenica, 22 giugno 2008
Rigori amari, Italia eliminata
Spagna - Italia 0-0 (4-2 dcr)
Non bastano 120 minuti per sbloccare il risultato tra gli Azzurri e la Spagna: la lotteria dagli 11 metri premia le Furie Rosse, che giovedì affronteranno la Russia. (Dettagli)
Rigori amari, Italia eliminata
Spagna - Italia 0-0 (4-2 dcr)
Non bastano 120 minuti per sbloccare il risultato tra gli Azzurri e la Spagna: la lotteria dagli 11 metri premia le Furie Rosse, che giovedì affronteranno la Russia. (Dettagli)
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Questo è ciò che penso:
diciamo che in teoria gli attaccanti non ci mancavano (Toni 39gol, Del Piero 21 gol, Borriello 19 gol, Di Natale 16gol, Cassano 10gol(se non ricorco male)), ma in pratica ci sono mancati e come...
Il grande problema però è stato Toni, si è troppo puntato su di lui e ha toppato alla grande...
A Di Natale non è stata data fiducia (vista come era andata la prima partita), a Del Piero e Borriello idem...
Donadoni ha puntato su Toni e Cassano: il primo non è stato in grado di buttarla dentro una volta, il secondo neanche visto che ha giocato troppo per la squadra...
Vi ricordate all'inizio del torneo si diceva che sarebbe stata la difesa il punto debole? cosa sbagliatissima invece: a parte la prima partita (con quei due centrali che non si sa cosa hanno fatto) la difesa è stata perfetta (non considerando l'errore individuale di Zambrotta nella seconda partita)...zero gol subiti nelle ultime due partite...
Il grande flop di questo europeo è stato l'attacco (o chi non ha fatto i giusti schemi o le giuste scelte per metterli in grado di segnare), non c'è niente da aggiungere...
Permettetemi di fare i complimenti al grande Chiellini cmq, ieri è stato un gigante ed ha fatto un ottimo europeo!!
diciamo che in teoria gli attaccanti non ci mancavano (Toni 39gol, Del Piero 21 gol, Borriello 19 gol, Di Natale 16gol, Cassano 10gol(se non ricorco male)), ma in pratica ci sono mancati e come...
Il grande problema però è stato Toni, si è troppo puntato su di lui e ha toppato alla grande...
A Di Natale non è stata data fiducia (vista come era andata la prima partita), a Del Piero e Borriello idem...
Donadoni ha puntato su Toni e Cassano: il primo non è stato in grado di buttarla dentro una volta, il secondo neanche visto che ha giocato troppo per la squadra...
Vi ricordate all'inizio del torneo si diceva che sarebbe stata la difesa il punto debole? cosa sbagliatissima invece: a parte la prima partita (con quei due centrali che non si sa cosa hanno fatto) la difesa è stata perfetta (non considerando l'errore individuale di Zambrotta nella seconda partita)...zero gol subiti nelle ultime due partite...
Il grande flop di questo europeo è stato l'attacco (o chi non ha fatto i giusti schemi o le giuste scelte per metterli in grado di segnare), non c'è niente da aggiungere...
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Sogno o realtà distano sempre 11 metri
Spagna-Italia 4-2 dopo i calci di rigore: le pagelle dei protagonisti
Nessun double, nessun po-popopo-po-po. Due anni dopo il cielo sopra Vienna non è come quello di Berlino ed è rosso fuoco. Val comunque la pena stringerci forte forte e volersi tanto bene. In semifinale ci va la Spagna e noi torniamo a casa. Ma la squadra di Aragones ha fatto la partita, ha sfiorato più volte il gol di quanto l'abbia fatto l'Italia in quattro partite e solo la magica coppia Buffon-Chiellini (con altre pezze estemporanee sparse qua e là) ha impedito che il destino si realizzasse in anticipo. Si torna a casa, senza alcuna medaglietta da appiccicarci al petto, direttamente dalla terra di nessuno. Ai rigori, nei quarti di finale ottenuti grazie a una combinazione da scassinatore, senza Pirlo in campo. Non sono attenuanti, ma semplicemente dei piccoli paletti (forse stuzzicadenti) che saranno considerati da Abete e Donadoni dal giorno in cui penseranno al modo in cui si dovranno affrontare le qualificazioni mondiali. Sempre che il ct sia ancora lui...
