Gimp ha raggiunto la
versione 2.6. Secondo ZeusNews
il confronto tra "The Gimp" e Photoshop è una di quelle guerre dalle quali è meglio restare fuori; in ogni caso il risultato, almeno finora, è che il software libero non si è ancora affermato nella fascia di utenti che va oltre l'attività amatoriale. Con la versione 2.6, però, Gimp (O The Gimp) inzia a proporsi in maniera più convinta all'utenza professionale, perché
non c'è più il limite del supporto esclusivo a una profondità di colore di soli 8 bit per canale.
Il mezzo per raggiungere il supporto ai 32 bit per canale si chiama
Gegl (Generic Graphics Library): un framework per l'editing delle immagini che porta Gimp a un livello più alto. Gegl ancora non è pronto per essere attivato di default; opzionalmente, però, è possibile già utilizzarne le funzionalità abilitandolo manualmente e aspettando la prossima versione 2.8, quando non saranno più necessari trucchi.
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Gimp 2.6 porta con sé anche altri cambiamenti, tra cui
nuove funzioni dei pennelli, miglioramenti ai tool di selezione e modifiche l'interfaccia (da sempre alternativamente amata e odiata) della quale è anche allo studio la riprogettazione.
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La lista completa delle novità si trova sul sito ufficiale:
http://www.gimp.org