Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, in Francia, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati "leggermente" oggi da elementi fuorusciti da una tubatura nella reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione di EDF.
Verso le 9.30, "una tubatura all'interno del complesso è stata aperta nel quadro della manutenzione dell'impianto e ne è fuoriuscita polvere radioattiva", ha spiegato il direttore della centrfale nucleare, che ha classificato l'incidente a "fatto non grave", informando la prefettura locale e l'Autorità per la Sicurezza del Nucleare (ASN). Il direttore ha proposto all'Autorità di classificare l'evento come incidente di livello 0 in una scala di gravità che va fino a 7.
Secondo il direttore della centrale i 97 impiegati di EDF e imprese subappaltatrici che lavorano nel complesso sono stati subito ricoverati in infermeria per esami medici dopo la positività ai rilevatori di radioattività. Altri 32 impiegati della centrale, che avevano attraversato gli stessi ambienti della centrale poco prima, per precauzione sono stati inviati in infermeria. Di queste 129 persone, "100 sono state leggermente contaminate da elementi radioattivi 40 volte inferiori al limite annuale regolamentare", hanno comunicato i vertici della centrale.
[Fonte: Rai - 23 luglio 2008]
Il mio punto di vista l'ho abbondantemente esposto...
In Italia niente nucleare, mentre nei Paesi vicini...
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 2144
- Iscritto il: 29/05/2008, 13:32
- 16
- Sesso:
sarebbe la cosa migliore ma purtroppo non è quella più conveniente per lo stato italiano, petrolieri e tutti quelli che ci marciano...conclusione non si farà maiFenice ha scritto:produrre il cento per cento dell'energia da fonti rinnovabili, entro dieci anni
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 31357
- Iscritto il: 06/01/2008, 14:53
- 17
- Località: Prope Caput Mundi
- Umore:
- Grazie inviati: 1
- Sesso:
Nel sud della Francia ennesimo allarme sicurezza nella centrale nucleare di Tricastin, il quarto nell'arco di appena due mesi dall'inizio dell'estate: in mattinata, infatti, durante lavori di manutenzione in uno dei reattori sono rimaste lesionate due unita' di contenimento del combustibile fissile, che alcuni operai stavano tentando di rimuovere; le operazioni sono state immediatamente interrotte e la struttura evacuata, ma nessuno dei presenti ha riportato danni e non si sono verificate fughe di radioattivita' all'esterno. Lo hanno reso noto fonti della 'Asn', l'Autorita' statale per la Sicurezza Nucleare, aggiungendo tuttavia che in serata erano ancora in corso le iniziative per ripristinare la situazione normale nell'impianto. La compagnia elettrica 'Edf', che gestisce la centrale, ha assicurato che l'accaduto puo' essere classificato come di categoria 1 sulla Scala Internazionale degli Eventi Nucleari, che conta otto livelli, da 0 a 7; la stessa 'Asn' tuttavia non ha ancora deciso in proposito. Sempre a Tricastin, situata a una quarantina di chilometri da Avignone e a 160 dal confine con l'Italia, in luglio si verifico' tra l'altro una dispersione nel terreno di uranio non arricchito allo stato liquido, per un totale di 30 metri cubi; segui' un'altra fuoriuscita di radiazioni, pur contenuta, mentre il mese scorso un centinaio di dipendenti rimasero lievemente contaminati. Il primo incidente indusse il governo francese a disporre severi controlli in tutti i 58 impianti atomici del Paese. In Francia il settore nucleare garantisce l'80 per cento del fabbisogno energetico nazionale, ed e' il maggiore in Europa. La centrale di Tricastin appartiene alla societa' 'Socatri', a sua volta parte del gruppo 'Areva', colosso a capitale pubblico.
[Fonte: AGI - 08 settembre 2008]
[Fonte: AGI - 08 settembre 2008]
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 2144
- Iscritto il: 29/05/2008, 13:32
- 16
- Sesso:
in italia a che punto siamo?
premetto che sono favorevole al nucleare(ben costruito e soprattutto ben gestito), non sarebbe meglio pensare a come smaltire i nostri rifiuti e magari valorizzarli, invece di produrne nuovi e più pericolosi?
poi per quando costruiamo noi(in italia) le centrali a fusione nel resto del mondo già saranno attive quelle a fissione...
premetto che sono favorevole al nucleare(ben costruito e soprattutto ben gestito), non sarebbe meglio pensare a come smaltire i nostri rifiuti e magari valorizzarli, invece di produrne nuovi e più pericolosi?
poi per quando costruiamo noi(in italia) le centrali a fusione nel resto del mondo già saranno attive quelle a fissione...
-
- Very Important Poster
- Messaggi: 31357
- Iscritto il: 06/01/2008, 14:53
- 17
- Località: Prope Caput Mundi
- Umore:
- Grazie inviati: 1
- Sesso:
In Italia?
E' la tecnologia francese la strada giusta per il nucleare in Italia. E' la più moderna, la più sviluppata, quella che permette un abbattimento delle scorie nell'ordine del 30 per cento. Ed è soprattutto quella in cui l'Italia è già impegnata in prima linea con Enel che partecipa insieme a Edf, a sua volta azionista dell'italiana Edison, al reattore nucleare di terza generazione Epr, con una quota del 12,5 per cento. Una partnership che sarà fondamentale per il lancio del nucleare in Italia. Un'alleanza che oggi è stata suggellata dalla visita del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, arrivato in Normandia per vedere da vicino la costruzione del reattore che entrerà in funzione nel 2012.
