marika ha scritto:Io non credo che il Cristianesimo sia una religione politicizzata e sai perché? A conti fatti il Cristiano vero non si realizza in questa Terra, ma nel Regno di Dio che è cosa ben altra dal putridume mondano.
Stai confondendo il "cristianesimo del singolo" (ciò che uno sente, ciò che crede,...) con il "cristianesimo come religione": ovvio che il primo non è politicizzato, come non lo è l'ebraismo del singolo o qualsiasi altra religione in cui le persone professano un credo per il bisogno di farlo, perché credono. Ma il "cristianesimo come religione" è stato politicizzato parecchio, è stato la religione degli imperatori (pensa all'epoca di Costantino, a com'è nata la Bibbia,...); in parte, anche se non ai livelli di un tempo, è ancora politicizzato. Ma questo è un altro discorso...
marika ha scritto:Le interpretazioni distorte del regista sono quelle di realizzare il film usando le categorie dell'oggi, cioè quelle di una Modernità Laica. Di cui il regista spagnolo si fa trascinatore.
Ognuno è libero di credere o meno in Dio e di realizzare un film sul tema, da un punto di vista (credente) o dall'altro (ateo); come ognuno è libero di credere nella magia o nei fantasmi o in qualsiasi altra cosa e realizzare un film esponendo il proprio punto di vista. Si può avere un punto di vista differente dal regista, ma non per questo il film va sminuito; non sarà il solito film favoletta "e vissero felici e contenti" adatto al periodo natalizio... e proprio per questo va apprezzato. Infatti, come te, sono certa che molti credenti non abbiano apprezzato il film: bravo il regista che se n'è fregato dei consensi e ha raccontato le cose da un punto di vista non usuale.
