Elezioni Regionali 2010

Echi di cronaca
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marika
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Piemonte:

Una singolar tenzone disarmata (e forse anche un pò disarmante) quella tra Bresso e Cota, i due candidati alla presidenza della Regione Piemonte nelle prossime elezioni del 28 e 29 marzo .

Non un duello aperto a "In mezz'ora", il programma della Annunziata su Rai Tre; posizioni più vicine di quanto previsto, come ha fatto notare la conduttrice alla fine del confronto? "Affatto", precisa l'attuale presidente, le differenze ci sono eccome. Ho rivisto la puntata che mi hanno segnalato. Vi metto sul piatto i temi e le posizioni, potete dire la vostra nei commenti, come sempre.

Si parte dal tema più recente per la politica: le dichiarazioni di Berlusconi sulle candidature "pulite" e sulla lotta alla corruzione; secondo alcuni sondaggi, il tema peserà per l'80 percento sul voto. Ne siamo certi? Soprattuto che debba essere presentata come novità politica?

La Legge parla già chiaramente di concetti come ineleggibilità, incandidabilità, incompatibilità e addirittura nullità dell'elezione, quali cause ostative all'elezione. E' il tema nuovo? Perchè? In ogni caso, entrambi i candidati si dicono favorevoli alla difesa delle legalità. Cota propone una delega ad hoc, in caso di elezione, Bresso parla di "codice etico", ricordando la vicenda del Premio Grinzane Cavour .

Tav e coalizioni: Cota liquida come "da primissima Repubblica" l'accordo tecnico che il Pd della Bresso ha fatto con la Sinistra radicale di Chieppa (noto No Tav), inserito nel listino. Bresso risponde che "si tratta di un'ampia coalizione", che "la Sinistra radicale non è in maggioranza", che il partito di Chieppa non esprimerà un proprio candidato dal momento che è stato sottoscritto un accordo.

Sulla Tav, la Bresso difende il dialogo con i sindaci della Valsusa fatto negli anni, sottolinea il fatto che le proteste dei mesi scorsi non sono appoggiate dalla maggioranza della Valle e pone il problema della "mancanza di risorse". Cota, invitato ad esplicitare la propria posizione dice che parlerà con i sindaci per spiegare i vantaggi dell'opera che Bossi indica come opera importante per il sistema paese, (nonostante le frasi del leader del Carroccio di qualche settimana fa).

Sul nucleare, come la pensano i candidati? Cota sembra per il "si" dal momento che si tratta di una "fonte di energia pulita" (e porta l'esempio Obama) che può fornire autonomia energetica al Paese. Aggiunge che solo i rilievi tecnici possono indicare se e dove il Piemonte possa ospitare delle centrali. Bresso si dice "contraria a questo nucleare" ma a favore della ricerca e ricorda che, da presidente della Provincia, finanziò piccole fusioni nucleari. Il problema è trovare i siti per i rifiuti tossici.

La Sinistra e la famiglia Agnelli a Torino: la Annunziata chiede ai candidati se la famiglia e la Fiat abbiano ancora un ruolo importante a Torino e quale sia. Bresso dice di fidarsi del management (Marchionne -Montezemolo), sottolinea l'investimento della Regione per il polo di ricerca di Verrone e la necessità di incentivare ricerca ed innovazione nel campo dell'automotive. "La famiglia è ancora garante di certi equilibri?, chiede Annunziata? "C'è un nuovo che avanza", risponde Cota riferendosi a Marchionne e John Elkann.

Intesa-San Paolo , il polo finanziario Mi-To e le "banche del territorio": Cota si dice insoddisfatto della "svendita ai danni del Piemonte" riferendosi ad Intesa-San Paolo e si dice disposto ad un "nuovo giro di nomine". E' favorevole alle banche del territorio come anche la Bresso che parla di nuovi equilibri e forze per una "rete di sicurezza per le imprese".

Infine Bresso difende il suo operato in periodo di crisi (cita gli investimenti per rilanciare Pininfarina, Bertone, Pirelli), Cota parla di una "Regione ferma o tornata indietro". Non c'è tempo per affrontare il tema della sicurezza (la Bresso vorrebbe un decentramento regionale in materia di politica di sicurezza). La conduttrice ricorda che Cota è stato il proponente della proposta sulle classi separate per gli studenti stranieri ed il candidato ricorda che era solo una proposta volta ad una maggiore integrazione.

http://torino.blogosfere.it/2010/02/ele ... anche.html
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marika ha scritto:Cota è stato il proponente della proposta sulle classi separate per gli studenti stranieri ed il candidato ricorda che era solo una proposta volta ad una maggiore integrazione.
E come fanno ad integrarsi se sono in classi separate? :perplesso7: Comunque credo che i piemontesi siano i soli in grado di giudicare l'operato della Bresso e di decidere se confermarla oppure no... :penso:
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Giorgia ha scritto:E come fanno ad integrarsi se sono in classi separate? :perplesso7:
:boh: :goccia3:

La Bonino invece si sta lamentando per il poco spazio dato ai Radicali:
Emma Bonino invita chi nel Pd la critica per il suo sciopero della fame e della sete a fare qualcosa per impedire la violazione della legge sulla raccolta delle firme. In un'intervista a Rai Radio Due, la candidata a governatore del Lazio ha spiegato: "Chi non vuole fare questo sciopero perchè è faticoso, faccia altro, la Bindi può sentire il governo", e aggiunge: "Io non chiedo ad altri di usare iniziative non violente ma possono fare molto altro, rivolgersi al governo, ai Comuni, invece di sciupare tempo a criticare me, preso atto che dico la verità, facessero quello che possono e quello che devono".

Bonino ha ricordato che il governo potrebbe intervenire con una misura legislativa: "Quando ha avuto delle convenienze il governo ha fatto delle leggi alla vigilia elettorale - ricorda - ha cambiato le date del voto, ha anche ridotto le firme, ci sono precedenti a iosa se il governo vuole, io non do soluzioni tecniche, mi rivolgo a tutti quelli che devono e possono trovare una riparazione a una situazione che ha come unica conclusione che i cittadini possono votare solo partiti che già ci sono perchè gli altri sono esclusi". fonte
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Notizia ANSA di un'ora fa: la lista provinciale Roma del Pdl rischia l'esclusione.
ANSA ha scritto:La lista provinciale Roma della Pdl rischia l'esclusione dalle elezioni regionali di fine marzo. La possibile eliminazione sarebbe legata ad una presunta irregolarita' nella consegna documentazione delle liste elettorali. Secondo alcuni rappresentanti di altre liste il presentatore di lista per la Pdl Alfredo Milioni avrebbe tentato di consegnare parte della documentazione necessaria fuori tempo massimo.
Fonte: ANSA
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E' atteso per le 12 marzo 2010 il verdetto della Corte d'Appello di Roma sull'ammissione delle liste in corsa per le elezioni regionali del Lazio del 28 e 29 marzo.
Intanto alle ore 12.00 del 27 febbraio, dopo 111 ore dall'inizio dello sciopero totale della sete e della fame, la Bonino ha deciso di sospendere la sua azione nonviolenta di fronte a quelle che ha definito "le oggettive scadenze di un processo elettorale illegale".