Valanga rifiuti

Echi di cronaca
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Non solo Napoli e la Campania (viewtopic.php?p=682#p682): l'emergenza spazzatura ormai travolge anche Sicilia e Calabria. Le aziende incaricate dello smaltimento finiscono sotto accusa. Mentre cresce l'allarme per le infiltrazioni mafiose.
L'onda della spazzatura non si ferma a Eboli. In Campania la crisi prosegue ininterrotta da Natale e solo il maltempo impedisce che si trasformi in dramma. Il caos però si insinua più in giù lungo la Penisola, verso la Calabria e la Sicilia. Una piena di sacchetti che rischia di fare breccia nella stessa falla: i consorzi incaricati della raccolta. Nelle due regioni non ci sono problemi di discariche ma tanti guai nelle società che devono gestire lo smaltimento e che rischiano di trasformarsi in una catastrofe per i bilanci dei comuni, chiamati ad accollarsi debiti e crisi. La Corte dei Conti ha appena definito gli enti siciliani strumenti di "governance di scelte politiche" che "sommano sia i difetti del pubblico sia i difetti del privato". Nel mirino la gestione clientelare dei partiti. E l'infiltrazione mafiosa diventa concreta nelle indagini condotte in Calabria.

Abisso Campania. Nonostante gli annunci la situazione peggiora sempre più a Napoli e, soprattutto, in provincia. Non si contano più le tonnellate di rifiuti, ma i metri lineari che invadono le strade o quelli che si inerpicano fin sotto i balconi dei palazzoni di periferia. Lungo via Nazionale delle Puglie, che da Poggioreale alla periferia di Napoli attraversa una decina di comuni fino a Nola, lo spartitraffico tra le due corsie di marcia è ormai fatto di sacchetti. A Ercolano, il sindaco Nino Daniele ha chiesto l'aiuto del capo dello Stato: "Il Parco del Vesuvio rischia il collasso e le presenze dei turisti negli scavi archeologici sono crollate". E anche con l'apertura delle discariche sono in molti a temere che non tornerà l'ordine. Perché il vero problema è la raccolta straordinaria. Gli uomini e i mezzi dell'esercito da soli non bastano a ripulire le città dalla monnezza ammassata, almeno prima che il caldo renda l'aria irrespirabile. Servirebbero rinforzi per svuotare gli stoccaggi temporanei e azzerare la marea nera. Per ora, l'unica certezza è che a Napoli arriveranno nei prossimi giorni un migliaio di volontari della Protezione civile per avviare il porta a porta della raccolta differenziata. Mentre sono già sbarcati squadre speciali di vigili del fuoco per rafforzare le misure di controllo sui rifiuti che vanno in discarica. Ora è lo Iodio 131 il nemico da battere. È saltato fuori tre volte in una settimana. Prima ad Amburgo, dove finiscono i treni che portano i rifiuti nel cuore d'Europa. Poi a Marcianise, su un treno in partenza. Infine a Savignano Irpino, proprio nella prima delle discariche inaugurate dopo mesi e che dovrebbe contribuire a portare la Campania fuori dall'emergenza.
In attesa che si avvii anche quella di Sant'Arcangelo a Trimonte, nel Beneventano, resta solo da annunciare formalmente il via libera per Chiaiano. Aprirà, perché ormai è un simbolo, anche se funzionerà a scartamento ridotto. Non sembrano esserci problemi eccessivi, tranne i costi per la messa a norma di un sito 'osservato speciale' da gestire con oculatezza. L'imperativo è: avanti adagio. Così, rispetto al progetto originario, a Chiaiano finirà poco più della metà dei rifiuti previsti: 400 delle 700 tonnellate annunciate. Ma è il ritrovamento di quei rifiuti speciali ospedalieri a preoccupare. C'è chi grida addirittura al complotto o alla messinscena. I meno preoccupati sembrano gli esperti di Bertolaso. A segnalare la presenza di quei rifiuti provenienti da qualche laboratorio di radiologia, infatti, erano stati proprio gli uomini della task force del generale Giannini. Segno, è il ragionamento, che ora c'è chi controlla e i cittadini possono fidarsi.