LE PAGELLE
Buffon 6,5 Due volte Silva e una Villa. Sono gli avventori a Casa Azzurri. Ributtati gentilmente in mare. Secondo tempo molto più sereno. Almeno fino all'80' quando respinge di pugno la punizione di Senna. Le arterie si occludono quando sempre Senna scaglia un destro deviato da un filo d'erba. Gigi non trattiene, il palo gli riconsegna il pallone. Dagli undici metri, non proprio la sua specialità, frena la banda di Aragones solo quando si presenta Guiza.
Zambrotta 6,5 Agnello non per codardia, ma per spirito di solidarietà ad Aquilani. Quando diventa leone - a sprazzi - dialoga con Di Natale e tenta l'opzione traversone. Mezzo voto in più perché impedisce a Villa di colpire a botta sicura quando ormai stava scendendo il sipario.
Panucci 6,5 Fratello per la pelle con Chiellini al punto da copiarlo in tutto. Anche nella bravura con cui accompagna Torres verso una serata in bianco.
Chiellini 7 Rientra in campo dopo il riposo ed è come se varcasse la soglia di casa. Degli spiriti. Deve tappezzare Silva e Torres in scivolata, accorciare sempre sul talento del Liverpool e ricamare in anticipo ancora sul biondo. Un quarto d'ora in apnea e tutto il resto gestito con classe.
Grosso 6 Gentiluomo. Perché non manda a quel paese Toni quando all'83' l'attaccante del Bayern inventa nell'aria traiettorie alla Crimi togliendo al terzino del Lione un comodo pallone. Fabio tira dritto. Primo tempo molto attento in copertura.
Aquilani 5,5 Più concentrato sull'uomo, sempre troppo assente in fase di costruzione. Dal momento che i ricambi sono come i soldi nelle tasche degli italiani alla quarta settimana del mese (forse già alla terza), resta in campo senza contribuire alla causa comune.
(Del Piero sv)
De Rossi 6,5 Non suona musica indiavolata questa volta. Deve ammaestrare le furie e comandare la ciurma. Schermo protettivo davanti alla difesa in fase di non possesso palla, cerca di smazzare palloni giocabili. Non è Pirlo, nessuno gli chiede di esserlo. La sua punizione a giro finisce addosso a Casillas. Scarica l'adrenalina nel momento e nel posto sbagliato quando sbatte giù Villa al limite. Sbaglia il rigore come a Manchester con la Roma, ma non macchia la sua prestazione globale.
Ambrosini 6,5 Assist a Perrotta e Toni, pressing ininterrotto come il pianto di un bebè, un fallo sciocco su Torres nella ripresa che poteva costarci caro. Ma tirata la riga risulta essere tra i più brillanti.
Perrotta 6 Il suo colpo di testa nel primo tempo è un grido nella notte scura degli azzurri. Molto più attento alla copertura che alla costruzione, naviga troppo lontano a Toni per poterlo aiutare in modo sostanzioso.
(Camoranesi 6 Tre minuti dopo il suo ingresso e le sirene dell'area avversaria lo attraggono. Bravo a buttarsi dentro su invito di De Rossi tra i giganti spagnoli, non gli dice bene quando gira in porta con Casillas che para con gli stinchi al termine di una confusa azione. Entra subito in partita accorciando le distanze tra la squadra e Toni.)
Toni 5 Sembra indossare un'armatura tanto è greve nei movimenti. La ciliegina (avariata) sulla torta è la spaccata indecifrabile che leva a Grosso un'opportunità grossa così.
Cassano 7 Ruba le orchidee per darle agli amanti del calcio. Primo tempo da tuttofare. Annichilisce Sergio Ramos facendolo ammattire in fase difensiva. Imbecca Toni e aggiunge fantasia a un reparto asfittico. Ripresa in tono minore solo per la latitanza del fiato.
(Di Natale 6 Un cross, perfetto, per l'accorrente Grosso. Peccato che il numero 9 in calzamaglia lo anticipi. Vivace. Quello che voleva Donadoni.)
