Evidentemente non era chiaro comunque, dato che solo dopo vari post hai scritto:
Io continuerò a discutere delle intuizioni come sinonimo di sesto senso intendendole come evidenziato nel post d'apertura; basta mettersi d'accordo, non c'è un significato "giusto", ci sono solo scuole di pensiero. La stessa Wikipedia da te citata prosegue così...Rob ha scritto:Se poi per intuito intendiamo proprio questo, il riuscire a notare piccoli dettagli che tendono a sfuggire ai nostri sensi, ma che in realtà ci sono, allora concordo sulla sua esistenza.
Vengono analizzati i punti di vista di Parmenide, Platone, Aristotele, Plotino, Agostino, Tommaso,... Ognuno ha il suo pensiero a riguardo, più filosofico che scientifico e nessuno mi convince a pieno: sarà che ho studiato praticamente tutti i filosofi citati (Bergson mi era piaciuto, ma era "tosto") e non mi hanno convinto già "a suo tempo" o che preferisco che ci sia una base scientifica che spieghi le origini delle intuizioni.Wikipedia ha scritto:L'intuizione in filosofia indica quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile. Rappresenta una forma di sapere non spiegabile a parole, che si rivela per lampi improvvisi, e sulla cui origine i pareri sono discordi: secondo il meccanicismo l'intuizione sarebbe riconducibile a processi meccanici di causa-effetto, mentre secondo i neoplatonici il modo in cui l'intuizione si produce nella mente umana non è spiegabile razionalmente, trattandosi di un sapere trascendente che è all'origine della stessa logica di causa-effetto, un sapere non acquisito ma innato sin dalla nascita. Per Platone ed Aristotele era la percezione immediata dei princìpi primi, e dunque espressione di una conoscenza certa perché in essa il pensiero ha direttamente accesso ai propri contenuti, essendo insieme soggetto e oggetto: questi due termini pur contrapposti risultano così complementari e dialetticamente legati tra loro.
Immanuel Kant la formalizzò come metodo conoscitivo e la divise tra "intuizione sensibile", ovvero conoscenza passiva percepita attraverso i sensi, ed "intuizione intellettuale", fulcro delle filosofie idealiste.
Mettiamola così: la definizione "errata" di intuizioni che ho letto su Focus è quella che più mi convince e il collegamento tra corteccia sensoriale e intuizioni lo trovo interessante.