Per questo Scajola, accompagnato dal numero uno di Enel, Fulvio Conti, dall'amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, e dal numero uno di Edf, Pierre Gadonneix, ha assicurato che le misure del ddl sviluppo sul nucleare "saranno pronte" entro Natale. Occorre accelerare e partire. L'obiettivo rimane quello della posa della prima pietra di un gruppo di centrali nel 2013.
Un obiettivo che anche secondo l'ad di Enel, Conti, potrà essere mantenuto. Le aziende sono pronte e "i soldi ci sono". Ma dipende tutto dalle norme che dovranno dare il grado di certezza giusto per investimenti ingenti nell'ordine dei 3-4 miliardi per impianto.
E anche per Fulvio Conti la tecnologia francese può essere la strada giusta. "E' un candidato forte - ha detto - allo sviluppo del nucleare in Italia" in cui Enel, ha spiegato, "rivendica un ruolo forte avendo la tecnologia giusta".
Il modello, ha poi spiegato Umberto Quadrino, potrà essere quello del consorzio in cui aziende e imprese consumatrici si mettono insieme. Prima però, ha detto Quadrino, occorre far partire le norme e poi si vedrà se saranno uno o più i consorzi. Anche per Quadrino quella francese potrà essere la tecnologia candidata numero uno anche se potrebbe essere funzionale pure quella statunitense per impianti di più piccole dimensioni.
Del resto l'Italia nel nucleare c'è già. Importa energia dalla Francia, dove il nucleare è la prima fonte, e lo sarà direttamente nel 2012 quando entrerà in funzione il reattore nucleare Epr, a cui Enel partecipa con una quota del 12,5 per cento e un investimento intorno ai 570 milioni, il cui know-how potrà essere sfruttato dalla stessa azienda. Allora Enel venderà in Francia l'energia prodotta fino a 1.200 mW, secondo quanto prevede l'accordo siglato con il francesi di Edf, puntando poi ad entrare con la stessa quota attuale dell'Epr in altri cinque progetti analoghi. Edf, dal canto suo, entrerà in quelli italiani.
[Fonte: Virgilio Notizie - 12 ottobre 2008]
E' la tecnologia francese la strada giusta per il nucleare in Italia. E' la più moderna, la più sviluppata, quella che permette un abbattimento delle scorie nell'ordine del 30 per cento. Ed è soprattutto quella in cui l'Italia è già impegnata in prima linea con Enel che partecipa insieme a Edf, a sua volta azionista dell'italiana Edison, al reattore nucleare di terza generazione Epr, con una quota del 12,5 per cento. Una partnership che sarà fondamentale per il lancio del nucleare in Italia. Un'alleanza che oggi è stata suggellata dalla visita del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, arrivato in Normandia per vedere da vicino la costruzione del reattore che entrerà in funzione nel 2012.
Per questo Scajola, accompagnato dal numero uno di Enel, Fulvio Conti, dall'amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, e dal numero uno di Edf, Pierre Gadonneix, ha assicurato che le misure del ddl sviluppo sul nucleare "saranno pronte" entro Natale. Occorre accelerare e partire. L'obiettivo rimane quello della posa della prima pietra di un gruppo di centrali nel 2013.
Un obiettivo che anche secondo l'ad di Enel, Conti, potrà essere mantenuto. Le aziende sono pronte e "i soldi ci sono". Ma dipende tutto dalle norme che dovranno dare il grado di certezza giusto per investimenti ingenti nell'ordine dei 3-4 miliardi per impianto.
E anche per Fulvio Conti la tecnologia francese può essere la strada giusta. "E' un candidato forte - ha detto - allo sviluppo del nucleare in Italia" in cui Enel, ha spiegato, "rivendica un ruolo forte avendo la tecnologia giusta".
Il modello, ha poi spiegato Umberto Quadrino, potrà essere quello del consorzio in cui aziende e imprese consumatrici si mettono insieme. Prima però, ha detto Quadrino, occorre far partire le norme e poi si vedrà se saranno uno o più i consorzi. Anche per Quadrino quella francese potrà essere la tecnologia candidata numero uno anche se potrebbe essere funzionale pure quella statunitense per impianti di più piccole dimensioni.
Del resto l'Italia nel nucleare c'è già. Importa energia dalla Francia, dove il nucleare è la prima fonte, e lo sarà direttamente nel 2012 quando entrerà in funzione il reattore nucleare Epr, a cui Enel partecipa con una quota del 12,5 per cento e un investimento intorno ai 570 milioni, il cui know-how potrà essere sfruttato dalla stessa azienda. Allora Enel venderà in Francia l'energia prodotta fino a 1.200 mW, secondo quanto prevede l'accordo siglato con il francesi di Edf, puntando poi ad entrare con la stessa quota attuale dell'Epr in altri cinque progetti analoghi. Edf, dal canto suo, entrerà in quelli italiani.
[Fonte: Virgilio Notizie - 12 ottobre 2008]