SPAGNA-ITALIA 0-0 (4-2 dopo i calci di rigore)
Spagna (4-4-2): Casillas 6,5; Sergio Ramos 5, Marchena 5,5, Puyol 6, Capdevila 5,5; Iniesta 6 (14' st Cazorla 5,5), Xavi 5,5 (15' st Fabregas 5,5), Senna 6, Silva 7; Torres 5,5 (40' st Guiza 5,5), Villa 5,5. All. Aragones (A disposizione: Palop, Reina, Albiol, F. Navarro, Xabi Alonso, Sergio Garcia, Arbeloa, Juanito, De la Red)
Italia (4-3-1-2): Buffon 6,5; Zambrotta 6,5, Panucci 6,5, Chiellini 7, Grosso 6; Aquilani 5,5 (3' sts Del Piero sv), De Rossi 6,5, Ambrosini 6,5; Perrotta 6 (13' st Camoranesi 6); Toni 5, Cassano 7 (29' st Di Natale 6). All. Donadoni (Amelia, De Sanctis, Gamberini, Borriello, Quagliarella, Materazzi)
Arbitro: Fandel (Ger)
Sequenza rigori: Villa (S) gol; Grosso (I) gol; Cazorla (S) gol; De Rossi (I) parato; Senna (S) gol; Camoranesi (I) gol; Guiza (S) parato; Di Natale (I) parato; Fabregas (S) gol
Ammoniti: Iniesta (S), Ambrosini (I), Villa (S), Cazorla (S)
22 giugno 2008
Spagna-Italia 4-2 dopo i calci di rigore: le pagelle dei protagonisti
Nessun double, nessun po-popopo-po-po. Due anni dopo il cielo sopra Vienna non è come quello di Berlino ed è rosso fuoco. Val comunque la pena stringerci forte forte e volersi tanto bene. In semifinale ci va la Spagna e noi torniamo a casa. Ma la squadra di Aragones ha fatto la partita, ha sfiorato più volte il gol di quanto l'abbia fatto l'Italia in quattro partite e solo la magica coppia Buffon-Chiellini (con altre pezze estemporanee sparse qua e là) ha impedito che il destino si realizzasse in anticipo. Si torna a casa, senza alcuna medaglietta da appiccicarci al petto, direttamente dalla terra di nessuno. Ai rigori, nei quarti di finale ottenuti grazie a una combinazione da scassinatore, senza Pirlo in campo. Non sono attenuanti, ma semplicemente dei piccoli paletti (forse stuzzicadenti) che saranno considerati da Abete e Donadoni dal giorno in cui penseranno al modo in cui si dovranno affrontare le qualificazioni mondiali. Sempre che il ct sia ancora lui...
LE PAGELLE
Buffon 6,5 Due volte Silva e una Villa. Sono gli avventori a Casa Azzurri. Ributtati gentilmente in mare. Secondo tempo molto più sereno. Almeno fino all'80' quando respinge di pugno la punizione di Senna. Le arterie si occludono quando sempre Senna scaglia un destro deviato da un filo d'erba. Gigi non trattiene, il palo gli riconsegna il pallone. Dagli undici metri, non proprio la sua specialità, frena la banda di Aragones solo quando si presenta Guiza.
Zambrotta 6,5 Agnello non per codardia, ma per spirito di solidarietà ad Aquilani. Quando diventa leone - a sprazzi - dialoga con Di Natale e tenta l'opzione traversone. Mezzo voto in più perché impedisce a Villa di colpire a botta sicura quando ormai stava scendendo il sipario.
Panucci 6,5 Fratello per la pelle con Chiellini al punto da copiarlo in tutto. Anche nella bravura con cui accompagna Torres verso una serata in bianco.
Chiellini 7 Rientra in campo dopo il riposo ed è come se varcasse la soglia di casa. Degli spiriti. Deve tappezzare Silva e Torres in scivolata, accorciare sempre sul talento del Liverpool e ricamare in anticipo ancora sul biondo. Un quarto d'ora in apnea e tutto il resto gestito con classe.
Grosso 6 Gentiluomo. Perché non manda a quel paese Toni quando all'83' l'attaccante del Bayern inventa nell'aria traiettorie alla Crimi togliendo al terzino del Lione un comodo pallone. Fabio tira dritto. Primo tempo molto attento in copertura.
Aquilani 5,5 Più concentrato sull'uomo, sempre troppo assente in fase di costruzione. Dal momento che i ricambi sono come i soldi nelle tasche degli italiani alla quarta settimana del mese (forse già alla terza), resta in campo senza contribuire alla causa comune.
(Del Piero sv)
De Rossi 6,5 Non suona musica indiavolata questa volta. Deve ammaestrare le furie e comandare la ciurma. Schermo protettivo davanti alla difesa in fase di non possesso palla, cerca di smazzare palloni giocabili. Non è Pirlo, nessuno gli chiede di esserlo. La sua punizione a giro finisce addosso a Casillas. Scarica l'adrenalina nel momento e nel posto sbagliato quando sbatte giù Villa al limite. Sbaglia il rigore come a Manchester con la Roma, ma non macchia la sua prestazione globale.
