corriere.it ha scritto:Le «Parole di Lulù» hanno la voce di Niccolò Fabi che alle tre del pomeriggio sale sul palco immerso nella radura che si affaccia sul fiume Treja e spiega: «
È stato detto tutto quello che si doveva dire». Si ferma per guardare il migliaio di persone che affollano il prato (che poi aumenteranno fino a diecimila bloccando le strade intorno all'area), e poi riprende: «
La giornata è cominciata nel modo migliore, noi andremo avanti finché ne avremo la forza».
«
È toccante che Niccolò sia riuscito a mettere in piedi in così poco tempo un concerto del genere - commenta Elisa -
vuol dire che oltre alla sua arte ha seminato umanità e sensibilità e ha tanti amici».
Più di cinquanta artisti si sono divertiti a duettare, improvvisando. Nessuno aveva un’idea precisa di cosa avrebbe cantato né quando sarebbe entrato in scena. E il concerto ha vissuto anche momenti divertenti, come quando
Luca Barbarossa e Neri Marcorè hanno proposto «Senza Fini», ispirata al gossip dell’estate sulla famiglia Tulliani, con Marcorè che imitava la voce di Berlusconi.
Paola Turci, che ha riformato il trio con Marina Rei e Max Gazzè, ha cantato un brano pieno d’amore richiesto da Shirin, la compagna di Fabi e mamma della piccola Olivia. Poi i tre si sono messi a vendere le magliette in uno dei chioschetti sparsi nel parco. Perché il concerto non prevedeva biglietti d’ingresso ma il pubblico poteva fare un’offerta libera a favore di un ospedale pediatrico in Angola. Fabi sale sul palco per brevi incursioni con il suo gruppo di sempre.
Gianni Morandi canta «Scende la pioggia», «C’era un ragazzo», «Un mondo d’amore» e «Vita»;
Samuele Bersani intona da solo «Chicco e Spillo» e «Giudizi universali». Uno dei momenti più emozionanti del concerto lo offre
Jovanotti che apre la sua performance con una versione reggae della «Donna cannone» di De Gregori («Il più bel testo sul mistero della sparizione») mischiata con «Una tribù che balla» e «Piove», per poi lanciarsi in una jam session con
Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Stefano Di Battista e Max Gazzè. Quindi attacca «A te», scritta per la figlia Teresa. Anche
Claudio Baglioni «ricorda» un brano composto per il figlio Giovanni: è «Avrai», cantata in coro da tutto il pubblico che non risparmia il fiato nemmeno su «Mille giorni di te e di me» e «Strada facendo». E Niccolò sarà ospite del festival di Lampedusa organizzato da Baglioni.
Samuel e Boosta dei Subsonica aprono una struggente parentesi musicale con «The power of love» dei Frankie Goes To Hollywood e offrono una versione per archi di «Tutti i miei sbagli».
«
Sono un uomo fortunato» dice Niccolò dal palco, ringraziando così le migliaia di persone che non hanno voluto lasciarlo da solo.