Lista Anemone - Elenco di beneficiari di ristrutturazioni

Interventi edili affrontati da Diego Anemone

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Sono più di 400 i nomi di personaggi noti presenti nella Lista Anemone, un elenco di beneficiari di interventi edili affrontati da Diego Anemone.
Ristrutturazioni e ricostruzioni a: Palazzo Chigi, la residenza privata di Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, le abitazioni degli ex ministri Pietro Lunardi e Claudio Scajola, prime e seconde case, in città e in montagna. Le dimore di Guido Bertolaso (si scopre che a Roma sono due: in via Bellotti Bon e in via Giulia) e i suoi uffici della Protezione Civile.
E ancora capi di gabinetto, capi di dipartimento nei ministeri, capi di uffici legislativi, della Protezione civile e del ministero della Giustizia, dirigenti Rai, generali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, agenti dei servizi segreti. Una lista dettagliata dei lavori al Viminale, ai ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture, nella sede di Forza Italia e negli alloggi privati di segretarie di ministri (è il caso di Fabiana Santini assistente del Ministro Scajola, oggi assessore regionale nel Lazio). Ma nell'elenco appaiono anche i nomi di giornalisti, registi (come Pupi Avati che però respinge gli addebiti: "Tutto regolare"), produttori cinematografici, sacerdoti e parenti di vari "notabili".
L'elenco, sequestrato il 14 ottobre del 2008 dalla Guardia di Finanza di Roma negli uffici della società di Diego Anemone, contiene poco più di 400 nomi: eccoli.
Via Aosta Ingegner Rinaldi (Claudio, commissario Mondiali di nuoto). Via Merulana + via Poliziano (Pittorru, Francesco, generale della Guardia di Finanza ora ai servizi segreti). Mario (GF) Frosinone (Mario Pugliese, guardia di finanza, lavorava nella sede di via dell'Olmata, è ritenuto un informatore di Anemone).

Enrico B. (Bentivoglio, funzionario di via Ferratella dove ha sede il Dipartimento delle opere pubbliche diretto da Angelo Balducci). Mauro Della Giovampaola Materiale per casa Infernetto (è il capo missione struttura G8 alla Maddalena, all'Infernetto c'è la sua casa privata).

S. Giuliano Scuola Campobasso (il terremoto, il 21 ottobre 2002, distrusse la scuola di S. Giuliano uccidendo 27 bambini e un'insegnante). Palazzo Chigi - Letto. Palazzo Chigi - Cucina. Ladispoli, Marco Caiazza (funzionario provveditorato opere pubbliche di Roma o sovrintendenza) Spinaceto. Todi Pupi Avati (regista).

Riggio Federico (figlio di Vito Riggio, Enac?) Via La Spezia. Mancino Chiara (figlia di Nicola) + Corso Rinascimento. Fabio De Santis. Sarappalti Alessandria (la società è collegata con Giandomenico Monorchio, il figlio dell'ex-ragioniere dello Stato). Donati (Alberto, genero di Ercole Incalza, capo struttura di missione nel ministero delle infrastrutture di Alterio Matteoli). Innocenzi (Giancarlo. membro Agcom?), Via della Conciliazione. Fiori Villa Settembrini (potrebbe essere Publio, ha rapporti con Anemone). Liolli Luigi (ingegnere dei vigili del fuoco di Roma). Cesara Bonamici Via Della Vite (giornalista Tg5). Rino (Settembrino Nebbioso, detto Rino). Peppe Pascucci (suocero di Anemone e padre di Arnaldo Pascucci, funzionario dei servizi, fornitore di un cellulare ad Angelo Balducci).

Via Merulana 71 Pittorru. Gen. Via Due Macelli Gen Savino Parquet-Cucina-Scala-Armadi-Porte (generale dei carabinieri ora in pensione). Pugliese (Mario viene attivato da Anemome dopo i controlli dell'ottobre 2008, oggi sarebbe ai Servizi). Via Ruffini P. Fiori (Publio).

Imbrighi (Giampaolo, ha progettato lo stand italiano a Shangai Expo, professore universitario, è suo il progetto della piscina di parco san Paolo). Lungotevere dei Papi via Aosta (casa di Claudio Rinaldi). Piazza della Pigna - Via della Pigna (case di Angelo Balducci, comprate con gli assegni di Zampolini). Prof. Thau (suocero di Angelo Balducci, la cui moglie è Rosanna Thau)Vicolo delle Campane n. 16. Luciana Segretaria AB (segretaria al ministero di Balducci). Roberto Calcabrini (titolare Cogecal, impresa che ha fatto la bonifica al G8, un lavoro che ha visto la collaborazione di Francesco Piermarini che da una nota risulta essere retribuito con 125 mila euro). Via Ofanto - Poletti (ex generale della Guardia di Finanza, ora ai Servizi segreti, già coinvolto nell'inchiesta Why not).