Sos Sicilia. A Enna è allarme sanitario, certificato dal dipartimento di igiene in una nota inviata al sindaco Rino Agnello: i netturbini sono senza stipendio da tre mesi e molti cucinano con un fornellino da campeggio, visto che l'azienda del gas ha tagliato la fornitura della mensa per morosità. Così, aggrediti dal caldo e ormai in putrefazione i sacchetti ricolmi di immondizia stazionano ovunque, ai bordi delle strade di Enna bassa, in mezzo alle viuzze del centro storico, a tracimare dai cassonetti strapieni per 11 giorni. A Palermo la Procura ha dovuto aprire un'inchiesta, l'ennesima, sull'azienda di raccolta dei rifiuti: gli 'operatori ecologici' hanno incrociato le braccia nelle ore di straordinario, ma il risultato è stato lo stesso: in una notte sono stati incendiati venti cassonetti e l'immondizia circonda il Palazzo di giustizia, l'ospedale Civico, le strade a ridosso via Libertà, il salotto del capoluogo siciliano. "Vogliamo chiarire come sia possibile che sottraendo solo il tempo degli straordinari la situazione possa degenerare in modo così imponente", ha detto il procuratore Francesco Messineo.
[Fonte:L'Espresso - 20 giugno 2008]
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Incredibile, ma vero: buone notizie sul fronte dei rifiuti. :ok:
Un impianto che produrrà energia pari al consumo domestico di 43mila abitanti, capace di smaltire 70 mila tonnellate di rifiuti selezionati all'anno grazie ad una dotazione tecnologica di ultima generazione ed al lavoro di 26 persone. E' il nuovo termovalorizzatore dei Fosci, nel territorio del comune di Poggibonsi, da oggi ufficialmente pronto per la piena attività. E' infatti giunto a compimento il potenziamento e l'ammodernamento tecnologico della struttura in funzione dalla fine degli anni '70, ora provvista di una terza linea di proprietà di Siena Ambiente SpA, e dotata delle tecnologie di protezione ambientale di ultima generazione tra quelle disponibili sul mercato, conformi alle più recenti Direttive europee.
L'inaugurazione ufficiale di oggi segna una tappa importante per l'industria italiana dei servizi ambientali, ma non solo: è soprattutto il tassello di completamento del Piano Provinciale rifiuti della provincia di Siena, realtà territoriale all'avanguardia in Italia per la raccolta differenziata e per la gestione autosufficiente dei rifiuti. Dando seguito ad impegni assunti già nel 1999, il territorio senese si trova oggi pronto - con il soggetto gestore Sienambiente - a fare la sua parte verso gli obiettivi e le sfide di settore che scaturiscono dalle normative nazionali, e dalla programmazione Regionale con la creazione di nuovi macro ambiti interprovinciali.
:freccia2: I lavori. Avviati nel marzo 2006, gli interventi di potenziamento del Termovalorizzatore dei Fosci sono stati condotti da un'associazione temporanea di impresa costituita da Atzwanger, Gruppo Public Consult, Area Impianti e Cime. Una commessa da 24.4 milioni/euro, che aggiunta agli oneri accessori porta a 30 milioni/euro l'investimento complessivo resosi necessario. L'intervento consente oggi di stimare per l´impianto finito un periodo di vita non inferiore ai quindici anni.
:freccia2: L'attività. Pur se la raccolta differenziata (ormai proiettata verso il 65% entro il 2012) ed il riciclo rappresentano il perno centrale del sistema integrato senese di trattamento dei rifiuti solidi urbani, il termovalorizzatore di Poggibonsi assolverà ad un ruolo essenziale ed insostituibile. Tratterà infatti la frazione combustibile dei rifiuti indifferenziati, precedentemente selezionati presso l´impianto de Le Cortine di Asciano, lasciando così alle discariche quel ruolo residuale previsto dalle normative di settore.
:freccia2: L'energia. Ai Fosci si produrrà energia dai rifiuti: 43mila MWh all'anno che, venduti alla rete elettrica, andranno ad abbattimento della tariffa di igiene ambientale; permetteranno anche di evitare emissioni di CO2 per 35 mila tonnellate l'anno che deriverebbero dal ricorso ad altre fonti non rinnovabili. Ciò si aggiunge ai 100mila kWh annui di energia frutto dell'annesso impianto fotovoltaico già realizzato da Sienambiente. L'energia elettrica prodotta dall'impianto di Poggibonsi coprirà il 17% del fabbisogno domestico della provincia di Siena.
:freccia2: La sicurezza. L'adozione delle tecnologie di ultima generazione, insieme ai più evoluti sistemi di controllo dei parametri ambientali e di funzionamento, garantiranno i più elevati standard di sicurezza. Un sistema di riduzione degli ossidi di azoto di tipo catalitico, una griglia raffreddata ad acqua per la corretta combustione di materie ad alto potere calorifico, analizzatori in continuo di ammoniaca e mercurio e campionatori in continuo di diossine: tutto questo a garanzia di un percorso produttivo le cui emissioni saranno ben al di sotto dei limiti di legge.
[Fonte: greenreport.it - 25 settembre 2008]
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Ci risiamo: in Sicilia, più precisamente a Palermo, è di nuovo emergenza rifiuti. :azz2:
La raccolta della spazzatura va molto a rilento ormai da settimane a causa delle continue carenze dell'azienda Amia (di cui il Comune è socio unico) e ben 5 persone sono state arrestate per trasporto e abbandono di rifiuti pericolosi. In città anche stanotte sono stati dati alle fiamme cumuli di rifiuti e cassonetti. (Approfondimenti)

Mi sembrava strano che da tanto tempo i giornalisti non davano spazio a questo tipo di notizie... Temo che presto verrà fuori che la situazione è analoga in altre città del Sud Italia. :occhi4: