Il vertice di Copenaghen

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Rob
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La denuncia di Greenpeace: il pericolo per il nostro clima arriva dalle emissioni inquinanti di aerei e navi. Pensiamo troppo all'inquinamento terrestre, tralasciando la minaccia dal cielo e dal mare.

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marika
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Tornerei a bomba sull'America:
fino al 2007 un americano inquinava 10 volte più di un cinese.Ma non si becchettava poi così tanto la popolazione per lo spreco di energia.Perchè di spreco si tratta:l'inquinamento statunitense dipende da uno stile di vita che nessuno può permettersi:campi da golf nel deserto, temperature polari nei casinò di Las Vegas,Suv nella metropoli congestionate e via dicendo. :impreca:

Gli Usa hanno dimostrato una mancanza di senso di responsabilità sul tema:la maggior potenza mondiale,modello economico e politico, avrebbe dovuto avere più rispetto per l'ambiente.

Offtopic: non che la Cina sia da meno!
Rob ha scritto:La denuncia di Greenpeace: il pericolo per il nostro clima arriva dalle emissioni inquinanti di aerei e navi. Pensiamo troppo all'inquinamento terrestre, tralasciando la minaccia dal cielo e dal mare.
e purtoppo la stessa mala vita nazionale del bel paese ci mostra scenari di "navi scomparse",barili contenenti scorie radioattive finiti in mare...tutto pur di specularci sopra e fare affari! :impreca:
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Fenice
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Per sensibilizzare i cittadini sull'urgenza della lotta ai cambiamenti climatici e sull'impegno che il nostro Paese dovrà assumersi per contribuire concretamente alla riuscita del vertice di Copenaghen, sabato 12 dicembre 2009 la coalizione "In marcia per il clima" organizza in tutta Italia 100 piazze per il clima (in realtà ad aderire sono state oltre 200 piazze).
Immagine
Il clima sta cambiando, qui e ora. Aumentano i temporali violenti, le frane, le alluvioni, le ondate di calore, la diffusione di malattie cui non eravamo abituati, lo scioglimento dei ghiacciai che alza il livello dei mari, la desertificazione di zone sempre più vaste della Terra.
La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. È possibile farlo se si riducono le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera.
È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l'interesse di tutti noi cittadini, devono agire.
L'occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo su come arrestare i cambiamenti climatici.
ANCHE IO MI METTO IN MARCIA PER IL CLIMA E CHIEDO AL GOVERNO ITALIANO DI:
  • farsi promotore di un’iniziativa politica forte a Copenaghen che porti a un accordo mondiale equo, solidale e vincolante per la riduzione dei gas serra: le emissioni devono diminuire a livello globale almeno dell'80% entro il 2050, affinché il riscaldamento del pianeta rimanga al di sotto dei 2° C
  • adoperarsi per ridurre nel nostro Paese le emissioni di gas che danneggiano il clima della terra: le emissioni dei paesi sviluppati dovrebbero essere ridotte del 40% entro il 2020
  • eliminare lo spreco di energia che serve per illuminare, riscaldare e rinfrescare le nostre case; migliorare l'efficienza energetica di industrie e trasporti; valorizzare il contributo dell'agricoltura
  • far posto alle fonti energetiche rinnovabili, sicure e non inquinanti, che rappresentano anche un'occasione di sviluppo per il nostro sistema produttivo e di lavoro dignitoso per molti dei nostri giovani
  • adoperarsi per introdurre l'obiettivo di fermare la deforestazione e le emissioni associate a livello globale entro il 2020 e nelle aree critiche entro il 2015.
:freccia: http://www.100piazzeperilclima.it
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marika
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Con un chiaro messaggio inviato al vertice, al senato americano è stata presentata-da 3 senatori- una bozza bipartisan di legge per arrivare al taglio di emissioni di gas serra del 17% entro il 2020.

Offtopic: a quanto servirà?

Ed è arrivata anche la protesta... come nelle migliori tradizioni il veleno è alla base.Erano loro, i Black Bloc, a scontrarsi contro le forze dell'ordine. Scontri in particolare contro la Banca Nazionale e i ministeri dove si sono visti lanci di molotov.
Il bilancio ha contato 600 arresti.
C'erano tuttavia, 522 ong ed associazioni ambientaliste di 67 diversi Paesi.Partiva quindi come una manifestazione pacifica, tendente a sollecitare l'urgenza del problema climatico.
La parola d'ordine è stata: CLIMATE JUSTICE!

Da domani sarà il turno dei ministri dell'ambiente,arrivati nel fine settimana e poi la parola decisiva passerà ai presidenti in vista della conclusione dei lavori...e lì ci sarà da ridere! :goccia3:
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Giorgia
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Dopo il boicottaggio, i Paesi Africani hanno deciso di partecipare di nuovo alla conferenza:

http://www.repubblica.it/2009/12/sezion ... unedi.html

L'Italia, invece, si classifica terzultima (su 57 Paesi) nella classifica per le politiche energetiche e al 44° posto nella classifica dell'indice sul clima:

http://www.repubblica.it/2009/12/sezion ... watch.html

Pare che ciò sia dovuto ad una mancanza di "strategia di riduzione delle emissioni di CO2"... :ko: Al primo posto il Brasile (per l'impegno profuso contro la deforestazione).