Ambrosini 6,5 Assist a Perrotta e Toni, pressing ininterrotto come il pianto di un bebè, un fallo sciocco su Torres nella ripresa che poteva costarci caro. Ma tirata la riga risulta essere tra i più brillanti.
Perrotta 6 Il suo colpo di testa nel primo tempo è un grido nella notte scura degli azzurri. Molto più attento alla copertura che alla costruzione, naviga troppo lontano a Toni per poterlo aiutare in modo sostanzioso.
(Camoranesi 6 Tre minuti dopo il suo ingresso e le sirene dell'area avversaria lo attraggono. Bravo a buttarsi dentro su invito di De Rossi tra i giganti spagnoli, non gli dice bene quando gira in porta con Casillas che para con gli stinchi al termine di una confusa azione. Entra subito in partita accorciando le distanze tra la squadra e Toni.)
Toni 5 Sembra indossare un'armatura tanto è greve nei movimenti. La ciliegina (avariata) sulla torta è la spaccata indecifrabile che leva a Grosso un'opportunità grossa così.
Cassano 7 Ruba le orchidee per darle agli amanti del calcio. Primo tempo da tuttofare. Annichilisce Sergio Ramos facendolo ammattire in fase difensiva. Imbecca Toni e aggiunge fantasia a un reparto asfittico. Ripresa in tono minore solo per la latitanza del fiato.
(Di Natale 6 Un cross, perfetto, per l'accorrente Grosso. Peccato che il numero 9 in calzamaglia lo anticipi. Vivace. Quello che voleva Donadoni.)
SPAGNA-ITALIA 0-0 (4-2 dopo i calci di rigore)
Spagna (4-4-2): Casillas 6,5; Sergio Ramos 5, Marchena 5,5, Puyol 6, Capdevila 5,5; Iniesta 6 (14' st Cazorla 5,5), Xavi 5,5 (15' st Fabregas 5,5), Senna 6, Silva 7; Torres 5,5 (40' st Guiza 5,5), Villa 5,5. All. Aragones (A disposizione: Palop, Reina, Albiol, F. Navarro, Xabi Alonso, Sergio Garcia, Arbeloa, Juanito, De la Red)
Italia (4-3-1-2): Buffon 6,5; Zambrotta 6,5, Panucci 6,5, Chiellini 7, Grosso 6; Aquilani 5,5 (3' sts Del Piero sv), De Rossi 6,5, Ambrosini 6,5; Perrotta 6 (13' st Camoranesi 6); Toni 5, Cassano 7 (29' st Di Natale 6). All. Donadoni (Amelia, De Sanctis, Gamberini, Borriello, Quagliarella, Materazzi)
Arbitro: Fandel (Ger)
Sequenza rigori: Villa (S) gol; Grosso (I) gol; Cazorla (S) gol; De Rossi (I) parato; Senna (S) gol; Camoranesi (I) gol; Guiza (S) parato; Di Natale (I) parato; Fabregas (S) gol
Ammoniti: Iniesta (S), Ambrosini (I), Villa (S), Cazorla (S)
22 giugno 2008
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L'Italia del 2010 riparte da Amauri
Buffon, Chiellini, Pirlo e i giovani
Il 2010 non è poi così lontano e l'Italia del dopo Europeo dovrà per forza di cose rifarsi il trucco. Per questo al gruppo dei "senatori" che non hanno tradito, bisognerà affiancare qualche nuova certezza e una serie di giovani da far crescere. A partire dal neo juventino Amauri, passando per Chiellini, Gamberini, Montolivo e Giuseppe Rossi. Con loro gli intoccabili Buffon, Cannavaro, Pirlo, De Rossi, Camoranesi e Toni.
Certo, l'amarezza non si cancella in una sola notte, ma adesso bisogna guardare subito al domani. Perché tra due anni si dovrà andare in Sudafrica con un titolo di campioni del mondo da onorare. Fino in fondo. E allora occorre mettere le mani a un gruppo che ha necessità di essere ricostruito dalle fondamenta. Toccherà a Marcello Lippi dare il via a quella che forse non sarà un vera e propria rifondazione, ma di certo nemmeno una mano di vernice. Azzurra.
Comunque sia, tutti i reparti presenteranno importanti novità. A partire dalla difesa, dove se per la porta non ci sono dubbi, con Buffon baluardo italiano e Amelia, De Sanctis e forse Abbiati a fargli da scudieri, servirà soprattuto lavorare sui centrali. Cannavaro ha detto di voler andare ai Mondiali del 2010 e con lui Chiellini che si è rivelato la più bella sorpresa del nostro Europeo.