Monorchio Via Sistina (Andrea Monorchio è stato ragioniere generale dello Stato). Forleo (Maria Pia, funzionario del ministero delle infrastrutture, stretta collaboratrice di Balducci, importante il suo ruolo nell'assegnazione dei lavori per il Mondiali di nuoto) Via Foscari 121. Paolo Zini (tecnico ufficio Mondiali di nuoto, tra i progettisti della piscina parco San Paolo di Pisciscelli). Ing. Rinaldi Via Appia-Via Aosta-Via Nazionale. Di Mario (Roberto, segretario particolare di Algelo Balducci) Via Franco Sacchetti - Opere di falegnameria. Aiello (Giacomo, capo ufficio legislativo della protezione civile, la vera mente del dipartimento: prepara tutte le ordinanze) Via Appia 442 Lavori Vari di Falegnameria. Viale Giulio Cesare 15 a sig. Leone G. Carlo (vice direttore generale della Rai). Dottoressa Iurato (dirigente del ministero degli Interni che si occupa di logistica, caserme...). Colonnello Granada GF. Mons. Camaldo (Francesco, decano dei cerimonieri pontifici) Università Cattolica S. Giovanni.

Mancino (Nicola, vicepresidente del Csm) via Arno corso Rinascimento via Adda. Via Poggio Catino 33 signora Nastasi (moglie di Salvo Nastasi, capo di gabinetto di Bondi?). Via Latina Lorenzo (Balducci abita al 25). Via Orticara 14 Sig Occhipinti Andrea (produttore cinematografico, Lucky Red). Via dei Cartari (al numero 11, abita Mauro Masi, direttore generale Rai, la casa è di proprietà di uno dei figli di Balducci, acquistata con gli assegni di Zampolini). Blandini (Gaetano, direttore cinema del ministero dei beni culturali). Collina Fleming Sig. Lillo (Calogero) Mauceri di Palazzo Chigi (è stato nel governo Prodi alla segreteria generale di Palazzo Chigi con Carlo Malinconico). Via Bruno Buozzi 107 figlia M. Pia Forleo (vedi sopra). Della Giovanpaola Mauro Casa (funzionario del ministero delle Infrastrutture), min. Mazzella-Silvestri-anno 2005 (Luigi Mazzella e Gaetano Silvestri, giudici costituzionali).
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La pubblicazione della lista Anemone sta già sollevando un polverone e come era prevedibile arrivano le prime smentite, fra le quali quella di Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, che ha dichiarato di non avere mai avuto regali da Anemone. Fonte: Corriere della Sera
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Già, era prevedibile e la pioggia di smentite e precisazioni è inevitabile.
Nella lista ci sono circa 350 nomi di personaggi illustri (e/o loro congiunti) della politica, dell'amministrazione dell'economia, dello spettacolo, della cultura: tutti risultati in rapporto con Anemone ma per tutti da stabilire se con regolari prestazioni di scambio professionali o se collegati invece a favori impropri all'imprenditore.
Oltre alla smentita del Vicepresidente del Csm Nicola Mancino, alla stampa ne sono giunte altre:
Guido Bertolaso limita il rapporto con Anemone a 20 mila euro di prestazioni di falegnameria e smentisce la proprietà di una casa in via Giulia.
Il Premier Silvio Berlusconi, parlando ieri sera a una cena con alcuni imprenditori, non si mostra spaventato dai riflessi di 'appaltopoli' sul suo governo, spiegando di essere convinto che "non siamo di fronte ad una nuova Tangentopoli" e che comunque "se si scoprirà che anche nel Governo c'è chi ha sbagliato dovrà andare via".
Ma nella maggioranza la preoccupazione è forte.
Cicchitto: "Siamo davanti a una situazione gravissima: il segreto istruttorio addirittura viene ormai violato con una lista di proscrizione", denuncia il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto.
Più esplicito, il ministro Umberto Bossi, dal fronte Lega, avverte: "Io so solo che non c'entro. Ma mi pare una cosa un po' strana, un po' preparata. Certo se portano via tutti i ministri il Governo rischia: ma finché ci siamo io, la Lega e Tremonti, non lo buttano giù".
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Ad Otto e mezzo su La7 il segretario del Pd Pier Luigi Bersani Bersani ha detto, riguardo ad "appaltopoli": "Non è giusto che Berlusconi dica vediamo i casi; lì c'è un meccanismo, abbiamo sottratto alla gara un numero enorme di appalti mettendoli in procedure riservate non trasparenti e questo meccanismo non può non generare rischi di corruzione come è avvenuto; bisogna andare a fondo in tutti i meccanismi e correggerli". Il tutto "mentre la magistratura fa il suo lavoro senza che le sia impedito di farlo".
Se si tratti o meno di una nuova tangentopoli, aggiunge Bersani, "non lo so, magari la chiameremo in un altro modo, ma la cosa è abbastanza profonda e seria".
Infine "non penso che il Governo farà qualche correzione, se avessero voluto correggere lo avrebbero fatto prima".

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Il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha dichiarato che occorre capire se i nomi pubblicati nella lista sono quelli di beneficiari di favori o si tratta di persone che hanno regolarmente pagato. Ha aggiunto che tocca alla magistratura fare le dovute verifiche sulle eventuali responsabilità dei nomi contenuti nella cosiddetta lista Anemone e sarebbe il caso che assicurasse riservatezza.
I legali di Anemone hanno sottolineato che il costruttore non ha reso interrogatori o fatto dichiarazioni spontanee e soprattutto non ha fatto alcuna ammissione, come, invece, oggi hanno scritto alcuni giornali. (Approfondimenti)