Alemanno, sindaco di Roma:
Divieto di rovistare dentro i cassonetti dell´immondizia.
Divieto di mendicare per strada e sul sagrato delle chiese, pena la confisca delle elemosine, con particolare attenzione verso minori e disabili (veri o falsi che siano) spesso ostaggi del racket.
Divieto di tormentare i passanti con la richiesta di acquistare mercanzia varia, rose comprese.
Divieto di lavare i vetri ai semafori.
Il decreto attuativo che affida più poteri ai sindaci in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, ma il Campidoglio ha già predisposto un pacchetto di ordinanze che dovrebbero entrare in vigore prima di Ferragosto.
In serata però, dopo una raffica di critiche da parte delle più importanti associazioni che si occupano di assistenza ai poveri, il sindaco corregge il tiro sul "divieto di frugare nei cassonetti": «Ci siamo fermati per fare ulteriori verifiche» ha detto in serata Alemanno, «avvieremo un confronto con le organizzazioni dei volontari per verificare che non ci siano conseguenze sociali negative. Però vogliamo trovare un meccanismo per garantire l´igiene pubblica».
Per tutte le altre ordinanze, sarà la polizia municipale il "braccio armato" del Comune: "armato" in tutti i sensi alla luce del Regolamento che presto doterà di pistola tutti gli appartenenti al Corpo. Grazie alle speciali prerogative riconosciute dal governo, «daremo ai nostri vigili una possibilità di intervento più incisiva», spiega infatti Alemanno. «Con i nuovi poteri, che utilizzeremo fino in fondo», aggiunge «avremo un'occasione in più per far capire che Roma non è un'area dove ognuno può fare ciò che vuole».
Determinato a usare quel pugno di ferro già sfoderato da alcuni suoi colleghi del Nord: «Abbiamo già emanato le ordinanze anti-bivacco e anti-borsoni, ora siamo a buon punto su altri due provvedimenti» dice: «Uno contro l´accattonaggio molesto, inclusi i lavavetri, e un altro contro il commercio abusivo».
Tuttavia, era stato proprio l´anti-rovistaggio a conquistare la medaglia dei provvedimenti creativi: una pratica, quella di infilarsi nei cassonetti alla ricerca di avanzi alimentari, oggetti e vestiti da riciclare o vendere, diffusa tra senzatetto e nomadi, e «spesso causa di degrado perché si riversa spazzatura sulla strada», aveva insistito il sindaco.
Subito però bacchettato dalla Comunità di Sant´Egidio: «Mi auguro che trovino comunque il modo di offrire da mangiare a chi non ne ha» è intervenuto il portavoce Mario Marazziti. Sulla stessa linea don Ciotti: «Capisco la preoccupazione per l´igiene, ma chi rovista nei cassonetti deve avere opportunità per vivere». Secondo il fondatore del Gruppo Abele «chi arriva a quel punto è disperato. Ho visto tanti insospettabili racimolare qualcosa negli scarti. C´è chi non ce la fa e non è solo il popolo della strada». E in poche ore Alemanno ha messo il freno.
Sul resto delle ordinanze, «speriamo, entro settembre, quando il generale Mori comincerà a lavorare come capo del Dipartimento sicurezza, di completarne il quadro», conclude Alemanno. Due le emergenze che il Campidoglio, forte dei nuovi poteri che gli consentono di bypassare il prefetto, vuole arginare: la prostituzione e i parcheggiatori abusivi. Contro le lucciole, verrà riproposta la linea dura adottata a Verona dal sindaco leghista Flavio Tosi con multe ai clienti fino a 500 euro.
[Fonte: LaRepubblica - 07 agosto 2008]
Commento da cittadina non romana, ma che ha “vissuto Roma” per anni ed anni…
Roma è piena di mendicanti, di gente che insiste pesantemente per venderti qualcosa di inutile o per lavare i vetri… Non è un caso sporadico e per questo sono necessari questi divieti: ogni tot (pochi) metri percorsi a piedi ecco un mendicante o un venditore; ad ogni semaforo (o quasi) ecco il lavavetri pronto a rendere i tuoi vetri più sporchi di prima… Spero davvero che i divieti siano messi in pratica; anche quello di rovistare dentro i cassonetti dell’immondizia: la maggior parte della gente che lo fa (ed è davvero tanta! ) non cerca cibo, ma abiti o oggetti “utili” da vendere a Portaportese o in luoghi simili. Sì, è questa la triste realtà: purtroppo ho potuto osservarla per anni da vicino e non scrivo cose tanto per riempire un post…
Più poteri ai Sindaci...
