
Colpo di scena nel pomeriggio: l'Olanda ha mandato a casa il Brasile pentacampione del mondo e principale favorito per la vittoria finale in una partita dai due volti. Il primo tempo è andato come da copione: solito Brasile sicuro di sè che sfoggia tutta la sua classe e colpisce inesorabile, forte di una retroguardia invalicabile. L'1-0 per i sudamericani arriva dopo soli 10 minuti di gioco grazie a Robinho, che si inserisce imperiosamente tra i due difensori centrali olandesi e lascia partire un tiro imprendibile per Stekelenburg. L'Olanda fatica ad esprimere il proprio gioco ma riesce comunque ad andare al riposo mantenendo inalterato lo svantaggio, risultato che probabilmente sta un po' stretto ai sudamericani. Inizia la ripresa e succede quello che non ti aspetti: su un traversone di Sneijder Felipe Melo anticipa di testa il proprio portiere e realizza un clamoroso autogol. Quello che più sorprende non è l'episodio in sè ma le conseguenze: il Brasile accusa il colpo ed appare disorientato ed incapace di reagire, pur essendo la partita tutt'altro che compromessa. L'Olanda, che non è di certo l'ultima arrivata, ne approfitta e cresce col passare dei minuti. Così al 68° arriva il gol partita di Sneijder su colpo di testa. Il Brasile vorrebbe reagire ma non c'è più con la testa, il nervosismo aumenta e culmina con l'assurda espulsione di Felipe Melo al 73° per un brutta scorrettezza nei confronti di Robben. Inutili i disperati assalti finali da parte degli uomini di Dunga, che sbilanciati in avanti rischiano di subire il terzo gol. Per il tecnico sudamericano probabilmente l'avventura con la nazionale è finita qui.
L'Uruguay elimina il Ghana ai rigori e dopo cinquant'anni torna fra le 4 migliori nazionali del mondo. I tempi regolamentari ed i supplementari si sono conclusi in parità, una rete per parte con relativa incertezza del portiere coinvolto: vantaggio del Ghana con Muntari al 47° minuto del primo tempo, a cui replica Forlan al 10° della ripresa. Forse l'Uruguay è la squadra che più ha provato a vincere nel corso dei 120 minuti di gioco, anche se la grande occasione, all'ultimo secondo, capita ai sudafricani: mischia in area dell'Uruguay e pallone parato con la mano da Suarez. Si incarica dell'esecuzione del rigore Gyan, che però spara sulla traversa. Arriva la lotteria dei calci di rigore. L'attaccante ghanese si rifà con un'esecuzione perfetta all'incrocio dei pali, ma non basta. I suoi compagni sono imprecisi e ne sbagliano due, l'Uruguay solamente uno e vola diritto in semifinale.
Intanto è ufficiale la riconferma di Fabio Capello sulla panchina della Nazionale inglese. Un mezzo miracolo, visto come era stato fulminato dalla stampa. Ma è giusto che a decidere siano i diretti interessati, decisione secondo me saggia perché in fondo quello inglese non si può dire che sia stato un mondiale fallimentare e quindi è giusto concedere al tecnico la possibilità di poter portare avanti il proprio lavoro con la squadra.