Gamberini dovrebbe entrare in pianta stabile al posto di Panucci, insieme a Barzagli. Incertezza per Materazzi. Sugli esterni ancora fiducia a Grosso e Zambrotta, anche se non sono più due ragazzini, e inserimento di De Silvestri e Dossena.
Meno problematico il centrocampo. Pirlo, De Rossi, Aquilani e Camoranesi non si toccano. Del gruppo faranno ancora parte due combattenti come Gattuso e Ambrosini, ma ci dovrà essere necessariamente spazio per forze nuove. Come Montolivo, Cigarini, Marchisio, Nocerino e Maggio per esempio.
E' l'attacco però che necessita del lavoro maggiore vista la debacle continentale (zero gol in quattro partite). La novità maggiore sarà l'inserimento del naturalizzato Amauri, che andrà ad affiancarsi a Toni, Cassano e Borriello. Iaquinta potrebbe tornare utile, come pure Del Piero, che difficilmente si tirerà da parte. Ma per lui come per Di Natale ci sono dei dubbi leciti. Poi i giovani: Giuseppe Rossi e Sebastian Giovinco in testa. Più difficile la chiamata di Mario Balotelli, che salterebbe il necessario praticantato con l'Under 21.
Per saperne di più, però, basterà attendere l'amichevole del 20 agosto contro l'Austria a Nizza: già in quell'occasione vedremo una prima bozza dell'Italia del futuro.
23 giugno 2008
Buffon, Chiellini, Pirlo e i giovani
Il 2010 non è poi così lontano e l'Italia del dopo Europeo dovrà per forza di cose rifarsi il trucco. Per questo al gruppo dei "senatori" che non hanno tradito, bisognerà affiancare qualche nuova certezza e una serie di giovani da far crescere. A partire dal neo juventino Amauri, passando per Chiellini, Gamberini, Montolivo e Giuseppe Rossi. Con loro gli intoccabili Buffon, Cannavaro, Pirlo, De Rossi, Camoranesi e Toni.
Certo, l'amarezza non si cancella in una sola notte, ma adesso bisogna guardare subito al domani. Perché tra due anni si dovrà andare in Sudafrica con un titolo di campioni del mondo da onorare. Fino in fondo. E allora occorre mettere le mani a un gruppo che ha necessità di essere ricostruito dalle fondamenta. Toccherà a Marcello Lippi dare il via a quella che forse non sarà un vera e propria rifondazione, ma di certo nemmeno una mano di vernice. Azzurra.
Comunque sia, tutti i reparti presenteranno importanti novità. A partire dalla difesa, dove se per la porta non ci sono dubbi, con Buffon baluardo italiano e Amelia, De Sanctis e forse Abbiati a fargli da scudieri, servirà soprattuto lavorare sui centrali. Cannavaro ha detto di voler andare ai Mondiali del 2010 e con lui Chiellini che si è rivelato la più bella sorpresa del nostro Europeo.
Gamberini dovrebbe entrare in pianta stabile al posto di Panucci, insieme a Barzagli. Incertezza per Materazzi. Sugli esterni ancora fiducia a Grosso e Zambrotta, anche se non sono più due ragazzini, e inserimento di De Silvestri e Dossena.
Meno problematico il centrocampo. Pirlo, De Rossi, Aquilani e Camoranesi non si toccano. Del gruppo faranno ancora parte due combattenti come Gattuso e Ambrosini, ma ci dovrà essere necessariamente spazio per forze nuove. Come Montolivo, Cigarini, Marchisio, Nocerino e Maggio per esempio.
E' l'attacco però che necessita del lavoro maggiore vista la debacle continentale (zero gol in quattro partite). La novità maggiore sarà l'inserimento del naturalizzato Amauri, che andrà ad affiancarsi a Toni, Cassano e Borriello. Iaquinta potrebbe tornare utile, come pure Del Piero, che difficilmente si tirerà da parte. Ma per lui come per Di Natale ci sono dei dubbi leciti. Poi i giovani: Giuseppe Rossi e Sebastian Giovinco in testa. Più difficile la chiamata di Mario Balotelli, che salterebbe il necessario praticantato con l'Under 21.
Per saperne di più, però, basterà attendere l'amichevole del 20 agosto contro l'Austria a Nizza: già in quell'occasione vedremo una prima bozza dell'Italia del futuro.
23 giugno 2008
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