In Italia?
E' la tecnologia francese la strada giusta per il nucleare in Italia.
E' la più moderna, la più sviluppata, quella che permette un abbattimento delle scorie nell'ordine del 30 per cento. Ed è soprattutto quella in cui l'Italia è già impegnata in prima linea con Enel che partecipa insieme a Edf, a sua volta azionista dell'italiana Edison, al reattore nucleare di terza generazione Epr, con una quota del 12,5 per cento.
Una partnership che sarà fondamentale per il lancio del nucleare in Italia.
Un'alleanza che oggi è stata suggellata dalla visita del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, arrivato in Normandia per vedere da vicino la costruzione del reattore che entrerà in funzione nel 2012.
Per questo Scajola, accompagnato dal numero uno di Enel, Fulvio Conti, dall'amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, e dal numero uno di Edf, Pierre Gadonneix, ha assicurato che le misure del ddl sviluppo sul nucleare "saranno pronte" entro Natale.
Occorre accelerare e partire. L'obiettivo rimane quello della posa della prima pietra di un gruppo di centrali nel 2013.
Un obiettivo che anche secondo l'ad di Enel, Conti, potrà essere mantenuto. Le aziende sono pronte e "i soldi ci sono". Ma dipende tutto dalle norme che dovranno dare il grado di certezza giusto per investimenti ingenti nell'ordine dei 3-4 miliardi per impianto.
E anche per Fulvio Conti la tecnologia francese può essere la strada giusta. "E' un candidato forte - ha detto - allo sviluppo del nucleare in Italia" in cui Enel, ha spiegato, "rivendica un ruolo forte avendo la tecnologia giusta".
Il modello, ha poi spiegato Umberto Quadrino, potrà essere quello del consorzio in cui aziende e imprese consumatrici si mettono insieme. Prima però, ha detto Quadrino, occorre far partire le norme e poi si vedrà se saranno uno o più i consorzi. Anche per Quadrino quella francese potrà essere la tecnologia candidata numero uno anche se potrebbe essere funzionale pure quella statunitense per impianti di più piccole dimensioni.
Del resto l'Italia nel nucleare c'è già. Importa energia dalla Francia, dove il nucleare è la prima fonte, e lo sarà direttamente nel 2012 quando entrerà in funzione il reattore nucleare Epr, a cui Enel partecipa con una quota del 12,5 per cento e un investimento intorno ai 570 milioni, il cui know-how potrà essere sfruttato dalla stessa azienda. Allora Enel venderà in Francia l'energia prodotta fino a 1.200 mW, secondo quanto prevede l'accordo siglato con il francesi di Edf, puntando poi ad entrare con la stessa quota attuale dell'Epr in altri cinque progetti analoghi. Edf, dal canto suo, entrerà in quelli italiani.
[Fonte: Virgilio Notizie - 12 ottobre 2008]