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Ottima notizia, finalmente un po' di ordine! Anche qui a Torino la situazione non è delle migliori, speriamo che si riesca a mantenere le promesse mediante controlli efficaci e che tali divieti si estendano ad altre parti d'Italia. Riguardo ai cassonetti, ogni tanto frugano pure qui, ma da quel poco che mi sono accorto non spargono la roba in giro. Certo, sta ad ogni città valutare caso per caso la situazione e prendere i dovuti provvedimenti.
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Il decreto Maroni sui superpoteri ai sindaci ha aperto la strada a decine di ordinanze.
In effetti i primi cittadini, ora "ufficiali di governo", stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili.
Tra i primi, quelli che colpiscono l'accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d'Ampezzo, Forte dei Marmi).
Un pacchetto d'ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l'ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007.
A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro.
Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend.
Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi.
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro.
Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia.
Non va meglio in città: a Genova dall'8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico.
Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini.
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".
C'è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un'ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull'erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di "stendersi sull'erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo".
[Fonte: LaRepubblica]
In effetti i primi cittadini, ora "ufficiali di governo", stanno dando prova di grande fantasia. I divieti? Dai più seri, ai più futili.
Tra i primi, quelli che colpiscono l'accattonaggio (ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze), la prostituzione di strada con maximulte ai clienti (a Padova, Verona, Silvi, Pescara), gli ambulanti abusivi e il trasporto di merce in borsoni (a Venezia, Alassio, Roma, Cortina d'Ampezzo, Forte dei Marmi).
Un pacchetto d'ordinanze, questo, che è direttamente figlio del decreto legge del 5 agosto scorso, relativo ai nuovi poteri dei sindaci. Altri divieti, che colpiscono a pioggia i comportamenti più vari, sono invece usciti dai cassetti dei Comuni ben prima del via libera dato dal Viminale. Capostipite, l'ordinanza anti-lavavetri di Firenze, del 27 agosto 2007.
A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro.
Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend.
Ben oltre si è spinto il 2 agosto scorso, il sindaco di Eboli: ha infatti deciso di istituire una multa fino a 500 euro per chi viene trovato in auto in atteggiamenti amorosi.
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro.
Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbia; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia.
Non va meglio in città: a Genova dall'8 agosto scorso, non si può passeggiare con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro storico.
Vietato, poi, in molte città (ad esempio Capri) girare a torso nudo o in bikini.
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".
C'è invece chi i divieti decide di toglierli. Il 13 agosto, un uomo che leggeva un libro sdraiato sul prato di Campo Marzo a Vicenza è stato multato di 50 euro, in base a un'ordinanza del 2002, che vietava di adagiarsi sull'erba di alcuni giardini pubblici. Divieto, che il Comune ha deciso però di togliere per permettere di "stendersi sull'erba: cosa che tranquillamente avviene in tutti i più bei parchi del mondo".
[Fonte: LaRepubblica]
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A Positano, da fine giugno scorso i "botti" sono vietati nelle feste private, tutti i giorni a eccezione del sabato dalle 20.30 alle 23. Le multe? Da 50 a 500 euro. cavolata
Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend.aricavolata
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro.finalmente
Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.ariricavolata
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimentiper la sicurezza va bene; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbiano comment; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggiagiusto.....
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".giusto...
Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, invece, ha deciso di vietare l'uso del rumoroso tagliaerba nel pomeriggio e durante il weekend.aricavolata
A Lucca, il nemico è il piccione e chi gli dà da mangiare: la multa può andare da 25 a 500 euro.finalmente
Sotto attacco sono poi le panchine di mezza Italia: a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) le vieta a partire dalle 23 a gruppi composti da più di tre persone; a Viareggio, invece, nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiarvi sopra i piedi. A Novara, il primo cittadino Massimo Giordano proibisce la sosta notturna nei parchi a più di due persone.ariricavolata
Attenti anche in spiaggia: a Massa Carrara non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimentiper la sicurezza va bene; ad Eraclea, guai a costruire castelli di sabbiano comment; a Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggiagiusto.....
Per non essere da meno degli enti locali, anche il governo nazionale impone i suoi divieti estivi. Con un'apposita ordinanza, infatti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha proibito qualche giorno fa i massaggi lungo i litorali, per "prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica sulle spiagge di prestazioni estetiche o terapeutiche, da parte di soggetti ambulanti non in possesso di adeguata preparazione e competenza".giusto...